Ansia generalizzata - doc - ciclotimia
Buonasera, scrivo questa richiesta di consulto per cercare risposte ad un problema che mi sta ossessionando e non facendo vivere serenamente la vita.
Nel 2015 in relazione ad un forte periodo di stress legato all'università ebbi un attacco di panico che mi cambiò la vita, dando inizio a qualche tipo di disturbo.
Questo episodio di panico strutturò un'ossessione (pensavo di avere un infarto) vera e propria sulla salute del mio cuore.
Da lì in poi smisi di fare sport, sviluppai una forte ansia che spesso mi accompagnava durante la quotidianità, fino a che nel 2018 andai in cura da uno psichiatra psicoterapeuta in seguito a vari episodi di insonnia e panico (autostrada-treno).
Lo psichiatra mi prescrisse Mirtazapina 30 mg da prendere quotidianamente, e feci psicoterapia con lui (la psicoterapia si concentrò nel farmi ricominciare a fare sport, nell'espormi alle situazioni che mi creavano panico, e nel "fregarmene" di qualsiasi episodio ansioso-ossessivo).
Da lì in poi nel giro di due-tre anni le cose andarono meglio (l'ossessione per la salute cardiaca fu superata), anche se l'ansia non sparì mai del tutto, e alla fine in accordo con il medico sospesi il farmaco.
Io non ho mai chiesto al medico tecnicamente la diagnosi effettuata (anche per paura), ma lui mi ha sempre parlato di ossessioni e ansia e praticamente quasi solo su quello abbiamo lavorato.
Ora non ci vediamo da un paio di anni.
Fatta questa premessa, veniamo ad oggi: ho recentemente scoperto (anamnesi familiare per un problema fisico di mio padre) che mia nonna soffriva di disturbo bipolare (per me è sempre stata semplicemente depressa).
Da lì ho iniziato a cercare su internet e YT informazioni riguardanti questa malattia.
Ed è qui che la situazione è peggiorata.
Ho appreso che anche se non è una sentenza, anzi è comunque poco probabile, esiste un rischio maggiorato rispetto la popolazione per i nipoti di bipolari di sviluppare questo disturbo.
Ho appreso anche che non sempre un bipolare è facile da riconoscere, anzi nelle forme lievi e sfumate spesse volte è veramente difficile e si sbagliano molte diagnosi.
Spesso i sintomi di questa malattia sono caratterizzati da ansia e panico, esiste addirittura non raramente comorbidità tra disturbi ansioso ossessivi e disturbi dell'umore, e spesse volte lunghi periodi di forme ansiose e di panico nascondono proprio sotto questo disturbo.
A mia memoria inoltre l'antidepressivo mirtazapina non ha avuto grandi effetti sull'ansia e sul panico (altro campanello d'allarme), ma soprattutto la psicoterapia mi ha fatto fare passi in avanti.
Unica cosa, a me pare proprio di non aver mai avuto in vita mia episodi maniacali di qualsiasi natura (ma a leggere e sentire in giro pure questi episodi non sono facili da evidenziare).
Ho chiesto parere al mio psichiatra, che mi ha detto che la questione è semplice, sono tutte ossessioni e che sarebbe meglio piantarla lì con questo discorso.
Non riuscendo però a smettere di ossessionarmi, chiedo qui ult.
consulto.
Nel 2015 in relazione ad un forte periodo di stress legato all'università ebbi un attacco di panico che mi cambiò la vita, dando inizio a qualche tipo di disturbo.
Questo episodio di panico strutturò un'ossessione (pensavo di avere un infarto) vera e propria sulla salute del mio cuore.
Da lì in poi smisi di fare sport, sviluppai una forte ansia che spesso mi accompagnava durante la quotidianità, fino a che nel 2018 andai in cura da uno psichiatra psicoterapeuta in seguito a vari episodi di insonnia e panico (autostrada-treno).
