Depressione mascherata, stanchezza o altro?
Salve, ho 36 anni.
Sono qui per chiedere un parere circa una situazione che mi attanaglia da 5 mesi.
Premetto che non ho la tiroide e la milza, a seguito di due interventi chirurgici.
Dopo la morte di mia madre (gennaio 2023, SLA), ho dovuto farmi carico della situazione familiare: ho un papà anziano e disabile.
Sembrava che andasse tutto bene, ma da giugno ho avvertito una forte stanchezza e forti dolori muscolari.
Sospettando una fibromialgia, ho consultato un paio di reumatologi: il primo l'ha confermata, l'altro ha sostenuto che questi dolori fossero causati da problemi posturali.
Inizio un trattamento con Nicetile e Xinepa e la stanchezza migliora, i dolori meno.
Termino dopo tre mesi il trattamento.
La stanchezza ricompare e i dolori, complice il cambio di fisioterapista con cui inizio la terapia posturale spariscono quasi del tutto.
Appaiono però, una grande tristezza, una continua spossatezza e una voglia di piangere per qualunque motivo.
Non riesco a concentrarmi sui miei obiettivi, sono sempre preoccupata di avere qualche problema di salute fisica, avverto spossatezza anche a livello fisico (stanchezza nelle braccia e nelle gambe), le attività più semplici (ad esempio, studiare) mi stancano molto, non sono in pace con me stessa.
Ho eseguito delle analisi dalle quali è emersa solo la formula inversa leucocitaria, una moderata infiammazione del reuma test e una lieve carenza di vitamina D a cui sto provvedendo.
Non so cosa pensare.
Può trattarsi di depressione?
Ho iniziato anche una terapia psicologica e mi è stato consigliato di rivolgermi ad uno psichiatra.
Cosa devo fare?
Tra l'altro, domani eseguirò anche le analisi per l'anemia per capire se c'è carenza di ferro.
Ho paura che possa trattarsi di altro.
Sono qui per chiedere un parere circa una situazione che mi attanaglia da 5 mesi.
Premetto che non ho la tiroide e la milza, a seguito di due interventi chirurgici.
Dopo la morte di mia madre (gennaio 2023, SLA), ho dovuto farmi carico della situazione familiare: ho un papà anziano e disabile.
Sembrava che andasse tutto bene, ma da giugno ho avvertito una forte stanchezza e forti dolori muscolari.
Sospettando una fibromialgia, ho consultato un paio di reumatologi: il primo l'ha confermata, l'altro ha sostenuto che questi dolori fossero causati da problemi posturali.
Inizio un trattamento con Nicetile e Xinepa e la stanchezza migliora, i dolori meno.
Termino dopo tre mesi il trattamento.
La stanchezza ricompare e i dolori, complice il cambio di fisioterapista con cui inizio la terapia posturale spariscono quasi del tutto.
Appaiono però, una grande tristezza, una continua spossatezza e una voglia di piangere per qualunque motivo.
Non riesco a concentrarmi sui miei obiettivi, sono sempre preoccupata di avere qualche problema di salute fisica, avverto spossatezza anche a livello fisico (stanchezza nelle braccia e nelle gambe), le attività più semplici (ad esempio, studiare) mi stancano molto, non sono in pace con me stessa.
Ho eseguito delle analisi dalle quali è emersa solo la formula inversa leucocitaria, una moderata infiammazione del reuma test e una lieve carenza di vitamina D a cui sto provvedendo.
Non so cosa pensare.
Può trattarsi di depressione?
Ho iniziato anche una terapia psicologica e mi è stato consigliato di rivolgermi ad uno psichiatra.
Cosa devo fare?
Tra l'altro, domani eseguirò anche le analisi per l'anemia per capire se c'è carenza di ferro.
Ho paura che possa trattarsi di altro.
[#1]
Le viene indicato la visita psichiatrica per rendere la diagnosi più chiara rispetto a quella già formulata probabilmente.
La visita psichiatrica può essere utile per avere ulteriori chiarimenti.
La visita psichiatrica può essere utile per avere ulteriori chiarimenti.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
I sintomi che descrive sono compatibili con una forma depressiva, favorita dalla situazione familiare. Pure lo psicoterapeuta le ha consigliato di rivolgersi a uno psichiatra. Se la diagnosi di depressione fosse confermata potrebbe iniziare un trattamento efficace e senza rischi di dipendenza o altro, preferibilmente mantenendo il trattamento psicoterapico di supporto.
Franca Scapellato
[#3]
Utente
Grazie mille per la celerissima risposta. Credetemi,ho immensa voglia di risolvere questa situazione perché è così che si approccia ai problemi. Chiedo,però, per inesperienza in ambito psicoterapico, se esistono dei trattamenti( agopuntura ecc.)che non prevedono l'assunzione di farmaci ( è una soluzione che non amo particolarmente) perché, per intenderci, mi stordisce anche mezza pillola di valeriana. Ancora grazie per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 139 visite dal 11/11/2024.
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