Sintomi di astinenza in dismissione da rivotril

Buongiorno,

dopo una visita neurologica per disturbi cognitivi dati dall'uso di psicofarmaci, la neurologa, esperta proprio negli effetti degli psicofarmaci sugli aspetti cognitivi, mi ha proposto un'iniziale scalaggio del rivotril in ottica di eliminazione totale e una riduzione del Lamictal (che ora prendo da 300 mg, per arrivare/tornare a 200) per l'appiattimento emotivo e cognitivo.
La visita neurologica mi è stata prescritta dalla psichiatra che però non riesco mai a contattare, purtroppo è spesso irreperibile.

Per il lamictal è stato proposto uno scalaggio di 12, 5 al mese, non ancora iniziato, per il rivotril, che confermava dia oltre che forte dipendenza anche rallentamento cognitivo e problemi di memoria e attenzione, un passaggio da 2 mg con una diminuzione da 0, 5 al mese.

Le ho chiesto se non fosse troppo veloce, visto che lo assumo da ben 12 anni (con dosaggi che sono cambiati, ma dal 2016 sempre 2 mg).
Mi ha detto che andava bene così.
I primi giorni sono andati bene, senza sintomi d'astinenza che normalmente, se ad esempio scordavo di prendere la pastiglia, dopo poche ore arrivavano.
In particolare un forte dolore mandibolare, uno stato confusionale e alterato, e sensazioni molto disturbanti a tutto il corpo, stati che a volte sono risultati infernali, nei tentativi fatti negli anni e mai riusciti.

Volevo chiedervi se per voi, togliere il farmaco in soli tre mesi non sia troppo veloce e se è normale che in questi ultimi due giorni (5 dalla riduzione di 0, 5 in meno) i sintomi astinenziali si stiano presentando anche se non si erano manifestati nei primi giorni. Non sono gravi, ma mi spaventa un po' che stiano comparendo ora, non vorrei peggiorassero.

Diagnosi psicosiaffettiva.
Anche se il quadro è un po' più complesso.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Una volta che la sua neurologa ha stabilito la riduzione, i tempi della stessa, l'andamento fino a raggiungere dosaggi inferiori, è utile che riporti a lei quanto sta rappresentando.

Al di là di presunti sintomi cognitivi le variazioni nel suo caso possono portare anche a ricadute che vanno valutate prontamente.

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Utente
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Grazie Dottor Ruggiero,
sì, vorrei sentire la neurologa per chiedere, perché oggi sempre più sento i sintomi d'astinenza (stanno peggiorando), ma purtroppo attualmente non è reperibile né lei, che è primario in un ospedale non della mia città, né la psichiatra che teoricamente mi avrebbe in cura.

Capisco cosa intende, immagino si riferisca a ricadute sul piano dei disturbi dell'umore scalando il Lamictal?

Ma per sua esperienza è "normale" che i sintomi d'astinenza durante una riduzione di rivotril si facciano sentire non subito ma nei giorni seguenti o man mano che si procede? O dipende dalla riduzione un po' drastica? -0,5 da 1,5 mg (quindi da giorni sono a mezza pastiglia da 2 mg).