Due valutazioni diverse

Salve, ho ricevuto due valutazioni totalmente diverse.
Una di disturbo bipolare NAS, un'altra in cui in passato ho avuto oscillazioni del tono dell'umore prevalentemente in senso disforico e depressivo, tratti anancastici con due prescrizioni farmacologiche diverse (dalla prima clopixol, fluvoxamina e resilient, dalla seconda solo fluvoxamina).
Con la prima diagnosi ho chiesto una pensione di invalidità.
Recatomi dal medico di base, abbiamo discusso delle due valutazioni e ha ritenuto più credibile la seconda valutazione ritenendo di non dover indicare un particolare disturbo psichiatrico per il rinnovo patente.
Io la patente ancora non l'ho rinnovata perché onestamente non ho capito in che posizione sarei visto che ho fatto richiesta di pensione di invalidità con la prima diagnosi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non sono diverse.

Lei confonde le diagnosi a scopo medico con le cose che uno scrive per presentarsi in determinate sedi.
Fatto sta che ha un'invalidità riconosciuta con una diagnosi a fianco (che non so quale sia, c'è un codice, non è detto sia quella con cui l'ha chiesta, può essere diversamente formulata).

Ma, ripeto, le due diagnosi sono equipollenti, non sono due diagnosi formulate come tali. Una corrisponde ad un manuale, l'altra è una descrizione, ma riporta alla prima.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Dottor Pacini, l'invalidità non è riconosciuta perché io ho fatto la richiesta ma poi ho voluto chiedere un ulteriore consulto e il secondo medico mi ha detto che non ha visto un disturbo bipolare, nemmeno come impressione. Io ora non ho capito se i due psichiatri abbiano un concetto di classificazione patologica diverse, cioè se uno è stato più sbilanciato e l'altro più cauto, praticamente, Credo che il secondo non se le sia sentita, data l'impressione che gli ho dato, di fare una diagnosi vera e propria. Il secondo non ha nessun motivo di contraddire il primo psichiatra senza un motivo. Cioè, mi scusi dottor Pacini, ma a quanto ho capito il secondo psichiatra non ha individuato fasi maniacali o ipomaniacali, ma oscillazioni dell'umore in senso disforico e depressivo. In senso depressivo mi è chiaro cosa significhi, ma in senso disforico non significa "opposto allo stato di euforia"?
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Utente
Utente
Cioè, non ho capito cosa fare. A breve avrò un nuovo medico di base che, essendo giovane, mi seguirà per buona parte del mio percorso di vita. Dovrei far vedere a lui le due valutazioni e lasciare che decida per il rinnovo patente? Io sto seguendo il secondo psichiatra.
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Utente
Utente
Dottor Pacini, mi scusi, ma perché allora la prescrizione farmacologica è diversa?
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Utente
Utente
Dottor Pacini, la diagnosi con cui chiesi l'invalidità era proprio disturbo bipolare NAS.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non ho capito quale sia il suo problema. Lei va ad una commissione e presenta una diagnosi, quindi la seconda (che è una possibile descrizione della prima in altri termini, poi se il medico invece ritiene di aver dato una descrizione che suggerisce tutt'altro.... interessante, però l'unica differenza è non menzionare il termine bipolare). La cura non so quale sia perché non mi pare l'abbia menzionata.
Ma alla fine la preoccupazione non ho capito qual è. E' una cosa che riguarda la patente, che cosa ? Che con una diagnosi non c'è problema e con l'altra no ? E perché fa riferimento, per la patente, alla diagnosi di invalidità che riguarda il rapporto con un altro Ente ?

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
La cura del secondo psichiatra è fluvoxamina, quella del primo è clopixol, resilient e fluvoxamina. Praticamente il secondo psichiatra ha ritenuto completamente insensata la cura del primo psichiatra (è stato particolarmente critico). La seconda come dice lei è appunto una descrizione.

"Poi se il medico invece ritiene di aver dato una descrizione che suggerisce tutt'altro.... interessante..."

La descrizione suggerisce tutt'altro. Glielo posso dire con sicurezza perché io ero in studio con lo psichiatra e ho percepito la sua impressione rispetto alla prima cura e alla diagnosi di disturbo bipolare.

