Nausea, affaticamento, malessere: è legato alla mia salute mentale o no? che fare?

Buongiorno, ringrazio in anticipo per questo consulto.
Sono un po' disperata a riguardo.

Innanzitutto dico i farmaci che prendo.
60mg/die fluoxetina, 300mg/die buproprione, lexotan da 1.5mg a 3mg in caso di bisogno tipo 2 volte al mese (prima lo prendevo in gocce, faceva effetto prima, ma sento che in pastiglie sia meglio).

Disturbo borderline diagnosticato a 18 anni.

Correntemente sono tornata in psicoterapia da un mese
Seguo la corrente terapia prescritta dalla mia psichiatra da circa un anno e un mese e finalmente mi pare di aver trovato la strada giusta farmacologicamente.

Quasi ogni pomeriggio però da Marzo 2024 vengo pervasa da un senso di malessere spesso associato a crisi improvvise di nausea, vomito, vertigini, sudorazione, debolezza, pressione massima tra 89 e 96 (le volte che l'ho misurata).
La crisi è altamente correlata all'asciugarmi i capelli (ma solo di pomeriggio) o a quando faccio lievi sforzi fisici in casa (pulire).
Quando non sfocia in questa crisi invece rimango semplicemente sentendomi strana e come se avessi la nausea, ma so che non è nausea, la zona corrispondente è l'esofago (??
Spero si capisca cosa intendo) che è simile a quando sono agitata.
È anche molto simile alla unica e sola crisi di asma che ho avuto nel febbraio 2023.

Ho fatto gli esami del sangue su consiglio del medico di base e sembrano ottimi (non ci sono asterischi perlomeno), ho proceduto con la spirometria e anche questa non ha segnalato nulla di anormale.

Secondo voi, ci sono delle cause fisiologiche per quello che sto passando?
Oppure è psicosomatico?
C'è qualcosa che posso fare?
Qualcosa che mi aiuti oltre alla psicoterapia?

Non riesco a fare nulla, sono molto sedentaria, ho difficoltà a uscire di casa e questa sensazione che vi ho esposto mi sta impedendo di tornare a studiare come vorrei.

Spero di essermi spiegata almeno un pochino.
Non saprei come farlo meglio di così
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"pressione massima tra 89 e 96 (le volte che l'ho misurata)."
e minima ?

"Correntemente sono tornata in psicoterapia da un mese": questo perché, se le cose andavano meglio, c'è qualche aspetto che invece non va, o è peggiorato ?

Dr.Matteo Pacini
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[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio per la risposta.
Mi ricordo che la minima era circa 57

Sono tornata in psicoterapia perché la sola terapia farmacologica funzionava fino a un certo punto.
L'aumento della fluoxetina mi ha permesso di uscire da un ciclo di crisi depressive continuo.
Mentre l'aggiunta del buproprione è stata fatta perché avevo difficoltà a discernere sogno e realtà. Situazione che dopo un anno posso dirle è stata superata.
Purtroppo però non sono ancora riuscita a fare tacere l'angoscia che mi pervade, l'ansia costante, momenti di dissociazione e pensieri intrusivi, il sentire le emozioni in modo così "esagerato''.
Queste sensazioni mi bloccano e sono ormai inconcludente da troppo tempo. Quindi con la psicoterapia speravo di poter migliorare questo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
La pressione è bassa. Non saprei perché però.
Per il resto, che tipo di psicoterapia ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Segue un approccio psicoanalitico, ma nel futuro mi ha proposto di provare anche l'EMDR
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Ci sono approcci più mirati per questa diagnosi. La scelta di indirizzarla a quel tipo di approccio è sua, di qualcuno, oppure ha scelto un nominativo senza però considerare importante che cosa di preciso facesse ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Ho cambiato tipologia di terapia perché quella cognitivo comportamentale non mi stava aiutando molto. Ho partecipato anche a una terapia di gruppo per imparare le dbt skills, ma sento che c'è qualcosa di fondo da risolvere. Non voglio passare la mia vita a stare male e ad applicare queste cose che credo siano davvero utili, ma solo in caso di crisi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"ma sento che c'è qualcosa di fondo da risolvere. "

E questo che valore può avere ? uno fa una terapia perché "sente" ? Questo non è un giudizio né un punto di partenza basato su riscontri empirici, è semplicemente un "sento". Se ci si regolasse così, si andrebbe quasi sistematicamente nelle direzioni sbagliate, ognuno secondo il problema da cui parte.

Come e in che modo siano utili è un conto, ma l'aspettativa non deve mai essere a casaccio e totale, non aiuta per niente. Meglio sapere cosa si può usare e come. Nessuno avrebbe ragione di tenere nascosta un cura se fosse chiaramene migliore.

Io mi farei consigliare da chi si occupa della cosa ma a partire da tecniche di efficacia provata.

Dr.Matteo Pacini
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