Riduzione ansiolitico e sintomi
Buonasera a tutti carissimi dottori
Sono una mamma di 29 anni e dal 5 maggio 2024 assumo citalopram e lorazepam (ovviamente dopo visita con psichiatra per forte ansia generalizzata) ho iniziato molto gradualmente fino ad arrivare dopo 2 mesi a dosaggio pieno di citalopram cioè 15 gocce e 30 di lorazepam (tutto prima di andare a letto) dopo un inizio molto critico (sintomi come la depressione, doc violenti) ho iniziato a star bene, ora ho iniziato a scalare il lorazepam sempre sotto controllo psichiatra (1 goccia ogni 3 giorni) arrivando così a 11 gocce ieri.
Solo che da 5/6 giorni mi sento un pochino tornata come prima, un po’ nervosetta e meno spensierata.
Ma tutto questo non mi impedisce di andare a lavoro e fare quello che devo fare.
Solo che volevo un parere nel mentre contatterò il mio curante.
Può essere normale avere questi sintomi dato lo scalaggio?
Sono passeggeri o duraturi (contando che sono 5 mesi che assumo l ansiolitico)
Sono una mamma di 29 anni e dal 5 maggio 2024 assumo citalopram e lorazepam (ovviamente dopo visita con psichiatra per forte ansia generalizzata) ho iniziato molto gradualmente fino ad arrivare dopo 2 mesi a dosaggio pieno di citalopram cioè 15 gocce e 30 di lorazepam (tutto prima di andare a letto) dopo un inizio molto critico (sintomi come la depressione, doc violenti) ho iniziato a star bene, ora ho iniziato a scalare il lorazepam sempre sotto controllo psichiatra (1 goccia ogni 3 giorni) arrivando così a 11 gocce ieri.
Solo che da 5/6 giorni mi sento un pochino tornata come prima, un po’ nervosetta e meno spensierata.
Ma tutto questo non mi impedisce di andare a lavoro e fare quello che devo fare.
Solo che volevo un parere nel mentre contatterò il mio curante.
Può essere normale avere questi sintomi dato lo scalaggio?
Sono passeggeri o duraturi (contando che sono 5 mesi che assumo l ansiolitico)
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Quindi ha mantenuto il citalopram, suppongo.
La suscettibilità alla riduzione significa che il disturbo non è pienamente in equilibrio, se basta questo per produrre un fastidio mentale.
1 goccia ogni 3 giorni in realtà non varia molto la sospensione, perché non è in un giorno che si ripristina la tolleranza, quindi sostanzialmente nel tempo cresce l'astinenza, per poi stabilizzarsi. Non parliamo di un'astinenza di grande entità, ma se sotto c'è il dag, evidentemente torna fuori quello.
Val la pena di riconsiderare dose e composizione della terapia del dag.
La suscettibilità alla riduzione significa che il disturbo non è pienamente in equilibrio, se basta questo per produrre un fastidio mentale.
1 goccia ogni 3 giorni in realtà non varia molto la sospensione, perché non è in un giorno che si ripristina la tolleranza, quindi sostanzialmente nel tempo cresce l'astinenza, per poi stabilizzarsi. Non parliamo di un'astinenza di grande entità, ma se sotto c'è il dag, evidentemente torna fuori quello.
Val la pena di riconsiderare dose e composizione della terapia del dag.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1 visite dal 29/10/2024.
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