Emivita fluoxetina e norfluoxetina e loro eliminazione dopo 11 giorni di assunzione

Buongiorno a tutti.

Il 23/09 ho interrotto, in accordo e sotto indicazione del mio curante, il Prozac ''cold turkey'' dopo 11 giorni di assunzione (sette a 10mg, quattro a 20mg), causa fortissimi effetti collaterali persistenti.


Mi è stato detto da lui che nonostante la lunga emivita del farmaco e del suo metabolita, avendolo assunto per così poco in due/tre settimane avrebbe dovuto essere quasi completamente fuori dal mio sistema e comunque non avere più effetti farmacologici significativi.


Tuttavia, alcuni infermieri e un altro medico (non psichiatra per la verità) che conosco dal periodo in cui lavoravo in SPDC mi hanno detto che non è così, e che anche con una breve assunzione ci vorranno mesi (all'incirca due dall'interruzione) per il ritorno a valori normali e a zero effetti farmacologici.

Mi hanno anche linkato articoli su PubMed dove si evidenziava appunto l'emivita della norfluoxetina come 16 (!) giorni (non si parlava di differenza tra assuntori cronici o chi l'ha presa per così poco tempo) e la persistenza di forti inibizioni del CYP2D6 e del CYP2C19.
Mi hanno sconsigliato OGNI TERAPIA in questa finestra temporale di due mesi e anche l'assunzione di caffè, alcool, etc.


Io dovrò a breve iniziare, prescritta dal dentista, una terapia antibiotica seguita dal fluconazolo per problemi dentali fortissimi (oltre al Prozac ho anche completato in questi giorni il taper off del Topamax, ovviamente sempre in accordo con lo psichiatra, causa alcuni valori di gas ematici, cloremia ed elettrolitici sballati), e ora sono preoccupato di eventuali interferenze, perciò vi chiedo chi effettivamente abbia ''ragione'' circa l'eliminazione e il periodo temporale in cui non posso praticamente più prender nulla che non sia acqua... due mesi di effetti attivi per soli 11 giorni di assunzione mi sembrano sinceramente eccessivi, capisco gli assuntori cronici ma per così poco... chiedo anche un vostro parere
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.2k 1k 63
48-72 ore è un tempo sufficiente per non avere più presenza di farmaco nell'organismo.

I legami con i recettori sono fenomeni non controllabili ma in ogni caso non dirimenti sulla situazione in generale.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
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La ringrazio molto Dr.Ruggiero per il chiarimento, è quello che presumevo ma ho preferito chiedere conferma dati gli allarmismi degli ex colleghi.