Lo psichiatra mi prescrisse Mirtazapina 30 mg da prendere quotidianamente, e feci psicoterapia con lui (la psicoterapia si concentrò nel farmi ricominciare a fare sport, nell'espormi alle situazioni che mi creavano panico, e nel "fregarmene" di qualsiasi episodio ansioso-ossessivo).
Da lì in poi nel giro di due-tre anni le cose andarono meglio (l'ossessione per la salute cardiaca fu superata), anche se l'ansia non sparì mai del tutto, e alla fine in accordo con il medico sospesi il farmaco.
Io non ho mai chiesto al medico tecnicamente la diagnosi effettuata (anche per paura), ma lui mi ha sempre parlato di ossessioni e ansia e praticamente quasi solo su quello abbiamo lavorato.
Ora non ci vediamo da un paio di anni.
Fatta questa premessa, veniamo ad oggi: ho recentemente scoperto (anamnesi familiare per un problema fisico di mio padre) che mia nonna soffriva di disturbo bipolare (per me è sempre stata semplicemente depressa).
Da lì ho iniziato a cercare su internet e YT informazioni riguardanti questa malattia.
Ed è qui che la situazione è peggiorata.
Ho appreso che anche se non è una sentenza, anzi è comunque poco probabile, esiste un rischio maggiorato rispetto la popolazione per i nipoti di bipolari di sviluppare questo disturbo.
Ho appreso anche che non sempre un bipolare è facile da riconoscere, anzi nelle forme lievi e sfumate spesse volte è veramente difficile e si sbagliano molte diagnosi.
Spesso i sintomi di questa malattia sono caratterizzati da ansia e panico, esiste addirittura non raramente comorbidità tra disturbi ansioso ossessivi e disturbi dell'umore, e spesse volte lunghi periodi di forme ansiose e di panico nascondono proprio sotto questo disturbo.
A mia memoria inoltre l'antidepressivo mirtazapina non ha avuto grandi effetti sull'ansia e sul panico (altro campanello d'allarme), ma soprattutto la psicoterapia mi ha fatto fare passi in avanti.
Unica cosa, a me pare proprio di non aver mai avuto in vita mia episodi maniacali di qualsiasi natura (ma a leggere e sentire in giro pure questi episodi non sono facili da evidenziare).
Ho chiesto parere al mio psichiatra, che mi ha detto che la questione è semplice, sono tutte ossessioni e che sarebbe meglio piantarla lì con questo discorso.
Non riuscendo però a smettere di ossessionarmi, chiedo qui ult.
consulto.
[#1]
Se non riesce a smettere di ossessionarsi, va trattato il problema come fece tempo fa. Cambia il contenuto ma la forma è la stessa, e infatti la cura tratta proprio la forma del pensiero ossessivo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Innanzi tutto, grazie mille dottor Pacini della risposta. Il problema principale (a prescindere dal mio essere francamente ossessivo in relazione a questo tema) risiede nel fatto che quest'ossessione viene rafforzata da certi fatti che non ho potuto spiegare bene nella risposta precedente a causa del limite di battute disponibili. Esiste a quanto pare una familiarità con questo disturbo nel ramo familiare di mio padre, essendo che come ho già accennato a mia nonna paterna era stato diagnosticato il cd. disturbo maniaco depressivo. Pare accertato anche che il padre (mio bisnonno paterno, mai conosciuto) abbia avuto almeno un episodio depressivo importante in vita sua, in seguito alla perdita precoce di una figlia. Nel contempo, dopo aver appreso le generalità su questi disturbi con umore oscillante, sono preoccupato anche per mio padre. Mi spiego meglio: a mia memoria non posso dire che lui abbia mai avuto episodi depressivi o ipomaniacali, e non ha mai in generale mostrato una sofferenza psicologica tale da stare male o far capire che qualcosa non va, però ha sempre avuto quello che si suol dire "caratteraccio": mai violento fisicamente per carità, è di certo una brava persona di cui ho un'immagine complessivamente positiva. Però ha alcuni tratti forse disfunzionali: molto impulsivo nelle risposte, molto