Panico, stress e ipocondria

Gentili dottori, avevo scritto un po' di tempo fa, in un paio di occasioni, per chiedere delucidazioni in merito a sintomi (apparentemente immaginari) che mi pareva di presentare e poi specificamente riguardo alla terapia farmacologica a base di prazene che i miei medici (neurologo e analista) mi hanno prescritto mesi fa dopo che mi è stato diagnosticato un disturbo da attacchi di panico.

Cerco di essere chiaro. Ho cessato 10 giorni fa, dopo un periodo di rarefazione delle dosi, di assumere prazene e prozac (prendevo 10 mg/die di ambo i farmaci). Naturalmente, sto tentando di tenere il mio stato d'ansia sotto controllo, ma complice il fatto che il mio analista è malato e non lo vedo da un paio di mesi, ho delle serie difficoltà.

È la seconda volta che tento di sospendere i faramci, e ancora, come la volta scorsa, insorgono dolori alle braccia, alle gambe, alla schiena, al petto e, ovviamente, mal di testa (mi è stata diagnosticata 2 anni fa un'emicrania con aura). Tendo a sforzare la tosse, e controllo compulsivamente il colore dell'espettorato (quando c'è è trasparente/bianco).

Ho 27 anni. La mia anamnesi clinica è la seguente: in seguito al decesso di una consanguinea 35enne per la rottura di un aneurisma, sono stato sottoposto a controlli che hanno escluso problemi ischemici (2 anni fa, esami effettuati: fondo oculare, Angio-rmn, campo visivo e eco-doppler); hanno evidenziato una ipertrofia unilaterale del collo e una mutazione mthfr con valori di omocisteina intorno a 30, per cui assumo periodicamente folati e B12. Le mie corse al pronto soccorso durante attacchi di panico non hanno evidenziato alcun problema particolare: gli ecg e gli esami del sangue erano tutti nella norma, il mio colesterolo a fine marzo era 154. Unica vera pecca: sono un fumatore di pipa, ma in questo momento di stress lavorativo non riesco a pensare di smettere (anche se in una settimana fumo il tabacco corrispondente a circa un pacchetto di sigarette).

Non posso e non voglio ricadere ancora nel tunnel degli attacchi di panico, dopo che da marzo ne ero più o meno uscito. Cosa posso fare? L'analisi è una strada lenta, ma io mi chiedo: sarebbe opportuno che facessi degli esami clinici per escludere di avere qualche brutto male? O nella vostra esperienza è inutile?
Vi ringrazio in anticipo. So che questi problemi sembrano stupidi e piccoli a chi non ha mai provato, ma la convinzione di morte imminente è una cosa che non si dovrebbe provare più di una volta nella vita.
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente

mi sfugge il periodo di assunzione del trattamento farmacologico.

Comunque 10 mg di Prozac non sono un dosaggio terapeutico valido.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Gentile dott. Ruggiero,
grazie infinite per la risposta rapidissima.
Ho assunto prozac 10mg e prazepam 10mg da marzo fino all'inizio di settembre. Il dosaggio basso sortiva per me buoni effetti (magari era un effetto placebo, non saprei).
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