Psicofarmaci antiemetici e sintomi alla sospensione

Buongiorno dottori,

A dicembre dell’anno scorso ebbi un fortissimo e improvviso attacco di nausea serale, che duro alcune ore per poi rientrare in tarda notte.

Vidi il mio gastroenterologo qualche giorno dopo.
Lui parlò di una distensione addominale e mi diede Nausil da usare al bisogno.

Alcune settimane dopo, poiché le nausee non passavano e nel frattempo la mia condizione psicologica si era deteriorata, ricontattati il mio psichiatra con il quale intraprendemmo una terapia con sertralina 50 mg e olanzapina, che già in passato aveva avuto risultati positivi in altri episodi.

Feci contemporaneamente anche un ciclo di 6 settimane con pantoprazolo.

A seguito di questa terapia le nausee sparirono e l’umore migliorò, aumentai di peso fino a raggiungere i 75, 5 kg circa anche a seguito della frequentazione della palestra.
La terapia continuò fino ad agosto, quando una ricaduta del mio stato psicologico indusse il mio psichiatra a cambiare l’olanzapina con aripiprazolo, mantenendo sertralina.


Completata la transizione tra olanzapina e aripiprazolo, la situazione peggiorò.


Dopo i pasti iniziarono a presentarsi dei fortissimi conati di vomito con sensazione di nodo alla gola, che mi portavano ad avere dei riflessi come se dovessi vomitare. Tuttavia, non ho mai rimesso nemmeno una volta.
Questi conati duravano 10-15 minuti, si presentavano dopo ogni pasto della giornata per poi sparire e non ripresentarsi fino al pasto successivo.
Non ho mai notato tuttavia che si accompagnassero a nausea, la quale era completamente assente.


La situazione durò circa tre settimane, al termine delle quali rividi il mio psichiatra il quale mi sospese aripiprazolo e introdusse al suo posto il deniban assieme a un ciclo di omeprazolo 20 mg.

Nel frattempo, preso dal panico, ho eseguito in data 27 agosto una gastroscopia che non ha rilevato nulla.

Ebbene, dal pasto immediatamente successivo alla gastroscopia i conati sparirono completamente e ripresi a mangiare con tranquillità.


La situazione è rimasta stabile fino a circa 10 gg fa, quando ho terminato il ciclo con il deniban. Da metà settimana scorsa, circa, i sintomi gastrici sono ripresi con conati dopo i pasti, sensazione di nausea al risveglio, piccoli dolori a sinistra dell’ombelico e repulsione per il cibo.
Mangio comunque, e non ho ancora mai vomitato.


Le analisi del sangue più recenti risalgono a maggio: emocromo completo, elettroforesi proteica e trigliceridi, PCR e VES, tutto regolare.
A gennaio, in piena prima ondata di sintomi di nausea, eseguii anche amilasi non frazionata e lipasi, regolari anche quelle.
Ultima eco addome risalente a marzo 2023, del tutto negativa anche quella.


Ho ricontattato via mail gastroenterologo e psichiatra: entrambi sostengono che i sintomi siano di origine psicosomatica, ma gli effetti antiemetici di olanzapina e deniban mi fanno dubitare di ciò.

Mi rimetto a voi dottori, ringraziandovi già da ora.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Una sintomatologia di tipo psicosomatico andrebbe trattata in modo più pulito, in monoterapia e con farmaci indicati.

A me pare che ci siano tentativi casuali di trattamento.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore.

per quanto riguarda gli effetti antiemetici di olanzapina e deniban, quindi, lei esclude abbiano mascherato una possibile causa organica di questi sintomi?

La coincidenza fra assunzione/sospensione di questi due farmaci e il ripresentarsi dei sintomi mi fa preoccupare.

Parlerò al mio psichiatra della possibilità di passare a una cura più mirata.