Disturbo bipolare e doc
Molto chiuso in se stesso da ragzzino, con difficoltà a frequentare la scuola per problemi con i compagni.
Molto intelligente con ottimi voti ma con difficoltà a studiare sui libri.
Da ragazzo ha iniziato con fobie e pensieri manifestazioni ossessive compulsive, poi ipocondria terribile con continui bisogni di rassicurazioni medicine.
A circa 18 anni dopo un periodo terribile di depressione anche per motivi medici é cambiato e ha iniziato ad essere più espansivo e diceva di avere una fidanzata e di volere cambiare la sua situazione fisica e relazionale che non lo soddisfaceva.
Ha iniziato di sua volontà un percorso di psicoterapia analitico transazionale su consiglio del medico.
Le ossessioni tra alti e bassi continuavano sempre.
Quando c’era qualche problema serio cominciava ad essere un po’ agitato rispetto al passato con la necessità quasi di risolvere subito al punto da essere impulsivo, ancora oggi.
Abbiamo saputo poi che la fidanzata non esisteva, ma lui lo ho confessato dicendo che lo faceva per darsi un tono non ci credeva realmente.
Ha iniziato ad essere lamentoso e scontroso con i genitori dicendo che lo avevamo fatto brutto e che voleva rifarsi parti del corpo, cosa che alla fine non ha mai fatto.
Da allora per 3-4 anni é stato così.
Momenti un po’ migliori con serenità e un po’ di iniziative e momenti peggiori ma comunque non catastrofici.
Ogni tanto aveva la necessità di farsi delle visite mediche perché impaurito da sintomi che percepiva.
A volte si tranquillizzata subito a volte necessitava più pareri.
Faceva palestra ma in maniera discontinua, ogni tanto usciva con qualcuno e diceva che lo faceva stare bene e scordava dei pensieri.
Col covid si é chiuso in casa e per tre anni ha fatto nulla, zero rapporti sociali, ma era abbastanza sereno tra alti e bassi.
Ha avuto il covid nel dicembre del 22 e da lì è come se fosse stato traumatizzato.
La sua paura per le malattie infettive é aumentata.
Però tutto sommato continuava a fare cose positive.
Il maggio seguente ci ha provato con una ragazza, ma ha fallito.
Nel settembre successivo a seguito di una situazione di forte stress era agitato e le fobie per le malattie sono diventate ingestibili anche in casa.
Abbiamo chiamato uno psichiatra che gli ha dato paroxetina e depakin 300.
Sembrava agitarsi di più.
Il medico non voleva cambiare la terapia e lui ha tolto di testa sua.
Qui ha iniziato di nuovo a stare meglio e le paura era diminuiti di parecchio.
Aveva ricominciato ad uscire e ad interessarsi a cose varie.
A giugno di questo anno l’ansia è aumentata nuovo e dopo altre situazioni stressanti la situazione é precipitata al punto che siamo andati da una professionista stimata che gli ha dato punture di anafranil e poi litio successivamente.
É svenuto dopo qualche ora dalla prima puntura e la notte non ha dormito neanche un poco.
Il giorno dopo é era un’altra persona, parlava molto era divertente etc.
Ha interrotto le iniezioni e il giorno dopo é depresso.
La diagnosi fatta dal medico qual è stata ?
Dr.Matteo Pacini
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La prima cura è durata un paio di mesi, ma con la paroxetina a 10. Le volte che ha provato ad aumentare a 20 aumentava l’ansia e si agitava. La seconda si dopo la prima puntura di anafranil perché stava malissimo anche fisicamente. Il giorno dopo era come detto un’altra persona e ora sono un paio di giorni che alterna nella giornata momenti più su a momenti di ansia e abbattimento estremo. Ha paura delle malattie, ma in alcuni momenti questa paura diventa ingestibile. Non sappiamo cosa fare. Lo scorso anno di questo periodo stava malissimo. Non usciva di casa, aveva paura anche delle malattie più assurde, tipo che l’acqua della doccia potesse avere la legionella o i gabbiani lo potessero infettare con l’aviaria. Poi verso la fine dell’anno si è ripreso e stava benino. Aveva ansia delle malattie e non entrava nei luoghi chiusi, ma usciva a passeggiare in casa era calmo, si allenava sempre in casa, comprava vestiti, faceva qualche progetto. Con l’arrivo di questa estate l’ansia é aumentata di nuovo e ora i autunno ci troviamo peggio dello scorso anno.
Certo, accade spesso, e quindi era immediatamente riportata la dose a 10 mg ? Non tende a funzionare. Si intensifiicano le ossessioni all'inizio.
Però non è chiaro se la diagnosi è quella riportata nel titolo.
Dr.Matteo Pacini
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Su una diagnosi di disturbo bipolare però, in generale, servirebbe una terapia non a base di antidepressivi.
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Se agli antidepressivi si reagisce così, si dovrebbe considerare l'idea che il substrato su cui vanno ad agire non sia quello ipotizzato (cioè depressione o doc semplice).
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