Assunzione di haldol
Salve, sono la sorella di una ragazza di 35 anni malata di disturbo della personalità borderline. La sua malattia è stata diagnosticata solo nel 2006 dopo ricovero forzato e cure psichiatriche. In questi tre anni ha fatto un percorso terapeutico in comunità protetta e attualmente soggiorna in in'altra comunità terapeutica a basso regime.La terapia farmacologica che assume è : Haldol 5mg (via muscolare una puntura al mese) e Ziprexa 5 mg una al giorno. In famiglia notiamo un appiattimento dell'umore cioè apatia e difficoltà a concentrarsi e gestire i compioti quotidiani. Ci stiamo chiedendo come gestirà la sua vita una volta fuori dalla comunità. Finora abbiamo avuto il sostegno sia economico che morale da parte del CIM di appartenenza, ma per il futuro non ci prospettano più nulla.Nonostante lo stato di salute non sia mutato ( tutti i certificati rilasciati finora consigliano di far vivere mia sorella in ambiente protetto) Ci dicono che dovrebbe tornare a casa, ma nostro padre è anziano e non se la sente di convivere con lei. Io neanche sono in grado, forse ho anch'io qualche disturbo... Avevamo pensato di affittare un appartamento dove potesse stare però con altre persone magari delle studentesse. Secondo voi è possibile una convivenza con persone "normali"? Da quando assume farmaici non ha più dato segni di aggressività. Grazie per la preziosa risposta che vorrete darmi.
[#1]
Gentile Utente,
la terapia riportata non corrisponde di massima alla diagnosi, comunque il "progetto terapeutico" per sua sorella compete al CSM al quale la famiglia ha diritto di prospettare le sue posizioni e necessità, poi nell'ambito delle risorse generali disponibili si valuterà quale percorso di cura intraprendere,
Cordiali Saluti
la terapia riportata non corrisponde di massima alla diagnosi, comunque il "progetto terapeutico" per sua sorella compete al CSM al quale la famiglia ha diritto di prospettare le sue posizioni e necessità, poi nell'ambito delle risorse generali disponibili si valuterà quale percorso di cura intraprendere,
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#2]
Utente
Spett.le Dott. Nicolazzi
nel ringraziala per la gentile risposta vorrei qualche chiarimento:
1) come mai dubita che la terapia non corrisponda alla diagnosi ?
Le chiedo questo perchè gia in passato a mia sorella il CSM ha prescritto una terapia non appropriata al suo disturbo.
2) Attualmente il CSM ci dice che non ci sono risorse nel territorio disponibili per mia sorella.
Allora le chiedo se c'è in Italia un "territorio" con maggiori risorse per curare un malato mentale, visto che mia sorella è disposta anche a spostarsi senza problema.
Grazie ancora, buona giornata.
nel ringraziala per la gentile risposta vorrei qualche chiarimento:
1) come mai dubita che la terapia non corrisponda alla diagnosi ?
Le chiedo questo perchè gia in passato a mia sorella il CSM ha prescritto una terapia non appropriata al suo disturbo.
2) Attualmente il CSM ci dice che non ci sono risorse nel territorio disponibili per mia sorella.
Allora le chiedo se c'è in Italia un "territorio" con maggiori risorse per curare un malato mentale, visto che mia sorella è disposta anche a spostarsi senza problema.
Grazie ancora, buona giornata.
[#3]
Gentile Utente,
1. non c'è una terapia specifica per ogni diagnosi, ma un neurolettico long acting in un disturbo di personalità, se solamente di questo si tratta, come ho già detto " di massima" ( nella pratica corrente ) non si usa.
2.il ricovero presso una struttura extra regionale compete, se impegno di spesa comporta, all'ASL di appartenenza ( quindi sempre al CSM ).
Il Lazio è tra le regioni con la più alta presenza di case di cura private, anche convenzionate, psichiatriche.
Cordiali Saluti
1. non c'è una terapia specifica per ogni diagnosi, ma un neurolettico long acting in un disturbo di personalità, se solamente di questo si tratta, come ho già detto " di massima" ( nella pratica corrente ) non si usa.
2.il ricovero presso una struttura extra regionale compete, se impegno di spesa comporta, all'ASL di appartenenza ( quindi sempre al CSM ).
Il Lazio è tra le regioni con la più alta presenza di case di cura private, anche convenzionate, psichiatriche.
Cordiali Saluti
[#4]
Utente
Ancora una volta dottore sono davanti a risposte evasive che non aiutano mia sorella !
Capisco che non la conosce e quindi non può effettuare una diagnosi on-line (neanche gliel'ho), ma mi aspettavo indirizzi di strutture nel Lazio che io non riesco a trovare. Sono mesi che cerco "case appartamento" per disabili mentali, ma qui a Latina non ce ne sono. Anche il CSM mi dice che loro non ne conoscono. Allora in qualità di familiare di una persona malata mentale mi sento gravata della responsabilità di mia sorella e sarei disposta anche a creare privatamente una casa famiglia, ma non so dove iniziare, a parte il fatto che ho già trovato un appartamento disponibile ad ospitare tre persone.
Eppure continuo a leggere articoli su milioni stanziati per il Lazio da Marrazzo ecc.. In questo momento mia sorella è stabile e sembra non nuocere a se stessa o agli altri ma cosa succederà in futuro ? Bo, chi lo sa ! E quante morti dobbiamo ancora sentire per occuparci seriamente del problema: malati mentali in Italia ? Dopo 30 anni dalla legge Basaglia cosa si è fatto di concreto ? A me sembra che si tende a gravare troppo sulla famiglia già provata da ricoveri e scene di "ordinaria follia". Mi scuso per lo sfogo, saluti.
Capisco che non la conosce e quindi non può effettuare una diagnosi on-line (neanche gliel'ho), ma mi aspettavo indirizzi di strutture nel Lazio che io non riesco a trovare. Sono mesi che cerco "case appartamento" per disabili mentali, ma qui a Latina non ce ne sono. Anche il CSM mi dice che loro non ne conoscono. Allora in qualità di familiare di una persona malata mentale mi sento gravata della responsabilità di mia sorella e sarei disposta anche a creare privatamente una casa famiglia, ma non so dove iniziare, a parte il fatto che ho già trovato un appartamento disponibile ad ospitare tre persone.
Eppure continuo a leggere articoli su milioni stanziati per il Lazio da Marrazzo ecc.. In questo momento mia sorella è stabile e sembra non nuocere a se stessa o agli altri ma cosa succederà in futuro ? Bo, chi lo sa ! E quante morti dobbiamo ancora sentire per occuparci seriamente del problema: malati mentali in Italia ? Dopo 30 anni dalla legge Basaglia cosa si è fatto di concreto ? A me sembra che si tende a gravare troppo sulla famiglia già provata da ricoveri e scene di "ordinaria follia". Mi scuso per lo sfogo, saluti.
[#5]
Gentile Utente,
se nemmeno i medici del CSM di Latina " ne conoscono" come posso conoscerne io?
Ha ragione a lamentarsi della 180, ma questa purtroppo è una "legge quadro" pertanto ogni Regione e ASL poi si è organizzata come ha potuto o meglio come "ha voluto", venendosi così a determinare una situazione a livello nazionale la più difforme possibile.
Comunque visto che è dotata di un positivo spirito di iniziativa potrebbe entrare in contatto con qualcuna delle varie associazioni di familiari di soggetti affetti da malattia mentale operanti nella sua zona ( anche per questo faccia riferimento al servizio sociale del CSM )e confrontarsi su queste tematiche,
Cordiali Saluti
se nemmeno i medici del CSM di Latina " ne conoscono" come posso conoscerne io?
Ha ragione a lamentarsi della 180, ma questa purtroppo è una "legge quadro" pertanto ogni Regione e ASL poi si è organizzata come ha potuto o meglio come "ha voluto", venendosi così a determinare una situazione a livello nazionale la più difforme possibile.
Comunque visto che è dotata di un positivo spirito di iniziativa potrebbe entrare in contatto con qualcuna delle varie associazioni di familiari di soggetti affetti da malattia mentale operanti nella sua zona ( anche per questo faccia riferimento al servizio sociale del CSM )e confrontarsi su queste tematiche,
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 26/09/2009.
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