Disturbi dopo la sospensione di farmaci

Buongiorno, chiedo un consulto per un problema che interessa la mia ragazza che purtroppo non vive in italia. Lei a seguito di un periodo di stress psicofisico si è recata dal suo medico curante il quale le ha prescritto(a mio avviso estremamente superficialmente e senza neanche una visita cardiologica)una cura con anti depressivi che in seguito riassumerò.
Tafil AP azione prolungata
Posologia: Mattina e sera 1 grammo (periodo di assunzione da febbraio a luglio)

Duloxetina 60 mg
Posologia: una volta al giorno (periodo di assunzione da febbraio a luglio)

Zolpidem 20mg
1 o 2 prima di dormire (periodo di assunzione da febbraio a maggio)

Effetti osservati:
1.Prima settimana di trattamento sete e tachicardia tremori e sudorazione a freddo; caldo e freddo repentino e pianto facile;
2.Dopo due settimane di trattamento sensazioni di leggerezza e calma e estrema spontaneità. Sensazioni piacevoli e euforia.
3.Metà maggio sospensione Zolpidem(per nervosismo e insonnia) appaiono sintomi di stanchezza, tachicardia e pupille dilatate
4.Inizio di luglio sospensione trattamento duloxetina e tafil.

Oggi si osservano estrema sensibilità con pianto, stanchezza, calo dell’attenzione, angoscia, dolori al petto e alle braccia, tremori alle mani, debolezza e in caso di esercizio fisico dolori di testa. Lei prima del trattamento non aveva nulla di tutto ciò.Probabilmente le sarebbe stata sufficiente una semplice vacanza!
Adesso non assume più nessun farmaco da luglio ma sta male. Cosa deve fare?

Benchè la mia ragazza stia consultando altri medici la mia preoccupazione deriva anche dalle diverse esperienze riportatemi da amici residenti in quello stato che testimoniano una scarsa cultura medica e una estrema superficialità nelle diagnosi.Scusatemi per la scarsità di elementi forniti ma sono davvero preoccupato.Vi sarò grato per qualsiasi consiglio vogliate darmi.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

La cura è durata qualche mese, non è chiaro per quale diagnosi (stress psicofisico non è una diagnosi di niente).
Consisteva di un antidepressivo, un sonnifero e un tranquillante. Dopo un mese di assunzione regolare si sviluppa assuefazione sia all'uno che all'altro (soprattutto al tafil), per cui poi la sospensione è bene che sia graduale, anzi sarebbe meglio che fosse utilizzato solo in una fase iniziale del trattamento, così si evita l'assuefazione.
Se la sospensione è avvenuta a Luglio non si tratta di sintomi astinenziali comunque (ormai dopo quasi due mesi).

Se non è chiara la diagnosi di partenza ne capiamo poco.
Una visita non specialistica può anche essere breve e non necessariamente comporta una visita cardiologica prima dell'assunzione dei farmaci (perché cardiologica ?), la tempistica della risposta ci sta. Non è chiaro perché sia stata programmata la sospensione della cura dopo così poco tempo (5 mesi circa).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio della celere risposta.
La diagnosi di partenza non è chiara neanche alla mia ragazza.Lei si è consultata con il suo medico perchè si sentiva ansiosa e per varie vicissitudini private anche
sfiduciata e intristita. Praticamente non è stata sottoposta a nessun controllo specifico(non so se ce ne sono per questi casi) e le è stato prescritto questo trattamento.
Lei ha interrotto l'assunzione dello Zolpidem perchè la rendeva nervosa e insonne.Infatti dopo la sospensione ha iniziato a dormire di più (5 o 6 ore a notte).
Il tafil e duloxetina li ha interrotti per sua volontà anche a causa delle difficoltà di reperimento del medicinale.
La sospensione della cura era prevista per settembre.
Cosa fare?
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Quindi la persona si è autogestita, in una maniera poco comprensibile (zolpidem è un sonnifero, tutto può darsi ma dopo averlo preso per un po' di tempo non è chiaro perché imputare a quello l'ansia e il nervosismo).
Non si capisce la ragione di sospendere la cura in anticipo sul controllo previsto a Settembre.

Il farmaco è di uso comune, non so le condizioni in cui si trova la persona ma in generale non è un farmaco "strano" o "raro".

Quindi sarebbe il caso forse di avvertire il medico di questa iniziativa e di sentire cosa ritiene di fare visto che queste non erano le sue prescrizioni ?
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