Possibili cause di confusione mentale, vertigini, leggera tachicardia, stanchezza mentale
Buona sera, sono un ragazzo di 26 anni, e scrivo qui per avere un parere su delle problematiche che mi affliggono da ormai circa 10 anni.
Ogni giorno non sono lucido al 100%, è come se in diversi momenti della giornata sia in uno stato di confusione mentale, delle volte vertigini (in passato anche acute) ed alcune volte si tramuta in malditeta, anche se il 90% delle volte è solamente uno stato di poca lucidità/confusione.
Ogni cosa che faccio mi affatica maggiormente rispetto al normale (soprattutto a livello mentale), studiare una pagina, allenarmi, lavorare o qualsiasi altra cosa richieda impegno, sento un affaticamento precoce a livello celebrale e ciò mi ha ridotto notevolmente la qualità della vita, in quanto è come se usassi la mia testa solamente al 50%.
Sono uno sportivo, pratico palestra, pescasub ed un pò di corsa e bici, monitorando con fasciacardio/orologio i miei battiti sono più alti del dovuto, a volte da seduto mi salgono anche a 90/100 senza motivo, e ne risento tantissimo nello sport, andando subito in affanno e alzandosi la frequenza cardiaca
Ho effettuato tantissime visite: vista, cardiologica, otorino, vari esami sangue, tiroide, RM con mdc encefalo e tratto cervicale, elettroencefalogramma.
Sono stato anche da 2 neurologi, e sostengono che a livello neurologico funziono bene.
Un neurologo mi ha detto che potrei avere ansia inconscia.
La risonanza al tratto cervicale riporta un artrosi, un ernia, una verticalizzazione e dischi disidratati, infatti ho sempre problemi al collo e dolori.
Personalmente, non avendo mai avuto traumi credo che questi problemi al collo siano emersi dopo una tensione continua negli anni.
Questi stati confusionali non sono correlabili con sistematicità ad eventi particolari, ma si verificano al mattino (prima di svegliarmi ed essere lucido passano molte ore), oppure spesso quando entro in posti chiusi confusionari con luci artificiali.
Ci sono periodi dell'anno in cui questi problemi sono piu' acuti, e altri meno.
Non mi reputo una persona ansiosa (forse un pò nell'ultimo anno perchè mi sono stancato di questa situazione), ho uno stile di vita sano e felice, passo molto tempo all'aria aperta facendo sport, l'unica fonte di preoccupazione che ho è il non poter esprimere il mio vero potenziale e vivere una vita a metà, limitata da questi problemi.
In certi periodi dell'anno il bere magari una barretta mi fa venire malditesta, altri no, non vi è una correlazione logica tra gli eventi.
Non ho problemi a prendere sonno, anzi spesso ho sonno perchè la mia testa è spesso stanca ed affaticata.
L'unico evento successo risale a circa 10 anni fa, che dopo aver consumato cannabis per un anno ho avuto attacchi di panico (infondati), ma che comunque negli anni la cosa è credo scomparsa, ma mi domando se può esserci una correlazione con questo.
Mi scuso anticipatamente per essermi dilungato, ma ho cercato di essere il più chiaro possibile.
In attesa di un consulto, porgo cordiali saluti
Ogni giorno non sono lucido al 100%, è come se in diversi momenti della giornata sia in uno stato di confusione mentale, delle volte vertigini (in passato anche acute) ed alcune volte si tramuta in malditeta, anche se il 90% delle volte è solamente uno stato di poca lucidità/confusione.
Ogni cosa che faccio mi affatica maggiormente rispetto al normale (soprattutto a livello mentale), studiare una pagina, allenarmi, lavorare o qualsiasi altra cosa richieda impegno, sento un affaticamento precoce a livello celebrale e ciò mi ha ridotto notevolmente la qualità della vita, in quanto è come se usassi la mia testa solamente al 50%.
Sono uno sportivo, pratico palestra, pescasub ed un pò di corsa e bici, monitorando con fasciacardio/orologio i miei battiti sono più alti del dovuto, a volte da seduto mi salgono anche a 90/100 senza motivo, e ne risento tantissimo nello sport, andando subito in affanno e alzandosi la frequenza cardiaca
Ho effettuato tantissime visite: vista, cardiologica, otorino, vari esami sangue, tiroide, RM con mdc encefalo e tratto cervicale, elettroencefalogramma.