E perché fa riferimento, per la patente, alla diagnosi di invalidità che riguarda il rapporto con un altro Ente?
Perché si sa che il rinnovo patente è legato all'invalidità civile e io immagino ci possano essere dei controlli per la mia richiesta rispetto al rinnovo patente. Tutto qui. Poi che faccio?
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Utente
Utente
Mi scusi, se è un disturbo bipolare perché il secondo psichiatra mi ha dato solo la fluvoxamina in funzione di antidepressivo?
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Molto probabilmente il primo medico ha ritenuto che la sua "disforia" faccia parte dell'altra polarità del Disturbo Bipolare. In questo caso quella cura sarebbe adeguata.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#11]
Utente
Utente
E come faccio a capirlo? Devo parlarne col medico di base visto che si insedierà a breve e non vorrei fare confusione.
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Utente
Utente
Per altra polarità del disturbo bipolare intende tendenza all'euforia? Guardi non credo sia un'analisi proprio veritiera. Onestamente credo che la tendenza sia prevalentemente verso un umore depresso. Anche nella mia famiglia hanno notato questo.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
La mia risposta la aiutava a interpretare il giudizio del primo medico, senza entrare nel merito se fosse corretta o errata. In ogni caso non sempre, anzi raramente l'eccitamento del Disturbo Bipolare è euforico. Spesso la compresenza dell'umore depressivo, come avviene nei frequenti Stati Misti, trasforma l'eccitamento in disforia.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
Ho capito, però perché ho sempre dormito regolarmente?
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Utente
Utente
Comunque devo incontrare il primo psichiatra per parlarne perché inizialmente io mi ero recato da lui per un quadro emotivo disforico dovuto a problemi di identità sessuale. Lui è disponibile. Chissà, magari ha degli strumenti per capire se si tratta davvero di disturbo bipolare oppure di una sorta di stato disforico per problemi dovuti alla mia identità sessuale.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"Praticamente il secondo psichiatra ha ritenuto completamente insensata la cura del primo psichiatra (è stato particolarmente critico)."

No, ne ha mantenuto una parte. E la descrizione fornita è compatibile con un disturbo bipolare II, dico la seconda, "oscillazioni del tono dell'umore prevalentemente in senso disforico e depressivo". Se non è bipolarismo, è confusivo usare il termine oscillazioni e "prevalentemente", lasciando intendere che ci sono anche oscillazioni di altra polarità, e che sono oscillazioni, non stati dipendenti da altri fattori, che sono aspecifici.

"Chissà, magari ha degli strumenti per capire se si tratta davvero di disturbo bipolare oppure di una sorta di stato disforico per problemi dovuti alla mia identità sessuale."

Mi rendo conto che era il consulto a cui già avevo risposto. Non cambiato di una virgola perché no è una richiesta di parere. Le va bene una diagnosi, l'altra no e cerca in tutti i modi di dire che non è bipolare, come se poi questo avesse un peso negativo rispetto all'altra diagnosi. Sta cercando di dire che i suoi problemi dipendono dall'identità di genere, e in questo rinuncia a capirci qualcosa. Ma d'altra parte se uno vuol capire non è che può stabilire diagnosi "buone", "cattive" e poi iniziare a ragionare, sta facendo dei collegamenti sbagliati, delle associazioni sbagliate, che sono anche evidenti, sta ragionando sul nulla in maniera insistente per il solo scopo di dire che non bisogna dare una diagnosi (anzi, la seconda le sta anche bene, non si sa perché, evidentemente ritiene che non annulli il discorso dell'identità di genere, mentre la prima secondo Lei lo annulla... discorso completamente privo di senso, ma è chiaro che a Lei preme di avere questo parere).

