Come guarire dalla gelosia ossessiva

Salve, ho 24 anni e sono in una relazione da quasi 5 anni. Lui per me è tutto: amico, confidente, guida. Ci siamo trovati in un periodo in cui io soffrivo moltissimo e lui ha migliorato la mia vita sotto ogni punto di vista. Credo sia l'unica persona al mondo ad avermi fatta sentire davvero profondamente amata. Diciamo che inizialmente io non provavo chissà quale gelosia nei suoi confronti, anche perché non sono mai stata gelosa di nessuno. Nel tempo però ho incominciato a sviluppare una gelosia progressiva, al punto che ieri ho persino pianto vedendo che seguiva le sue colleghe universitarie sui social. Lui non mi da in nessun modo motivo di essere gelosa, mi dice sempre cose dolcissime e mi dimostra di tenerci davvero da sempre, standomi vicino e ascoltandomi. Ridiamo tanto insieme. Io però mi metto sempre a paragone con le altre persone, chiunque esse siano. Da qualche anno non riesco a pensare che lui possa guardare pornografia, io stessa in passato ne ho fatto uso e non ci trovavo niente di male. È da un po' di tempo che invece la odio e mi fa stare male. Ho avuto qualche problema con la sessualità, forse dovuto al fatto che in un periodo della mia vita fino ai 12 anni ho subito delle molestie da un parente. Da adolescente ho avuto un'altra relazione molto tossica, nella quale sono stata spesso oggettificata e tradita due volte. Ho sofferto di disturbo ossessivo compulsivo, anche da relazione. Nonostante il mio impegno e il mio amore profondo a volte i pensieri mi travolgono e mi sento impaurita e inadeguata. Combatto contro questi pensieri quotidianamente. Provo molto risentimento per gli uomini e a volte il fatto che lui lo sia mi manda in tilt. Ho un'idea molto negativa probabilmente legata al fatto che qualsiasi essere di sesso maschile nella mia vita si è rivelato una persona che non stimo. Abbandono, prese in giro, abuso, tradimento, malizia, superficialità. Sono caratteristiche che rivedo molto nell'altro sesso e penso che intrinsecamente la mia paura sia di scoprire che anche l'unica persona che amo e che stimo e apprezzo più di chiunque altro possa rivelarsi tutto questo.
È un pensiero assurdo e orribile, ma è come se una parte di me processasse queste paranoie autonomamente al di fuori della mia stessa ragione. Io l'ho fatto già soffrire molto con queste insinuazioni, a volte anche in maniera più sottile per via di questo assurdo risentimento. Faccio terapia da circa 7 anni, in maniera non continuativa. Soffro di sbalzi di umore e spesso il mio psicologo mi ha proposto un consulto psichiatrico. Io ho parlato di queste cose con lui ma una cosa che mi blocca è il fatto che sia un uomo. Nonostante per me sia una figura del tutto neutrale (non mi interessa nessun aspetto della sua vita) mi sembra di cattivo gusto esprimere il mio profondo risentimento per il genere a cui appartiene.
Forse ho bisogno di più terapia?! Di cambiare specialista magari donna? 'Procedere con delle medicine che attenuino i pensieri intrusivi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Già è stata indirizzata verso uno specialista psichiatra, è opportuno che segua l’indicazione

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