Disturbi d'ansia nelle relazioni (e non solo)
Sono una ragazza di 29 anni e soffro da molto tempo di disturbi d'ansia.
Ci sono diverse questioni che mi creano ansia e che tornano nella mia mente in modo ciclico, senza mai essere risolte.
E' come se la mia mente non potesse mai essere libera dall'ansia, per cui quando ne metto a tacere una dopo poco tempo ne torna un'altra, che mi tormenta per giorni, obbligandomi rimuginarci in maniera ossessiva e a cercare opinioni su internet o dalle persone che mi vogliono bene.
Nei periodi peggiori questa condizione mi crea un perenne stato di angoscia e senso di colpa che rende difficile concentrarmi anche sul lavoro.
Nascondere questo stato mentale quando sono fuori casa è molto faticoso.
La cosa che "triggera" di più la mia ansia sono le relazioni: sentendomi molto sola, non appena conosco una persona mi interessa inizio ad avere paura di rovinare le cose e fissarmi molto su alcuni aspetti (spesso stupidi) che penso non potrebbero essere accettati.
Quando poi mi affeziono inizio a sentire l'impulso di raccontargli qualsiasi cosa (forse per assicurarmi che sarebbe accettata) e a provare forte senso di colpa se tengo nascoste delle cose, anche se magari si tratta di cose che non dovrei necessariamente raccontare.
Ad esempio conosco da un mese un ragazzo che mi piace molto e inizio già a sentirmi in colpa perché non gli ho raccontato di un fatto pesante del passato della mia famiglia, di cui mi vergogno.
Tuttavia è una cosa del passato, non ha ricadute sul presente e riguarda i miei genitori, che non vorrebbero ne parlassi, e non me.
Sarebbe decisamente sbagliato e stupido tirare fuori queste cose con uno appena conosciuto, ma continuo ad avere il pensiero ossessivo che un giorno glielo dovrò dire e lui non mi forse vorrà più, e dunque ora lo sto prendendo in giro...
Sono consapevole di ingigantire tutto in modo irrazionale ma non riesco a fermare la mia mente.
Ho provato tante volte la terapia, ma esaurita la fase acuta di ansia sentivo sempre di non avere più nulla da dire e mi trascinavo per mesi in cui sentivo di non avere alcun vantaggio dalle sedute.
Inoltre al momento non avrei abbastanza tempo e sarebbe davvero troppo costosa.
Infine, sto iniziando a pensare che ho riflettutto troppo su queste questioni girandoci solo intorno, quindi forse dovrei solo rivolgermi a uno psichiatra per farmi prescrivere dei medicinali.
Sono tuttavia preoccupata per i possibili effetti colaterali.
Sono tanto stanca, vorrei tanto riuscire a sentirmi felice senza rovinarmi ogni momento con questi sentimenti negativi.
Cosa ne pensate e cosa mi converebbe fare?
Grazie
Ci sono diverse questioni che mi creano ansia e che tornano nella mia mente in modo ciclico, senza mai essere risolte.
E' come se la mia mente non potesse mai essere libera dall'ansia, per cui quando ne metto a tacere una dopo poco tempo ne torna un'altra, che mi tormenta per giorni, obbligandomi rimuginarci in maniera ossessiva e a cercare opinioni su internet o dalle persone che mi vogliono bene.
Nei periodi peggiori questa condizione mi crea un perenne stato di angoscia e senso di colpa che rende difficile concentrarmi anche sul lavoro.
Nascondere questo stato mentale quando sono fuori casa è molto faticoso.
La cosa che "triggera" di più la mia ansia sono le relazioni: sentendomi molto sola, non appena conosco una persona mi interessa inizio ad avere paura di rovinare le cose e fissarmi molto su alcuni aspetti (spesso stupidi) che penso non potrebbero essere accettati.
Quando poi mi affeziono inizio a sentire l'impulso di raccontargli qualsiasi cosa (forse per assicurarmi che sarebbe accettata) e a provare forte senso di colpa se tengo nascoste delle cose, anche se magari si tratta di cose che non dovrei necessariamente raccontare.
Ad esempio conosco da un mese un ragazzo che mi piace molto e inizio già a sentirmi in colpa perché non gli ho raccontato di un fatto pesante del passato della mia famiglia, di cui mi vergogno.
Tuttavia è una cosa del passato, non ha ricadute sul presente e riguarda i miei genitori, che non vorrebbero ne parlassi, e non me.
Sarebbe decisamente sbagliato e stupido tirare fuori queste cose con uno appena conosciuto, ma continuo ad avere il pensiero ossessivo che un giorno glielo dovrò dire e lui non mi forse vorrà più, e dunque ora lo sto prendendo in giro...
Sono consapevole di ingigantire tutto in modo irrazionale ma non riesco a fermare la mia mente.
Ho provato tante volte la terapia, ma esaurita la fase acuta di ansia sentivo sempre di non avere più nulla da dire e mi trascinavo per mesi in cui sentivo di non avere alcun vantaggio dalle sedute.
Inoltre al momento non avrei abbastanza tempo e sarebbe davvero troppo costosa.
Infine, sto iniziando a pensare che ho riflettutto troppo su queste questioni girandoci solo intorno, quindi forse dovrei solo rivolgermi a uno psichiatra per farmi prescrivere dei medicinali.
Sono tuttavia preoccupata per i possibili effetti colaterali.
Sono tanto stanca, vorrei tanto riuscire a sentirmi felice senza rovinarmi ogni momento con questi sentimenti negativi.
Cosa ne pensate e cosa mi converebbe fare?
Grazie
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È utile sottoporsi a visita psichiatrica per inquadrare meglio la questione che in qualche modo potrebbe anche essere trattata
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 166 visite dal 20/11/2024.
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