Cosa mi consigliate per mio nonno?

Salve.
Vi scrivo per avere un parere sulla situazione di mio nonno.
A fine settembre cade fratturandosi 7 costole e la clavicola, che ad oggi sono quasi completamente sane.
All’inizio sembra reagire bene al tutto, ma piano piano la situazione è andata a peggiorare.
Lui è sempre stato una persona molto attiva, lavorava nel suo orto, usciva e passeggiava.
Quindi il periodo di riposo lo ha un po’ abbattuto.
Dopo una ventina di giorni inizia ad avere quelli che sembrano attacchi di panico che percepisce come sensazione di calore alla testa e al viso.
Così il neurologo gli prescrive una compressa di zoloft al mattino togliendo però la compressa di quetiapina da 25 mg e lasciando solo quella della sera sempre da 25 mg.
Mio nonno prende la quetiapina dal 2008 perché a seguito di un incidente con il fuoco (si è incendiato il suo terreno e ha riportato qualche bruciatura) ha iniziato ad avere crisi forse psicotiche, poi con la quetiapina ed un intervento al cervello per aspirare un ematoma è guarito ed è ritornato autonomo al 100% senza più nessuna crisi.
Questo fino al presente.
Dopo avergli tolto la quetiapina della mattina per prendere zoloft le cose sono precipitate.
Infatti, dopo una settimana ha interrotto anche zoloft, riprendondo la quetiapina e il neurologo ha consigliato 6 + 6 + 4 (mattina pomeriggio e sera) gocce di tranquirit.

Però poi ha incominciato and avere allucinazioni, lo sguardo diventa quasi vitreo e urla, dice che vede mostri e batte forte i piedi e le mani a pugno, così ci siamo rivolti allo psichiatra.
Lo psichiatra ha dato una terapia di 50 mg di quetiapina a rilascio prolungato più 5 gocce di talofen al bisogno, visitandolo in un momento di tranquillità, non ha dunque visto mio nonno durante una crisi.
La terapia non sembra funzionare, anzi, ha incominciato ad essere aggressivo anche verso gli altri e un paio di volte abbiamo chiamato il 118 e gli hanno fatto una volta il midazolam e un’altra volta il valium per calmarlo.

Le cose che mi turbano sono:
Se mio nonno prendeva già 25 + 25mg di quetiapina per 16 anni quando stava bene, adesso prendere 50 mg a rilascio prolungato mi sembra assurdo.

Nei momenti di lucidità che sembrano diminuire sempre di più, mio nonno è consapevole di tutto, dice che vuole stare meglio e si ricorda di tutto quello che fa nelle crisi, anche durante le crisi di agitazione e delirium (non tanto durante le allucinazioni) sembra sempre consapevole del contesto in cui si trova e delle persone che sono insieme a lui.

Cosa può essere?
Il referto del pronto soccorso dice vasculopatia cerebrale, ma nessuno ha ben spiegato la sua condizione e considerando la sua età (94 anni) tutti i medici sembrano non dare molta importanza a mio nonno.

C’è speranza di una ripresa?

L’aggravante è che si rifiuta anche di bere e di mangiare e di prendere le medicine di sua spontanea volantà, è sempre una lotta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
La questione va valutata da uno specialista geriatra.

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