Ansia e agorafobia

Buongiorno dottori, sono seguita in psicoterapia da circa 8 mesi per ansia e agorafobia.

Fino a febbraio ero una ragazza completamente indipendente, frequentavo l'università e andavo ovunque (sono mamma di 2 bambini).

Purtroppo, dato che sostenevo ritmi abbastanza pesanti tra lezioni esami tirocinio, casa e bambini (aggiungiamoci anche che abbiamo ristrutturato casa con conseguente trasloco) ho pensato che fermandomi un attimo all'università avrei avuto giovamento per quanto riguarda l'ansia.
Invece è peggiorata con conseguenti evitamento.

Attualmente grazie alla psicoterapia la sintomatologia ansiosa si è molto ridotta e resta legata alle situazioni in cui devo stare fuori casa sola.
Se sono in compagnia potrei arrivare in capo al mondo, ma sola non riesco quasi a fare nulla.

Siccome sento la forte necessità di tornare alla mia vita, all'università, al parco con i bambini, si laurearmi ecc... Ho deciso, in accordo la terapeuta, di chiedere un aiuto farmacologico.

Dopo attento consulto lo psichiatra mi ha prescritto brintellix 5 mg da iniziare gradualmente per poi arrivare a 10 mg.

Si è orientato su questo farmaco poiché mio padre lo ha assunto per depressione maggiore e ne ha tratto giovamento (aveva anche ansia ma questa per lui non è sparita, solo diventata più gestibile).
Secondo il medico se ha funzionato per mio padre, per una questione genetica, dovrebbe funzionare anche per me.

Io sono rimasta parecchio perplessa da questa prescrizione a maggior ragione perché so (studio infermieristica) che è un farmaco prescritto prettamente per la depressione maggiore e che potrebbe avere scarsi risultati sulla componente ansiosa che è il mio vero grande problema!
Cosa ne pensate??
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"Secondo il medico se ha funzionato per mio padre, per una questione genetica, dovrebbe funzionare anche per me."

Ma la diagnosi è diversa....

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta. È esattamente ciò che mi ha lasciato perplessa. Purtroppo era il mio primo consulto, non ho avuto prontezza di risposta e ci ho pensato quando sono tornata a casa. Penso che contatterò il medico per ulteriori chiarimenti.
Tuttavia secondo lei si tratta di un farmaco da cui potrei avere giovamento per la mia agorafobia?? Io sono propensa e decisa a seguire una terapia farmacologica ma è anche vero che non posso permettermi di perdere ancora tempo perché ne va della mia carriera universitaria e soprattutto della mia vita a cui ho tolto già parecchio tempo.
Grazie ancora
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