Ansia generalizzata e ansia da prestazione sessuale

salve, vorrei chiedere un consiglio.
Sono una persona ansiosa praticamente da sempre.
Da un paio di anni questa ansia mi porta ad un sonno disturbato, nel senso che non ho mai avuto problemi di addormentarmi, ma mi sveglio spesso durante la notte con mille pensieri in testa e poi ci metto ore a riaddormentarmi.
Inoltre questa ansia ce l'ho avuta in alcuni periodo anche come ansia da prestazione.
Sono sposato, ho da sempre un bel rapporto sessuale con mia moglie, ma a periodi mi viene questa ansia da prestazione con difficoltà nell'erezione.
Specifico che ho già fatto ecografia peniena, analisi eccetera e la visita con l'andrologo è tutto ok.
Nell'ultimo periodo di nuovo ansia da prestazione sessuale che non mi fa rilassare, godermi il momento pur avendone tanta voglia e questo comporta difficoltà nell'erezione (che invece c'è in altri momenti, come ad esempio al mattino, spontanea).
Mia moglie sa tutto e cerca sempre di tranquillizzarmi, ma io non riesco a mandare via questa ansia da prestazione, questo senso di agitazione.
I risvegli notturni invece sempre presenti.
Ne ho parlato ieri con il medico curante che mi ha prospettato 3 possibili soluzioni: ha parlato di Daparox 20 mg che però ha detto può dare disturbi alla libido. Mi ha anche prospettato la prescrizione di qualche benzodiazepina. E la possibilità di ricorrere ad un beta bloccante chiamato Inderal. Ho detto che vorrei andare da uno psichiatra e nell'attesa chiedo a voi un parere.
Esistono dei farmaci che aiutino in questa mia tipologia di ansia senza però causare disturbi sessuali?
Ovviamente la mia non è una richiesta di prescrivermi niente online; ci mancherebbe.
Delle soluzioni che mi ha prospettato mi verrebbe da escludere Daparox per via dei possibili disturbi alla libido. Voi in un caso come il mio consigliereste benzodiazepine? Beta bloccante? Altri principi che aiutino la mia ansia senza avere effetti collaterali su libido ed erezione?
Vi ringrazio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Poco cambia nel ragionarci in teoria, i farmaci vanno poi provati, e come prima cosa devono essere indicati per la malattia che ha.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
intanto grazie mille per la risposta. Sì, certo, i farmaci vanno provati; è abbastanza ovvio. Io però chiedevo un parere sui farmaci indicati, su quali secondo voi potrebbero essere indicati e fare al caso mio. Che poi facciano più o meno effetto quello è un altro discorso. In sostanza io chiedevo se e quali farmaci possono essere utili nel caso di ansia che provoca risvegli notturni, ansia generale, ansia da prestazione sessuale, senza però causare l'effetto collaterale dei disturbi della libido.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Mi scusi, se è ovvio che si provano, che senso ha discutere su cose totalmente ipotetiche che non cambiano di una virgola il tipo di scelta che uno poi fa ?

In realtà non è per niente ovvio per Lei quel che ho detto, lo dice ma poi dalla domanda si capisce di no. Se chiede quali farmaci "non hanno" l'effetto x, Lei non sta parlando di un profilo statistico ma di come andrà nel suo specifico caso.
Sta gonfiando a priori un problema che per tutti si definisce a posteriori, e come tale si gestisce in base a come uno si trova con il farmaco x o y. E' il medico se mai che, per incorrere in meno casi in cui deve cambiare un farmaco, magari preferisce usarne uno in prima battuta. O per efficacia, o per gli effetti, o per entrambi. Ma questo è un discorso statistico, appunto.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
è ovvio nel senso che il reale effetto che quel farmaco avrà su qualsiasi individuo lo si saprà solo dopo averlo assunto. Questo è un sito dove si possono richiedere consulti. Io questo sto facendo, sto chiedendo un parere, un consulto, un consiglio. Il consiglio che chiedevo era se in base a quanto ho raccontato io potesse essere indicato un farmaco anzichè un altro. Non una richiesta di prescrizione, ma una richiesta di informazione, un consulto, appunto. Non credo che un medico si metta a prescrivere qualsiasi farmaco fin quando non si accorge che un determinato farmaco fa effetto. Mica si fa la sperimentazione! C'è una condizione che io ho descritto, caratterizzata da ansia da prestazione, ansia, risvegli notturni. Io non sto chiedendo "come andrà" per il mio specifico caso! Sto chiedendo: per un caso come il mio cosa potrebbe essere indicato senza che quel farmaco abbia tra i possibile effetti collaterali(indicati sul "bugiardino") i disturbi della libido. Poi Lei può tranquillamente non rispondere; ma io sto solo facendo una domanda pertinente ed in linea con ciò di cui si occupa il sito.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
" Il consiglio che chiedevo era se in base a quanto ho raccontato io potesse essere indicato un farmaco anzichè un altro."

Dopo di che, ne sa quanto prima. La risposta: si, potrebbe essere più indicato x di y, serve a qualcosa ? Perché se si, mi spieghi a cosa all'atto pratico.

Io tranquillamente rispondo, ma la risposta non le sta bene perché vorrebbe che dicessi. Forse per Lei potrebbe essere meglio Y per questi motivi. E quindi ? Alla fine proverà Y oppure no, e alla fine si potrà trovare bene con Y, o con un altro.

Non mi pare che abbia compreso che è un problema di domande, e se non si risponde non è per complicare le cose, ma per evitarle di alimentare una domanda che nasce senza costrutto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
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"
Dopo di che, ne sa quanto prima. La risposta: si, potrebbe essere più indicato x di y, serve a qualcosa ? Perché se si, mi spieghi a cosa all'atto pratico."

Glielo spiego subito: certo che serve a qualcosa. Serve a darmi l' informazione richiesta, visto che fino a prova contraria su questo sito gli utenti richiedono informazioni ed i medici danno informazioni.
E no, non se so quanto prima, se lei mi dice un farmaco indicato per la casistica che ho esposto. Ne so quanto prima ora che lei ha divagato. Certo, vorrei che lei mi dicesse è più indicato questo che quello. È esattamente quanto sto chiedendo. Un' informazione, non una prescrizione. Poi lei è liberissimo di divagare e non darmi l' informazione.
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Utente
Utente
ad ogni modo, grazie lo stesso per la non risposta. Saluti
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Utente
Utente
giusto per concludere la discussione, così ci capiamo, Su un altro sito, simile a questo, ho posto la stessa domanda ed un Medico mi ha risposto che si potrebbe pensare ai sartani o al nebivololo che potrebbero addirittura avere effetti positivi, aiutando ovviamente il controllo dell'ipertensione ( in seconda scelta ace inibitori e calcio antagonisti).
Ecco una risposta ben diversa da una non risposta.
Cosa vuol dire, che adesso assumerò quello che questo medico ha indicato? Ovvio che no.
Ma almeno alla mia domanda è stata data una risposta
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