150mg di venlafaxina (snri) + 150mg di fluvoxamina (ssri)? Paura della sindrome serotoninergica
Buongiorno a tutti,
Per circa 6 anni ho preso Venlafaxina 75mg per problemi di ansia e angoscia.
Tuttavia, nonostante il farmaco e la psicoterapia, anche a causa di alcuni eventi spiacevoli, 5 mesi fa sono stato molto male e ho deciso di rivolgermi a uno psichiatra.
La diagnosi è: "Sdr ansioso depressiva con riduzione della funzionalità".
Ora, dopo aver descritto i miei sintomi, questo psichiatra mi ha prescritto Brintellix (Vortioxetina) che, gradualmente, è stato portato fino al dosaggio massimo di 20mg.
Anche dopo mesi non ho avuto alcun beneficio.
Conseguentemente, togliamo Brintellix e proviamo con Fluvoxamina.
Progressivamente, arrivo a 150 mg, ma dopo mesi nessun effetto.
Da qui, lo psichiatra mi dice che probabilmente la mia è una depressione reattiva e che quindi non reagisco ai farmaci.
Mi dice di ridurre ogni 6 giorni la Fluvoxamina fino a toglierla del tutto per vedere cosa succede e di conseguenza capire come agire.
Tuttavia, qualche giorno dopo ho avuto una forte crisi e ho deciso di rivolgermi a un altro psichiatra (stavo troppo male e, arrogantemente, mi sembrava strano che, dopo avermi fatto provare solo 2 farmaci, lo psichiatra fosse arrivato a quella conclusione).
Quest'altro psichiatra fa la stessa diagnosi e dice che probabilmente è vero che è una depressione reattiva, ma che i farmaci probabilmente non funzionano perchè sono a un dosaggio troppo basso.
Qui arriva il problema: mi dice che secondo lui dobbiamo mettere insieme Fluvoxamina (alla sera) e Venlafaxina (al mattino) perchè la prima mi aiuta con l'ansia, la seconda mi aiuta ad attivarmi.
Quindi mi dice di riportare a 150 mg Fluvoxamina e di integrare gradualmente la Venlafaxina, da 37, 5 per 5 giorni, a 75 per dieci giorni, per poi arrivare a 150 mg.
Quindi, in breve, fra 15 giorni arriverò a prendere 150 mg di Venlafaxina la mattina e 150mg di Fluvoxamina la sera.
So che non è una buona pratica, ma ieri sera dopo essere stato dallo psichiatra volevo vedere su internet come si fossero trovate altre persone con questa combinazione di farmaci, ma non ne ho trovata neanche una.
Al contrario, ho trovato vari articoli su riviste internazionali di psichiatria che sottolineavano come la combinazione si SSRI e SNRI aumentasse il rischio di sindrome serotoninergica.
Conclusione?
Mi sono spaventato enormemente e non voglio iniziare a integrare la venlafaxina prima di sentire altri pareri.
Mi potete aiutare, per favore?
Secondo voi è pericoloso combinare questi due farmaci a questi dosaggi?
Inoltre, perdonate la mia arroganza, ma perchè i due psichiatri non mi hanno fatto aumentare solamente il dosaggio di Venlafaxina che, forse, è stato l'unico farmaco a funzionare un minimo?
Grazie mille in anticipo per le risposte.
Per circa 6 anni ho preso Venlafaxina 75mg per problemi di ansia e angoscia.
Tuttavia, nonostante il farmaco e la psicoterapia, anche a causa di alcuni eventi spiacevoli, 5 mesi fa sono stato molto male e ho deciso di rivolgermi a uno psichiatra.
La diagnosi è: "Sdr ansioso depressiva con riduzione della funzionalità".
Ora, dopo aver descritto i miei sintomi, questo psichiatra mi ha prescritto Brintellix (Vortioxetina) che, gradualmente, è stato portato fino al dosaggio massimo di 20mg.
Anche dopo mesi non ho avuto alcun beneficio.
Conseguentemente, togliamo Brintellix e proviamo con Fluvoxamina.
Progressivamente, arrivo a 150 mg, ma dopo mesi nessun effetto.
Da qui, lo psichiatra mi dice che probabilmente la mia è una depressione reattiva e che quindi non reagisco ai farmaci.
Mi dice di ridurre ogni 6 giorni la Fluvoxamina fino a toglierla del tutto per vedere cosa succede e di conseguenza capire come agire.
Tuttavia, qualche giorno dopo ho avuto una forte crisi e ho deciso di rivolgermi a un altro psichiatra (stavo troppo male e, arrogantemente, mi sembrava strano che, dopo avermi fatto provare solo 2 farmaci, lo psichiatra fosse arrivato a quella conclusione).
Quest'altro psichiatra fa la stessa diagnosi e dice che probabilmente è vero che è una depressione reattiva, ma che i farmaci probabilmente non funzionano perchè sono a un dosaggio troppo basso.
Qui arriva il problema: mi dice che secondo lui dobbiamo mettere insieme Fluvoxamina (alla sera) e Venlafaxina (al mattino) perchè la prima mi aiuta con l'ansia, la seconda mi aiuta ad attivarmi.
Quindi mi dice di riportare a 150 mg Fluvoxamina e di integrare gradualmente la Venlafaxina, da 37, 5 per 5 giorni, a 75 per dieci giorni, per poi arrivare a 150 mg.
Quindi, in breve, fra 15 giorni arriverò a prendere 150 mg di Venlafaxina la mattina e 150mg di Fluvoxamina la sera.
So che non è una buona pratica, ma ieri sera dopo essere stato dallo psichiatra volevo vedere su internet come si fossero trovate altre persone con questa combinazione di farmaci, ma non ne ho trovata neanche una.
Al contrario, ho trovato vari articoli su riviste internazionali di psichiatria che sottolineavano come la combinazione si SSRI e SNRI aumentasse il rischio di sindrome serotoninergica.
Conclusione?
Mi sono spaventato enormemente e non voglio iniziare a integrare la venlafaxina prima di sentire altri pareri.
Mi potete aiutare, per favore?
Secondo voi è pericoloso combinare questi due farmaci a questi dosaggi?
Inoltre, perdonate la mia arroganza, ma perchè i due psichiatri non mi hanno fatto aumentare solamente il dosaggio di Venlafaxina che, forse, è stato l'unico farmaco a funzionare un minimo?
Grazie mille in anticipo per le risposte.
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AL di là di quello che potremmo dire sui farmaci, però qui il punto è un altro. Se intende sapere su che base viene fatta una prescrizione da una persona, l'unica è parlarne con il prescrittore in questione. Io posso farle commenti basati in generale su come si associano le cose e perché, o dirle cosa farei io in generale, ma la sua domanda riguarda il suo specifico caso. Il medico ha ragionato in questo modo per un motivo ? Può essere.
Ad esempio: perché non aumentare la venlafaxina, o sostituirla, anziché abbinare due farmaci in questo modo ? In effetti, non saprei, è più agevole usarne uno a dose piena, e non ha particolare senso come abbinamento, perché è come ri-spostare il tipo di meccanismo verso quello di un ssri.
Ad esempio: perché non aumentare la venlafaxina, o sostituirla, anziché abbinare due farmaci in questo modo ? In effetti, non saprei, è più agevole usarne uno a dose piena, e non ha particolare senso come abbinamento, perché è come ri-spostare il tipo di meccanismo verso quello di un ssri.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 218 visite dal 04/10/2024.
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