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Mi scusi dottore, per un disturbo bipolare II si dà solo la fluvoxamina? Mi sembra strano. Non voglio fare polemica ma uno è normale che fatta una visita né può fare un'altra per accertarsi. Lasciamo stare le diagnosi e la loro accettazione. Il problema è che io più guardo i sintomi del disturbo bipolare più non li trovo. Ad esempio manca del tutto la fasicità del disturbo bipolare, cioè fasi maniacali, ipomaniacali, depressive e miste. Non riconosco proprio la presenza di fasi. Dormo regolarmente da sempre, Compare a volte un po' di iperattività, se si può parlare di iperattività (questo sì).
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Utente
Utente
Comunque lo psichiatra che ha fatto la diagnosi è disponibile. Guardi, io credo che comunque di base una disforia, anche se di genere, abbia alla base un problema di umore (non è che io rinunci a capirci). Poi nella seconda diagnosi è associata ad iperattività emotiva, quindi è chiaro che se il primo ha visto un disturbo bipolare, anche un po' frettolosamente mi avrà visto iperattivo e avrà fatto la classica diagnosi di disturbo bipolare. Quello che io non capisco è perché se sarei bipolare non ho insonnia, non ho ipersonnia, non svolgo con particolare intensità le attività quotidiane come se fossi in una fase maniacale o ipomaniacale, non faccio spese o investimenti in maniera poco ponderata, non bevo alcool e non faccio uso di droghe. Onestamente dei sintomi del disturbo bipolare riconosco solo il parlato veloce che mi è capitato, anche se generalmente non parlo veloce, e se è determinante un po' di gaiezza se sono un po' più rilassato.
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Utente
Utente
Poi, che ragione avrei di non riconoscere che sono bipolare se avrei una pensione di invalidità, REMS invece di carcere, non lavorare o avere agevolazioni sul lavoro? Poi secondo lei menzionerei il parlato veloce e la gaiezza? Obiettivamente riconosco solo questi sintomi. Tutto il resto, che mi sembra anche abbastanza determinante, no.
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Utente
Utente
Da qui il fatto che mi sa che è stata una diagnosi fatta con pochissimi elementi.
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Utente
Utente
Fatto sta che io ho due prescrizioni piuttosto diverse e non so quale seguire. Come diceva lei dottor Pacini, la seconda mantiene in parte la prima. A dire il vero, visto che mi ritengo una persona intelligente, io ho apprezzato di più l'analisi del secondo psichiatra. Ha voluto sapere del mio vissuto, quindi la relazione è una sorta di storia, con elementi relativi alle mie emozioni, e mi è sembrato più cauto. Al contrario fare una diagnosi così velocemente e darmi tutti quei farmaci in pochi minuti da parte del primo mi ha lasciato un po' perplesso. Anche il mio medico di base era perplesso. In realtà il primo psichiatra è un'ottima persona, lo riconosco, non sto dando colpe a lui, però capisco che alcuni professionisti abbiano un approccio, altri un altro, che alcuni risentano della loro esperienza e della loro formazione, che ognuno in definitiva possa avere un proprio modo di operare anche in virtù della libertà intellettuale di professionista della salute mentale.
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Utente
Utente
Piuttosto non ho capito una cosa: per il rinnovo patente se il medico di base considera come il vecchio medico di base la seconda valutazione e mi fa il certificato anamnestico io in che posizione sono con la CML? Dovessero fare dei controlli, visto che c'era questa richiesta di pensione con una diagnosi di disturbo bipolare, cosa dovrei fare? Cioè, comunque a me sembra doveroso dire al medico di base che io abbia fatto due visite, che ci siano due cure diverse, magari riportando anche il contenuto della nuova visita che farò con lo psichiatra che mi ha fatto la prima diagnosi. Non voglio assolutamente entrare in contrasto con nessuno.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
E' nella posizione che il medico della commissione valuterà lui la documentazione che può visionare. Non so per stabilire cosa di preciso, né con la prima, né con la seconda, essendo poi sostanzialmente equipollenti.
La diagnosi già nota allo Stato per via della pensione è quella. Ovviamente se Lei la contesta in una sede in cui dovessero farvi riferimento, la cosa è decisamente strana. Soprattutto non si capirebbe perché lo fa.

"Poi, che ragione avrei di non riconoscere che sono bipolare se avrei una pensione di invalidità,"

