Un gastroenterologo, il quale evitò
Dagli inizi di novembre 2006 soffro di strani sintomi. Inizialmente solo bruciore di stomaco, pian piano i sintomi sono aumentati e variati. Si sono aggiunti dolore al petto (lato cuore)fastidi alla gola con sensazioni di vomito (anche se non ho mai vomitato). Il mio medico di base mi prescrisse Gaviscon advance dicendomi che probabilmente il problema era un reflusso gastroesofageo. Nulla da fare, i sintomi erano gli stessi e si presentavano per almeno 5 giorni su 7. Decisi di approfondire da un gastroenterologo, il quale evitò di farmi la gastroscopia dicendomi che non presentavo sintomi allarmanti, e che, quasi sicuramente, la patologia era reflusso. Mi diede un IPP (Nexium compresse 40) da prendere al mattino ½ ora prima di colazione per 4 settimane. Dopo la cura i sintomi si sono alleviati, ma non scomparsi. Il più persistente è il fastidio alla gola che provoca sensi di vomito. La settimana scorsa sono stato da uno psichiatra il quale mi ha detto che si tratta di ansia, e mi ha prescritto nautirium (farmaco omeopatico) che ho assunto circa 2 ore dopo cena il giorno 16 e 19 febbraio. Però dal giorno 18 il fastidio alla gola si è trasformato in dolore (tipo mal di gola) e sono afflitto da bruciori di stomaco.
Spero di essere stato chiaro, e ringraziando porgo distinti saluti
Spero di essere stato chiaro, e ringraziando porgo distinti saluti
[#1]
Gentile utente,
è possibile che i suoi sintomi comprendano una componente psicosomatica (cioè una alterata regolazione neurovegetativa, correggibile con terapia specifica), che spesso si manifesta proprio a carico dell'apparato gastrointestinale. Non perda tempo con 'pseudoterapie' prive di qualsiasi scientificità, consultando invece uno specialista realmente esperto in clinica e terapia dei disturbi d'ansia. Quello specialista, come medico, deciderà anche se sia comunque opportuno approfondire anche le indagini strumentali.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
è possibile che i suoi sintomi comprendano una componente psicosomatica (cioè una alterata regolazione neurovegetativa, correggibile con terapia specifica), che spesso si manifesta proprio a carico dell'apparato gastrointestinale. Non perda tempo con 'pseudoterapie' prive di qualsiasi scientificità, consultando invece uno specialista realmente esperto in clinica e terapia dei disturbi d'ansia. Quello specialista, come medico, deciderà anche se sia comunque opportuno approfondire anche le indagini strumentali.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#2]
Utente
La ringrazio per il consulto. Volevo inoltre chiederle cosa intende in termini pratici "alterata regolazione neurovegetativa". In più oggi ho avvertito uno strano sintomo, già risontrato varie volte. Un senso di pesantezza nel respiro, ma non quella tipo affaticamento. Il respiro è normale, ma come se insufficiente, come se una parte del respiro andasse altrove (non so se sono stato chiaro). Inoltre dall'inizio dei sintomi ho sempre una tosse (ma non del tipo bronchiale). Inoltre, cosa intende per indagini strumentali?
Grazie
Grazie
[#3]
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Gentile Utente,
i sintomi da lei descritti, così pure la comparsa di affaticamento a respirare, sono una manifestazione a livello del corpo di uno stato ansioso che altera i meccanismi neurovegetativi,cio' che deve fare è rivolgersi ad uno psichiatra, che se riterra' opportuno chiederà ulteriori esami( indagini strumentali).
Come affermato dal Dott. Presta, è solo lo specialista che puo'dare una diagnosi mirata ai suoi disturbi ,con opportuna terapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa I. Di Sipio
www.psicomedicina.mi.it
i sintomi da lei descritti, così pure la comparsa di affaticamento a respirare, sono una manifestazione a livello del corpo di uno stato ansioso che altera i meccanismi neurovegetativi,cio' che deve fare è rivolgersi ad uno psichiatra, che se riterra' opportuno chiederà ulteriori esami( indagini strumentali).
Come affermato dal Dott. Presta, è solo lo specialista che puo'dare una diagnosi mirata ai suoi disturbi ,con opportuna terapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa I. Di Sipio
www.psicomedicina.mi.it
[#4]
Psichiatra
Gentile utente,
sono in pieno accordo con quanto affermato dall'amico Dr. Silvio Presta e dalla Dr.ssa Di Sipio.
Per quanto riguarda il suo quesito relativo a cosa sia "un'alterata regolazione del sistema nervoso vegetativo", in termini un pò semplicistici, ma (spero) chiari, direi questo: il sistema nervoso vegetativo è quella "sezione" del sistema nervoso centrale che si occupa della regolazione funzionale dei diversi organi ed apparati (sistema cardiovascolare, respiratorio, gastro-intestinale etc.); una "disfunzione" del sistema nervoso vegetativo non è altro che una sua alterazione su base funzionale (per esempio da ansia).
Per indagini strumentali s'intendono i vari esami effettuati mediante "strumenti", ad esempio la gastroscopia, l'elettrocardiogramma etc. etc.)
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
sono in pieno accordo con quanto affermato dall'amico Dr. Silvio Presta e dalla Dr.ssa Di Sipio.
Per quanto riguarda il suo quesito relativo a cosa sia "un'alterata regolazione del sistema nervoso vegetativo", in termini un pò semplicistici, ma (spero) chiari, direi questo: il sistema nervoso vegetativo è quella "sezione" del sistema nervoso centrale che si occupa della regolazione funzionale dei diversi organi ed apparati (sistema cardiovascolare, respiratorio, gastro-intestinale etc.); una "disfunzione" del sistema nervoso vegetativo non è altro che una sua alterazione su base funzionale (per esempio da ansia).
Per indagini strumentali s'intendono i vari esami effettuati mediante "strumenti", ad esempio la gastroscopia, l'elettrocardiogramma etc. etc.)
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#5]
Gentile Utente,
i sintomi da lei denunciati sembrano risalire ad un problema di reflusso-gastroesofageo. Prima di liquidare la questione come un problema legato all'ansia è opportuno procedere con degli accertamenti quali una gastroscopia (importante per verificare l'esistenza di un'ernia jatale, causa frequente di reflusso), una radiografia con contrasto dell'esofago, e una pH-manometria esofagea.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
i sintomi da lei denunciati sembrano risalire ad un problema di reflusso-gastroesofageo. Prima di liquidare la questione come un problema legato all'ansia è opportuno procedere con degli accertamenti quali una gastroscopia (importante per verificare l'esistenza di un'ernia jatale, causa frequente di reflusso), una radiografia con contrasto dell'esofago, e una pH-manometria esofagea.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
Dr. Claudio Lorenzetti
[#7]
Le confermo il consiglio degli accertamenti che le ho già fatto.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 11.4k visite dal 20/02/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.