lamentoso, tendente facilmente all'ira e alle sbroccate, soprattutto se ha la luna storta ed è nervoso per lavoro o altro, e presenta anche alcuni tratti narcisistici (parla molto spesso e lungamente di se e di quello che fa e ascolta poco o niente gli altri). Diciamo inoltre che, seppur una base c'è sempre stata, post 2020 (covid) pare essere peggiorato. Sentendo parlare della ciclotimia e delle sue manifestazioni, mi pare che forse qualcosa possa corrispondere, considerando anche la storia familiare. Chiaramente, è impossibile parlare con lui di questo poiché i disturbi mentali sono tabù (considerando quanto in famiglia, lui in primis, soffrirono per il disturbo di mia nonna e per le sue manifestazioni)
Io poi purtroppo ho sviluppato questo disturbo di panico ed ossessivo, in cui il principale sintomo che dalla prima insorgenza ormai quasi decennale mi ha accompagnato è l'ansia. Come ho detto, su di me non ho mai notato marcate oscillazioni dell'umore (anche se non è detto che io possa dirlo da solo, francamente dopo tutto questo minestrone di cose sono anche confuso), ma più che altro questo se cambia è più influenzato dagli stati ansiosi o dalle manifestazioni ossessive. Mi sembra francamente improbabile una trasmissione di questi disturbi dell'umore su quattro generazioni, però ho deciso di scrivere qui per evitare di continuare a fare delle valutazioni da solo (con tutte le conseguenze del caso - ansia aumentata) su me stesso e sugli altri, e magari per sentire altri pareri di professionisti in merito. Grazie
Io poi purtroppo ho sviluppato questo disturbo di panico ed ossessivo, in cui il principale sintomo che dalla prima insorgenza ormai quasi decennale mi ha accompagnato è l'ansia. Come ho detto, su di me non ho mai notato marcate oscillazioni dell'umore (anche se non è detto che io possa dirlo da solo, francamente dopo tutto questo minestrone di cose sono anche confuso), ma più che altro questo se cambia è più influenzato dagli stati ansiosi o dalle manifestazioni ossessive. Mi sembra francamente improbabile una trasmissione di questi disturbi dell'umore su quattro generazioni, però ho deciso di scrivere qui per evitare di continuare a fare delle valutazioni da solo (con tutte le conseguenze del caso - ansia aumentata) su me stesso e sugli altri, e magari per sentire altri pareri di professionisti in merito. Grazie
[#3]
ok ma sapere una cosa non significa esserne ossessionati. Il punto non è se è fondata. Se è fondata, uno eventualmente farà qualcosa, oppure non c'è niente di particolare che deve fare.
E' come dire che se uno si ossessiona con la morte, è giustificata l'ossessione. No.
Quindi si cura la forma, non il problema in sé, che è molto meglio affrontabile al netto delle ossessioni.
E' come dire che se uno si ossessiona con la morte, è giustificata l'ossessione. No.
Quindi si cura la forma, non il problema in sé, che è molto meglio affrontabile al netto delle ossessioni.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Va bene, capisco, grazie dottore. Quindi la soluzione a questa situazione sarebbe sempre la stessa, smettere di interrogarmi sull'esistenza o meno di un possibile disturbo bipolare di qualsivoglia forma mio o in famiglia, accettare piuttosto ancora la presenza di una forma di pensiero ossessivo che va curata come in passato, ovvero non dando peso a episodi ossessivi e ignorando l'ansia anche se forte a volte, e soprattutto smettere di compulsare sul web alla ricerca di informazioni che possano smentire la diagnosi che mi spaventa. Giusto?
[#5]
Il mio consiglio è che chi la visita la curerà per quel che ha, e Lei valuterà se la cosa funziona o meno. Inutile che le dica di smettere di fare etc, non è che la cosa sia sotto il suo controllo, altrimenti lo farebbe da solo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 654 visite dal 22/10/2024.
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