Non lo so, ma è evidente che si sta opponendo in tutti i modi a questa ipotesi, selettivamente. Come diagnosi da cui discenda un trattamento e una logica, non come voce per avere un'invalidità.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Ma io cosa dovrei fare? Lei pensa che dalla CML faranno controlli? Io onestamente al medico di base devo riportare che sto seguendo la cura di fluvoxamina e che sono in cura col secondo psichiatra, al di là della diagnosi nota allo Stato. Se è probabile che la CML faccia controlli nel caso lui decidesse di farmi il certificato per il rinnovo me lo dica perché l'ultima delle mie intenzioni è fare discussioni.
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Utente
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Scusate, mi ha detto inoltre uno psicologo che se un soggetto bipolare assume solo fluvoxamina dopo due settimane dovrebbe essere euforico. E' così?
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Utente
Utente
Capite che è una situazione delicata perché io posso sbagliare ad assumere solo la fluvoxamina, al contrario la vecchia cura mi causava ottundimento emotivo, come chiaritomi dal secondo medico, oltre che ritenuta insensata a detta sua (non è che lo ritengo io). Vorrei sapere una cosa: ritenete anche voi che resilient, clopixol e fluvoxamina sia una cura senza senso?
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Utente
Utente
Poi dotto', può immaginare insomma se fanno controlli che la cosa mi andrebbe a spezzare tutta una continuità di percorso col secondo psichiatra. Nel caso cosa dovrei fare? Seguire la prima cura solo perché è una diagnosi che è nota allo Stato? Non vorrei situazioni complesse onestamente.
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Utente
Utente
Tra l'altro, mi chiedo, non è che se il medico di base mi fa il certificato medico per il rinnovo patente senza indicare la patologia basandosi sulla seconda valutazione vengo visto come una persona che non si vuole sottoporre ai controlli della CML e mi viene fatto un tso o vengo ricoverato in comunità? Io comunque credo che un medico di base possa decidere. Tra l'altro sia la prima che la seconda diagnosi sono presenti in cartella clinica, quindi io non ho fatto dichiarazioni non veritiere, così come quello del medico di base non è necessariamente un errore. Piuttosto io mi chiedo se può essere una colpa mia quella di aver fatto una seconda valutazione. Possibile che sia una colpa andarsi ad accertare di una prima diagnosi? C'è tutta questa rigidità? Ditemelo. Perché dott. Pacini, lei dice che è una valutazione equipollente alla prima mentre il mio vecchio medico di base ha considerato che non lo fosse, anzi il contrario ha considerato che i sintomi psichiatrici non fossero così gravi da indicare una patologia. Ora, io ho capito qual è lo spirito della cosa sostanzialmente, cioè che una persona che ha una diagnosi deve riconoscere il proprio problema e curarsi, vi chiedo potrei passare come una persona che non riconosce il proprio problema? Mi avverta, mi apra gli occhi perché sa, una persona può essere molto ingenua...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Si sta ponendo problemi inutili. Le cose non hanno necessariamente un senso. Quindi può aver ragione a no sapere esattamente cosa aspettarsi. Ma questo non significa che deve ragionarci come se lo avessero in maniera ultra-definita e coerente nei dettagli.
Non si vuole sottoporre alla visita della CML ? Non avrà la patente. Questo è quanto, ma chi mai può essere interessato e perché a farle un TSO (!) perché non vuole guidare l'auto.

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
No, ma lei non ha capito che anche il nuovo medico di base con cui ho parlato ha valutato dalla seconda valutazione di farmi il certificato per il rinnovo patente, quindi la patente l'avrei perché io voglio lavorare e guidare. Il problema sarebbe cosa rischio senza aver fatto nulla, capisce? Di questo non riesco a capacitarmi.
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Utente
Utente
Lei dà per scontato che io dovrei farmi visitare dalla CML quando due medici di base mi hanno detto che non c'è bisogno.
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Utente
Utente
E' chiaro che io mi riferisca a un tso nel caso mi rinnovi la patente col certificato del medico di base che non ha indicato la patologia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Un tso legato a cosa, non capisco veramente come possa arrivare ad una tale ipotesi. Il medico di base ha indicato la patologia in maniera descrittiva. Ma qualunque diagnosi avesse indicato, che le diano o meno la patente, non capisco come si arrivi a concepire il tso.


"Lei dà per scontato che io dovrei farmi visitare dalla CML quando due medici di base mi hanno detto che non c'è bisogno."

Ma chi ? Io, ma come si permette ? Ma che c'entro io. Non si permetta assolutamente di attribuirmi cose che mai ho detto.

Lei ha detto che deve presentarsi per essere valutato, quindi da una CML. Dove si presenta altrimenti ?

Ascolti, lasciamo perdere il discorso che Lei qui scrive per fare polemiche, accusare e travisare quello che le viene detto.
Ha intenzioni non chiare e ragiona su presupposti decisamente incomprensibili.

Dr.Matteo Pacini
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