Paura di morire

Buongiorno, mi chiamo Irene ed è un anno che vivo con il persistente presentimento che "manca poco tempo alla mia morte".

In concomitanza con questo mio stato, c'è stato un enorme debito fatto da mio padre, al quale ho provveduto io a rimediare, prendendo in casa mia lui è mia Mamma.

Così facendo, mio padre si è venduto letteralmente casa sua, casa nella quale sono cresciuta, casa alla quale io e mia Mamma eravamo molto legate.

Adesso la situazione è terribile, mio padre, non lo sopporto proprio per quello che ha fatto, i miei equilibri sono tutti sballati.
Anche il bel rapporto che avevo con mia Madre è bombardato.

Vi chiedo tutto questo dolore (ne ho provato tanto ma tanto dopo la scoperta del disastro di mio padre, tanto da perdere, con dolore, ma nolente la stima ma soprattutto la fiducia nei suoi confronti) può avermi provocato questo mio stato mentale?

Aggiungo doverosamente che sono un soggetto ansiosa fin dall infanzia, qualche anno fa mi è stato diagnosticato il D.
O.C e fui curata con "Paroxetina/Serestill" che mi fece bene.

Ad oggi, da un anno sono in psicoterapia da un bravo e paziente psicologo che tanto mi aiuta ma quando mi prescrive qualche farmaco vengo presa dal terrore e quindi rifiuto di prendere qualsivoglia terapia.

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
In effetti questa questione richiama proprio il doc. Quando vanno in crisi i riferimenti, si attivano le ossessioni, anche senza nesso tra le due cose. Non che i riferimenti siano fatti per durare in eterno o per essere assoluti, ma viene meno un appoggio, uno si deve riposizionare, e mentalmente c'è chi tollera poco questo, per cui cerca una regola. Non trovandola, si aprono domande impossibili, paure incombenti etc.
Non sarebbe male chiedere allo psichiatra se sia il caso di ricorrere ad una cura, magari quella che già conosce.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini