Non ho voglio fare la litiemia

Buongiorno.
Mi è stato aggiunto il litio (Resilient) una compressa la sera da una settimana per disregolazione emotiva e depressione con disturbo di personalità ossessivo.
Insieme faccio lo ZARELIS 150 e Gabapentin 300 due volte al giorno.
Ora, sono passato a mezza compressa visto che non voglio fare le analisi del sangue poichè il 10 di ottobre incontrerò il mio specialista dove volevo discutere se davvero il litio può fare al caso mio o no (prevedo risposte del tipo " lo specialista sa le cose etc... ") la mia analisi si pone sulla presenza di una sensibilità maggiore dovuta a caratteristiche di personalità e oltre a ciò, una maggiore sensibilità si associa anche alle persone che sono un po' più intelligenti della norma, cosa che ho dimostrato fin quando ero piccolino.
Ecco, disregolazione emotiva mi sembra un po' esagerato, io la considero una sensibilità maggiore.
Questo è il mio punto di vista e per schematizzarlo propongo questa bizzarra proporzione:
TRISTEZZA: DEPRESSIONE= SENSIBILITÀ: DISREGOLAZIONE EMOTIVA
CConsidero (potrei sbagliarmi perchè non ho informazioni in merito) che la sensibilità sia una componente della disregolazione emotiva, ma più blanda di quest'ultima.
(Ripeto potrei sbagliarmi, potrebbe essere che SENSIBILITÀ=DISREGOLAZIONE EMOTIVA oppure che non c'entri nulla
Ora, volevo sapere questo: se prendessi una compressa intera, posso evitare le analisi del sangue fino al 10 ottobre?
Calcolate che ho iniziato il litio 15 giorni fa e oggi dovevo fare le analisi.
Se prendessi la compressa intera per altri 5 giorni, potrebbe succedere qualcosa?
Ho preso mezza compressa i primi sette giorni poi la compressa intera per 7 giorni e non mi è successo nulla solo aumento dell'appetito

P.
S. lo specialista non mi risponde ecco perchè chiedo a voi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Il ragionamento può anche esser corretto (sensibilità e disregolazione emotiva), ma quello che si propone di fare è errato e non c'entra niente.
Purtroppo quando uno si mette in mente di decidere cosa deve fare fa dei collegamenti in qualche caso incomprensibili.
Conoscere la litemia dà un'informazione che non è sostituita da altri ragionamenti.

" la mia analisi si pone sulla presenza di una sensibilità maggiore dovuta a caratteristiche di personalità e oltre a ciò, una maggiore sensibilità si associa anche alle persone che sono un po' più intelligenti della norma, cosa che ho dimostrato fin quando ero piccolino."

No. La sensibilità in questo caso si riferisce all'incapacità di controllare le proprie reazioni a proprio stesso danno. Chi è intelligente lo fa da intelligente, chi non lo è, da non intelligente.
L'intelligenza è consapevolezza. L'ossessività è iperanalisi, e non conduce a risultati migliori, è solo uno dei fattori. Certo che essere intelligente significa anche analisi, ma in un equilibrio con altri fattori. E essere efficaci non significa essere intelligenti: si può essere intelligenti e fallimentari nel modo in cui ci si rapporta ad alcune persone. Anzi, ci si dovrebbe appunto chiedere cosa è che, essendo intelligenti, invece ostacola la riuscita.

Un consiglio. La psichiatria non riguarda il giudizio morale o di approvazione sulla persona. Quindi non tenti di dimostrare che ha una diagnosi perché secondo Lei è più degna o caratteristica di chi è "superiore", non c'entra niente e la induce in errore.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Ho sempre notato la mia sensibilità e, quasi sempre, sono riuscito anche a gestire le mie risposte comportamentali e ad avere un grado di consapevolezza maggiore rispetto chi mi sta attorno. Perchè ho tirato in ballo il concetto d'intelligenza? Perchè, in alcuni casi, persone che hanno un'intelligenza un po' più elevata rispetto la media si associa ad una maggiore sensibilità. Inoltre, fin da piccolo, mostravo caratteristiche creative insolite, inventando giochi che riuscivano a coinvolgere altri compagni di classe. Quindi, avendo queste caratteristiche, non si parla di disregolazione, ma mie caratteristiche personali di sensibilità (tengo a precisare che sono lontano dall'essere un genio, semplicemente sono una persona che è un pochino al di sopra della media tutto qui). Tutto questo è per dimostrare la tesi della maggiore sensibilità che forse è stata scambiata per disregolazione.
Per la questione del litio se prendere una compressa oppure no, cosa ne pensa? Se continuo per altri 5 giorni a quel dosaggio (83mg di Resilient), può succedere qualcosa? Mi rende conto che sia una domanda un po' senza senso visto che si tratta di un futuro non prevedibile, però, secondo la vostra esperienza, una dose del genere può far uscire una litiemia alta? Non ho altre patologie e non prendo nessun altro farmaco all'infuori di quelli psichiatrici. Inoltre avendo una depressione melanconica, può manifestarsi l'aumento di ansia in relazione a qualche attività/impegno da svolgere? Questa cosa mi capita spesso, come se il corpo registrasser troppo stress e mi sento male
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Se le cose vengono scambiate, non significa che siano confusi i concetti.

