Stato di anedonia
Gentili Dottori,
brevemente: dopo 6 anni di terapia con Venlafaxina a 75 mg per disturbo d'ansia e attacchi di panico, ad aprile, in accordo con gli specialisti, interrompo gradualmente fino alla totale dismissione del farmaco.
A giugno ho avuto una pesantissima ricaduta, ho passato un'estate orribile, fatta di ansia ad altissimi livelli, attacchi di panico e una ripercussione importante sull'umore.
Dopo il primo attacco di panico ho cominciato terapia con paroxetina, che non mi ha dato alcun beneficio, fino a tornare alla Venlafaxina, da ormai fine agosto e attualmente a 112, 5 mg.
Nonostante l'ansia si sia pressoché azzerata e abbia ricominciato a uscire di casa, vivere, fare le mie attività, mi è tuttavia tornata recentemente una sorta di anedonia di base: non lavoro più con la stessa gratificazione con cui lavoravo prima della ricaduta, mi sento emotivamente più piatto, anche al livello sessuale il desiderio non è più lo stesso.
Io ci sto mettendo del mio cercando di non fermarmi, ma da buon ossessivo non faccio che pensarci, analizzare, cercare soluzioni, probabilmente favorendo una prosecuzione di questo stato, che mi provoca tantissimo disagio e quell'ansia che credevo di essermi lasciato alle spalle.
Il farmaco, prima della ricaduta, ha sempre funzionato e anche da quando ho riniziato la terapia qualche mese fa.
Perché questa recente esagerazione?
C'è altro che posso fare?
Grazie.
brevemente: dopo 6 anni di terapia con Venlafaxina a 75 mg per disturbo d'ansia e attacchi di panico, ad aprile, in accordo con gli specialisti, interrompo gradualmente fino alla totale dismissione del farmaco.
A giugno ho avuto una pesantissima ricaduta, ho passato un'estate orribile, fatta di ansia ad altissimi livelli, attacchi di panico e una ripercussione importante sull'umore.
Dopo il primo attacco di panico ho cominciato terapia con paroxetina, che non mi ha dato alcun beneficio, fino a tornare alla Venlafaxina, da ormai fine agosto e attualmente a 112, 5 mg.
Nonostante l'ansia si sia pressoché azzerata e abbia ricominciato a uscire di casa, vivere, fare le mie attività, mi è tuttavia tornata recentemente una sorta di anedonia di base: non lavoro più con la stessa gratificazione con cui lavoravo prima della ricaduta, mi sento emotivamente più piatto, anche al livello sessuale il desiderio non è più lo stesso.
Io ci sto mettendo del mio cercando di non fermarmi, ma da buon ossessivo non faccio che pensarci, analizzare, cercare soluzioni, probabilmente favorendo una prosecuzione di questo stato, che mi provoca tantissimo disagio e quell'ansia che credevo di essermi lasciato alle spalle.
Il farmaco, prima della ricaduta, ha sempre funzionato e anche da quando ho riniziato la terapia qualche mese fa.
Perché questa recente esagerazione?
C'è altro che posso fare?
Grazie.
[#1]
Definisce anche altri aspetti patologici che non sarebbero trattati a prescindere dalla terapia in questione.
Va capito se è variata la diagnosi nel corso di questo periodo o se la sintomatologia era comunque presente mentre era in trattamento ed ora è più evidente
Va capito se è variata la diagnosi nel corso di questo periodo o se la sintomatologia era comunque presente mentre era in trattamento ed ora è più evidente
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2 visite dal 01/12/2024.
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