Senso d'instabilità e testa pesante
Salve ho 33 anni ho sofferto per molti anni di attacchi di panico, inizialmente sono andato da uno psicologo e associando una terapia farmacologica (xanax) gradualmente sono scomparsi, ma dopo circa due anni sono ritornati e mi sono recato da uno specialista nella cura di questi disturbi che mi ha somministrato per circa sei mesi daparox e rivotril, da ottobre 2008 ho smesso di prendere farmaci perchè secondo lui ero guarito ma da aprile gli attacchi di panico sono tornati anche se meno frequenti.Vorrei chiedervi una cosa mi sento sempre stanco, ho sempre sonno e ho spesso la testa pesante e un senso d'instabilità tutto ciò è dovuto all'ansia? fumo quasi un pacchetto di sigarette al giorno anche questo può contribuire ad alimentare l'ansia?Come posso uscire da questa sensazione terribile ad esempio quando vado a ristorante non ho un vero e proprio attacco di panico ma mi sento molto agitato, ho la testa pesante e addirittura mi passa l'appetito. Certo di una vostra consulenza porgo distinti saluti
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Gentile utente
io sinceramente non capisco il senso delle sue domande.
Ha avuto una diagnosi perché non ha fatto un trattamento adeguato?
io sinceramente non capisco il senso delle sue domande.
Ha avuto una diagnosi perché non ha fatto un trattamento adeguato?
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Gentile utente,
Il decorso ricorrente del panico è normale. La guarigione non si può mai decretare sulla base di qualche parametro, quindi si prova la sospensione delle cure per verificare lo stato della malattia, ma 6 mesi di cura sono decisamente poco per attendersi un benessere stabile dopo la sospensione.
I sintomi che riferisce sono compatibili con una recidiva. Il fumo se c'è sempre stato non fa differenze sostanziali, in genere eccessi relativi di stimolanti evocano i sintomi, ma non li causano di per sé.
Le recidive possono essere "mozze", cioè non venire veri attacchi ma un malessere sordo e di fondo che però comunque è un segnale di disagio in determinate situazioni, le stesse del panico classico, luoghi chiusi, affollati etc.
Direi che è il caso di risentire lo psichiatra per valutare l'opportunità di riprendere la cura.
Il decorso ricorrente del panico è normale. La guarigione non si può mai decretare sulla base di qualche parametro, quindi si prova la sospensione delle cure per verificare lo stato della malattia, ma 6 mesi di cura sono decisamente poco per attendersi un benessere stabile dopo la sospensione.
I sintomi che riferisce sono compatibili con una recidiva. Il fumo se c'è sempre stato non fa differenze sostanziali, in genere eccessi relativi di stimolanti evocano i sintomi, ma non li causano di per sé.
Le recidive possono essere "mozze", cioè non venire veri attacchi ma un malessere sordo e di fondo che però comunque è un segnale di disagio in determinate situazioni, le stesse del panico classico, luoghi chiusi, affollati etc.
Direi che è il caso di risentire lo psichiatra per valutare l'opportunità di riprendere la cura.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Stento comunque a credere che uno specialista -come dice lei- di attacchi di panico le abbia fatto sospendere la cura dopo solo sei mesi, tanto più considerando che la sua sintomatologia era di vecchia data e già recidivante.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#4]
Gentile utente
e' già la seconda volta che fa una richiesta relativa ad un disturbo che definisce con determinate caratteristiche, ritenendola una ricaduta.
A mio parere, da ciò che descrive o c'erano aspetti non valutati o un errore diagnostico.
Riterrei di rifare una visita psichiatrica e non neurologica.
e' già la seconda volta che fa una richiesta relativa ad un disturbo che definisce con determinate caratteristiche, ritenendola una ricaduta.
A mio parere, da ciò che descrive o c'erano aspetti non valutati o un errore diagnostico.
Riterrei di rifare una visita psichiatrica e non neurologica.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 30/09/2009.
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