Non può chiedere qui che dose di litio assumere. Ha istruzioni in merito, che può discutere col suo medico, ma la questione che pone non ha a che vedere con il fare la litiemia. Posta così diventa un "io decido cosa ho, a cosa serve il litio e perfino se abbia senso dosarlo". Quest'ultima parte, al di là di ogni considerazione, non ha poi proprio senso.


"Ora, sono passato a mezza compressa visto che non voglio fare le analisi del sangue"

Non ha senso come discorso. E' passato a mezza perché vuol fare come le pare. Purtroppo pensa molto, e come chi pensa molto alla fine supera il limite, inevitabile, della riflessione costruttiva per passare al non senso completo, o all'anti-senso.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Ho abbassato il litio poichè ho paura che non facendo le analisi sviluppi effetti collaterali.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Una serie di iniziative sue, ovvero: si è messo in mente di manipolare la terapia senza avere né la competenza, né la visione esterna del medico sul suo problema, che è essenziale per prendere le decisioni.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Il problema è che, visto che non farò le analisi del sangue, ho paura che una compressa mi dia sintomi pericolosi senza monitorare fino al 10 ottobre perciò l'ho diminuito. Ho scritto questo fatto al mio clinico ma Purtroppo non mi risponde (ho provato a contattarlo più volte in diversi giorni ma niente). Volevo sapere solo se facessi le analisi il 21-esimo giorno anzichè il 14-esimo giorno. Tutto qui. Ma voi non risponderete o meglio, sposterete il focus su un'altra questione non rispondendo alla domanda.
Comunque il litio mi è stato dato per la disregolazione emotiva, ma, bisogna capire se si tratti di questa cosa oppure no, ma, avendo indicazione nella depressione difficile da trattare è sempre in linea con il mio quadro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Questa è una sua decisione di boicottaggio della terapia, assurda e rischiosa per Lei, per la quale esprimo la totale disapprovazione.

Il resto da una parte è presunzione di saperne di più del medico con strumenti inesistenti, e dall'altra invece è un grossolano errore. Visto che parla di intelligenza e analisi, si renda conto di come tutto ciò che si attribuisce la spinga, infine, a fare un pastrocchio totale anche rischioso.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Non credo di essere presuntuoso. Sto dicendo soltanto se potessi assumere una compressa fino al 10 ottobre senza fare un analisi del sangue. Una sola compressa da 83mg. Purtroppo avevo previsto che aveste focalizzato la discussione sulla questione della mia mancanza di competenza. Il problema è che questi consulti li trovo poco utili, solo in determinati casi sono "indicati". Giustamente per non prendervi la responsabilità non tendete a rispondere alla domanda poichè non conoscete il paziente e altre cose inerenti ad esso. Forse, il fatto di spostare il focus sulla questione dell'autogestione è anche sana poichè far ricordare di affidarsi al professionista è il primo passo, soltanto che non risponde mai! Non voglio cambiarlo proprio perchè mi fido molto di lui, però non risponde. La sua non risposta ai messaggi può significare qualcosa?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"Non credo di essere presuntuoso."

Non conosco nessuno che direbbe di sé una cosa del genere. Ma si sta arrogando un ruolo non suo, proponendo i suoi ragionamenti come di fatto superiori alle indicazioni del medico e intelligenti e anche arguti e puntuali nel contenuto.
Non è così.

"Forse, il fatto di spostare il focus sulla questione dell'autogestione è anche sana poichè far ricordare di affidarsi al professionista è il primo passo,"

No, sia al primo che al secondo concetto.

"Giustamente per non prendervi la responsabilità non tendete a rispondere alla domanda poichè non conoscete il paziente e altre cose inerenti ad esso."

In termini di indicazione certo, ma non è questo il punto. La risposta le è stata data. Quel che fa è una sciocchezza tecnica e concettuale. Sta palesemente evitando di rapportarsi al suo medico, dicendo inutilmente che si fida etc.

Dr.Matteo Pacini
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[#10]
Utente
Utente
Ormai sono passati i 14 giorni canonici per fare le analisi, quindi sono comunque "fuori" indicazioni del medico. Ora cosa dovrei fare? Quali sono le linee guida se ci sono?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"Ormai sono passati i 14 giorni canonici per fare le analisi". Non ha alcun senso il discorso che sta facendo. Ha un medico con cui rapportarsi e che le dà indicazioni.
Trovare scuse insulse per non seguirlo non aggiunge niente al concetto di base. Vuole fare come le pare per un atteggiamento disfunzionale alla cura.
Chiami il suo medico e la faccia finita di trovare scuse per non farlo.

Dr.Matteo Pacini
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