Terapia disturbo bipolare - Parere
Buonasera.
Mia moglie è affetta da disturbo bipolare diagnosticato 22 anni fa durante una fase maniacale (la prima e unica), durante la quale ha manifestato tutti i comportamenti tipici di questo stato: iperattività, eccessiva loquacità, spese senza controllo, aggressività, comportamenti socialmente poco opportuni, ecc.
ecc... Prima di quell'episodio, ha sofferto per qualche anno di crisi depressive che duravano alcuni mesi, trattate dal medico generico solo con antidepressivi, che venivano sospesi al termine della depressione.
Nella fase di benessere non assumeva niente ma al cambio di stagione si ripresentava la depressione.
Cosi' fino a quella fase maniacale sopracitata, dopo la quale ci siamo rivolti ad uno specialista psichiatra, che ci segue ancora oggi, e del quale abbiamo la massima stima e fiducia.
Da allora ha iniziato ad assumere Litio (Quilonorm Retard) associato ad altri stabilizzanti dell'umore, variati nel tempo.
Non si sono piu' avute per fortuna fasi maniacali, ma purtroppo fino ad oggi si sono avute circa una decina di fasi depressive, piu' o meno della durata di circa 3-5 mesi ciascuna, sempre improvvise, senza nessuna evidente avvisaglia.
Durante queste fasi, oltre agli stabilizzanti, mai interrotti durante l'anno, venivano aggiunti, seppur sotto stretto controllo dello specialista, alcuni antidepressivi, per aiutarla ad uscire dalla depressione.
Gli stabilizzanti associati al Litio, sono stati variati nel tempo.
All'inizio assumeva il TOLEP.
Poi siamo passati al DEPAKIN CHRONO.
Negli ultimi 2 anni siamo passati al LAMICTAL.
Con il Depakin, le fasi di benessere sono durate anche 2-3 anni, senza nessuna ricaduta.
Poiche' le ricadute erano sempre in depressione, 2 anni fa lo specialista ha ritenuto opportuno sostituire il Depakin con il Lamictal, poiche' quest'ultimo è maggiormente indicato nella prevenzione delle fasi depressive.
Purtroppo in questo momento mia moglie è in depressione e questo è il terzo anno consecutivo che si ripete, sempre nel mese di ottobre.
Comincio ad avere dubbi sull'efficacia del Lamictal, dubbi che ho già manifestato allo psichiatra.
Questa la terapia che sta assumendo mia moglie: Mattino: 1 Quilonorm Retard 450mg + 1 Lamictal 100mg + 1 Zarelis 150mg.
Pranzo: 1 Lamictal 50mg Cena: 1 Quilonorm Retard 450mg + 1 Lamictal 100mg.
Prima di Dormire: 1 Seroquel 25mg.
L'antidepressivo Zarelis è quello che viene usato da molti anni e non ha mai creato problemi.
Nelle fasi di benessere viene tolto.
Da qualche anno, durante le fasi depressive, dopo aver inserito gradualmente lo Zarelis (37, 5mg poi 75mg e infine 150mg), per dare maggiore spinta, con qualche rischio, lo psichiatra ha aggiunto il Noritren 25mg, fino a 3 cpr al giorno, aggiunta che ha aiutato sempre moltissimo ad uscire dalla depressione, senza mai avere la temuta virata in mania.
Aspettando che mia moglie stia di nuovo bene, vorrei un parere sulla terapia seguita ma soprattutto sulla scelta tra Depakin o Lamictal.
Grazie.
Mia moglie è affetta da disturbo bipolare diagnosticato 22 anni fa durante una fase maniacale (la prima e unica), durante la quale ha manifestato tutti i comportamenti tipici di questo stato: iperattività, eccessiva loquacità, spese senza controllo, aggressività, comportamenti socialmente poco opportuni, ecc.
ecc... Prima di quell'episodio, ha sofferto per qualche anno di crisi depressive che duravano alcuni mesi, trattate dal medico generico solo con antidepressivi, che venivano sospesi al termine della depressione.
Nella fase di benessere non assumeva niente ma al cambio di stagione si ripresentava la depressione.
Cosi' fino a quella fase maniacale sopracitata, dopo la quale ci siamo rivolti ad uno specialista psichiatra, che ci segue ancora oggi, e del quale abbiamo la massima stima e fiducia.
Da allora ha iniziato ad assumere Litio (Quilonorm Retard) associato ad altri stabilizzanti dell'umore, variati nel tempo.
Non si sono piu' avute per fortuna fasi maniacali, ma purtroppo fino ad oggi si sono avute circa una decina di fasi depressive, piu' o meno della durata di circa 3-5 mesi ciascuna, sempre improvvise, senza nessuna evidente avvisaglia.
Durante queste fasi, oltre agli stabilizzanti, mai interrotti durante l'anno, venivano aggiunti, seppur sotto stretto controllo dello specialista, alcuni antidepressivi, per aiutarla ad uscire dalla depressione.
Gli stabilizzanti associati al Litio, sono stati variati nel tempo.
All'inizio assumeva il TOLEP.
Poi siamo passati al DEPAKIN CHRONO.
Negli ultimi 2 anni siamo passati al LAMICTAL.
Con il Depakin, le fasi di benessere sono durate anche 2-3 anni, senza nessuna ricaduta.
Poiche' le ricadute erano sempre in depressione, 2 anni fa lo specialista ha ritenuto opportuno sostituire il Depakin con il Lamictal, poiche' quest'ultimo è maggiormente indicato nella prevenzione delle fasi depressive.
Purtroppo in questo momento mia moglie è in depressione e questo è il terzo anno consecutivo che si ripete, sempre nel mese di ottobre.
Comincio ad avere dubbi sull'efficacia del Lamictal, dubbi che ho già manifestato allo psichiatra.
Questa la terapia che sta assumendo mia moglie: Mattino: 1 Quilonorm Retard 450mg + 1 Lamictal 100mg + 1 Zarelis 150mg.
Pranzo: 1 Lamictal 50mg Cena: 1 Quilonorm Retard 450mg + 1 Lamictal 100mg.
Prima di Dormire: 1 Seroquel 25mg.
L'antidepressivo Zarelis è quello che viene usato da molti anni e non ha mai creato problemi.
Nelle fasi di benessere viene tolto.
Da qualche anno, durante le fasi depressive, dopo aver inserito gradualmente lo Zarelis (37, 5mg poi 75mg e infine 150mg), per dare maggiore spinta, con qualche rischio, lo psichiatra ha aggiunto il Noritren 25mg, fino a 3 cpr al giorno, aggiunta che ha aiutato sempre moltissimo ad uscire dalla depressione, senza mai avere la temuta virata in mania.
Aspettando che mia moglie stia di nuovo bene, vorrei un parere sulla terapia seguita ma soprattutto sulla scelta tra Depakin o Lamictal.
Grazie.
[#1]
Il lamictal ha maggiore indicazione nei disturbi con più fasi depressive e dovrebbe evitarle o ridurle.
La risposta alla terapia è comunque soggettiva.
Il prodotto è comunque migliore dal punto di vista metabolico per cui la scelta può anche essere proposta per questo motivo.
La risposta alla terapia è comunque soggettiva.
Il prodotto è comunque migliore dal punto di vista metabolico per cui la scelta può anche essere proposta per questo motivo.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10 visite dal 12/11/2024.
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