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Salve, mi è stata fatta una diagnosi di disturbo bipolare 4 anni fa in soli 15 giorni di ricovero, non mi ci sono mai rivista in questo disturbo e non ho mai avuto comportamenti che rientrano il quella diagnosi, il contesto nel quale ero in quel periodo era molto stressante per ripetuti litigi di famiglia.


Dopo il ricovero non ho mai continuato la cura avendo ritrovato il mio equilibrio.


Quest'anno per via di eventi stressante in famiglia, con la mia compagna e a lavoro, dopo essermi rivolta da uno psichiatra asl che mi ha subito prescritto del lorazepam lamotrigina 25 mg ed neuleptil 5 gocce prima di coricarmi ho avuto un ulteriore ricovero con una diagnosi diversa ed ho notato che sulla lettera di dimissioni del reparto, c'è scritto che i miei pensieri erano correlati all'assunzione di farmaci.


Ora assumo quetiapina e lamotrigina 50 mg entrambe e rivotril 20 gocce, ma ultimamente sento molta stanchezza fisica nausea bocca secca ed amara.


Potrebbe trattarsi di nevrosi o ansia generalizzata?


Chiedo questo perché ultimamente mi sentivo molto spessa giudicata ed osservata.


Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Quindi non ho capito. la terapia di adesso per quale diagnosi sarebbe, dato che è una classicissima terapia per il disturbo bipolare ?

" i miei pensieri erano correlati all'assunzione di farmaci."..... Non saprei, è sicuro di aver letto bene, non ha molto senso come discorso.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Le riporto precisamente ciò che c'è scritto
"Verbalizzava ideazione anticonservativa con vaga progettualità correlata all'assunzione di farmaci"

Mi fa pensare che appunto non avrei dovuto prendere quei farmaci prescritti inizialmente dal mio psichiatra