Mioclonie da somatizzazione?
Dato che sono ansioso e ipocondriaco ho iniziato pensarci e temere un tumore al cervello o la sla.
Dopo quel giorno, coincidenza, gli episodi, anche in altre parti del corpo, sono aumentati e quando sono steso a letto capita 3-4 volte prima di addormentarmi quando sono ancora sveglio e lo stesso se mi sveglio di notte e devo riaddormentarmi.
Di giorno capita raramente anche perché adesso mi sono ricomparse delle fascicolazioni a delle piccole porzione di muscolo che durano un istante (le ho avute anche in passato).
Mi chiedo quindo se le mioclonie possano essere la somatizzazione della mia ansia/ ipocondria e se devo assumete qualche farmaco?
Quel che esprime è il capovolgimento dell'ipocondria. Metta che ci due poliziotti davanti alla banca ricevano l'istruzione di controllare con grande attenzione perché pare ci siano in giro dei rapinatori. Ovviamente in fondo alla giornata avranno notato molte persone sospette, alcune le avranno perquisite, altre si sono allontanate etc. Alla fine un poliziotto dice: certo che non ho mai visto tante persone sospette come oggi.
lei va a filtrare quello di cui è preoccupato, quindi raccoglie segnali riguardanti la sua preoccupazione. E quindi che ci fa ? L'unica cosa che il suo cervello le fa fare, ovvero usarle per alimentare la preoccupazione.
Dr.Matteo Pacini
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Qui non può chiedere indicazioni sulle cure.
Non ha invece detto che terapia assume.
Dr.Matteo Pacini
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"ma nla loro descrizione corrisponde ala realtà. " La realtà quale sarebbe ? Che ha l'ipocondria, questa è la realtà diagnostica di riferimento.
Dr.Matteo Pacini
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sopravvaluto i sintomi che però ho realmente. Dato che sintomi fisici di questo tipo compaiono con una certa frequenza e tendono poi a persistere o peggiorare chiedevo se possono essere alimentati dall'ipocondria/ansia visto che poi tendono a passare quando psicologicamente sto meglio. Tanto più che quelli che ho descritto ho letto che possono essere causati dall'ansia.
Perché è dirottato su quelli che Lei chiama "sintomi". Li chiama tali, ed è Le che li definisce. Il primo che Lei descrive è la preoccupazione. Lo curi.
Dr.Matteo Pacini
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Se i farmaci non sono serviti fino a oggi , assumerli comunque o affidarmi solo alla psicoterapia?
Ma che significa "pur avendo una manifestazione reale" ? Che cosa ? Se Lei decide di non farsi visitare e di lasciar perdere, sta dicendo una cosa ben precisa.... Ogni cosa ha una manifestazione reale, anche il fatto che abbia tot extrasistoli al giorno, cento episodi di microdolori da qualche parte etc è reale. Questo non significa di per sé niente.
Però al momento di procedere rimane fermo, e questo per effetto del meccanismo ipocondriaco. Che la spinge a ragionare sul sintomo anziché a mandar via l'ossessione del sintomo, ovviamente non da solo, dico curandola.
Dr.Matteo Pacini
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Che vuol dire "in caso di sintomi". Scusi: ha detto che ha un doc e non è in cura. Non ha detto con cosa. Non è che ci si possa capire granché senza avere informazioni. né in che senso parli di contatti col medico.
Dr.Matteo Pacini
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Lei dice che l'ansia non causa nulla e su questo non la capisco. prendiamo ad esempio quello che mi succede in questi giorni: cerco di addormentarmi la sera o durante la notte, ma quando sto per addormentarmi mi risveglio di colpo per delle scosse muscolari o perché la mente mi sveglia. Si dovrebbe trattare di scosse ipniche che possono essere causate da stress e ansia e questo non lo dico io ma i neurologi. Ma le stesse fascicolazioni sparse che mi capitano a periodi sono casualmente legate a periodi forte ansia come l'attuale.
Sintesi di tutto il discorso , per superare questi problemi devo curare l' ansia e qui mi sembra di capire che lei ritiene indispensabile con una cura farmacologica.
Poi devo capire in presenza di sintomi fisici, intendo quelli a cui accennavo nei messaggi sopra: problemi intestinali, palpebra che vibra, fascicolazioni, moclonie ....; quando sono aggravati dall'ansia e quindi devo ignorarli e quando si tratta di qualcosa di serio che merita una visita/ esame medico. Se badassi a tutti sarei dal medico ogni settimana. Spero che riducendo l'ansia/ ipocondria riesca a discernere fra ciò che merita attenzione e ciò che non va considerato.
Le ho fatto all'inizio l'esempio, lo rilegga. Le persone sospette sono reali...è come se Lei dicesse questo. Io esagero forse ma i sospetti sono reali... E perché mai dovrebbe essere diversamente se uno è preoccupato ?
Non è "aggravati dall'ansia", è se mai "aggravati" in una persona ansiosa, in associazione all'ansia. E comunque "aggravati"... è sufficiente che uno sia preoccupato perché il sintomo si aggravi, essendo il sintomo "ciò che uno riferisce".
Dr.Matteo Pacini
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? Quale scusi ? E perché ne parla come se qualcuno avesse detto che sono elementi da riferire ad una malattia ?
" Se mi curo l'ansia da quello che dice i sintomi saranno più lievi in una persona non ansiosa ma comunque ci saranno e da cosa saranno causati? "
E questo chi l'ha detto mi scusi. Lei non ha una visione del disturbo. Lei parla come se lo scopo della cura dell'ansia fosse "attenuare le mioclonie". Per niente.
Si curi il suo disturbo psichico, i farmaci assunti possono non aver funzionato per il dosaggio non sufficiente, e comunque non sono gli unici disponibili.
Dr.Matteo Pacini
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Ma a riprova invece del suo punto di vista, che è dirottato sull'idea della mioclonia, Lei ragiona non sul fatto che l'EN attenuti l'ansia, ma sul fatto che attenuti le mioclonie (e quindi l'ansia).
Non è che funziona che attenua le mioclonie e quindi l'ansia, quando si soffre di ipocondria o di un disturbo d'ansia: accade che si attenua l'ansia, il pensiero e non si definisce una serie di sintomi che prima si definivano.
Dr.Matteo Pacini
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