Sono stato anche da 2 neurologi, e sostengono che a livello neurologico funziono bene.
Un neurologo mi ha detto che potrei avere ansia inconscia.
La risonanza al tratto cervicale riporta un artrosi, un ernia, una verticalizzazione e dischi disidratati, infatti ho sempre problemi al collo e dolori.
Personalmente, non avendo mai avuto traumi credo che questi problemi al collo siano emersi dopo una tensione continua negli anni.
Questi stati confusionali non sono correlabili con sistematicità ad eventi particolari, ma si verificano al mattino (prima di svegliarmi ed essere lucido passano molte ore), oppure spesso quando entro in posti chiusi confusionari con luci artificiali.
Ci sono periodi dell'anno in cui questi problemi sono piu' acuti, e altri meno.
Non mi reputo una persona ansiosa (forse un pò nell'ultimo anno perchè mi sono stancato di questa situazione), ho uno stile di vita sano e felice, passo molto tempo all'aria aperta facendo sport, l'unica fonte di preoccupazione che ho è il non poter esprimere il mio vero potenziale e vivere una vita a metà, limitata da questi problemi.
In certi periodi dell'anno il bere magari una barretta mi fa venire malditesta, altri no, non vi è una correlazione logica tra gli eventi.
Non ho problemi a prendere sonno, anzi spesso ho sonno perchè la mia testa è spesso stanca ed affaticata.
L'unico evento successo risale a circa 10 anni fa, che dopo aver consumato cannabis per un anno ho avuto attacchi di panico (infondati), ma che comunque negli anni la cosa è credo scomparsa, ma mi domando se può esserci una correlazione con questo.
Mi scuso anticipatamente per essermi dilungato, ma ho cercato di essere il più chiaro possibile.
In attesa di un consulto, porgo cordiali saluti
[#1]
"Un neurologo mi ha detto che potrei avere ansia inconscia."
Che è ?
"L'unico evento successo risale a circa 10 anni fa, che dopo aver consumato cannabis per un anno ho avuto attacchi di panico (infondati),"
Infondati è un termine sorprendente. Che significa ?
Comunque, la cosa in effetti richiama a quel tipo di problema, nella sua forma cronicizzata, ad esempio. Anche perché alla lettera c'è qualcosa che altrimenti non torna: se si affatica da 10 anni facilmente, sarebbe inspiegabile che sia sportivo. Quindi descrive qualcosa che non evidentemente ha un senso diverso. Se uno fa fatica, che riesca a fare sport abitualmente mi pare improbabile.
Che è ?
"L'unico evento successo risale a circa 10 anni fa, che dopo aver consumato cannabis per un anno ho avuto attacchi di panico (infondati),"
Infondati è un termine sorprendente. Che significa ?
Comunque, la cosa in effetti richiama a quel tipo di problema, nella sua forma cronicizzata, ad esempio. Anche perché alla lettera c'è qualcosa che altrimenti non torna: se si affatica da 10 anni facilmente, sarebbe inspiegabile che sia sportivo. Quindi descrive qualcosa che non evidentemente ha un senso diverso. Se uno fa fatica, che riesca a fare sport abitualmente mi pare improbabile.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta dottore, con attacchi di panico "infondati" mi riferivo al fatto che non vi era un qualcosa di specifico che mi causava ansia, non erano causati da eventi "razionali", infatti faccio fatica a ricollegarli a pensieri specifici.
Per quanto riguarda l'affaticamento soprattutto durante l'attività sportiva, sì sono uno sportivo, e nonostante la fatica percepita (durante attività cardio soprattutto) è maggiore continuo a farlo. Ci sono giornate in cui i battiti sono normali e realizzo buoni allenamenti, altri invece che già sin da subito i battiti aumentano notevolmente avendo così il fiatone anche a bassa intensità.
Ci sono giornate che anche camminare veloce mi fa' avere il fiatone, mentre altre giornate in cui sembra che non abbia nulla e riesco a fare delle buone corse.
Un giorno magari riesco ad discrete performance, mentre magari il giorno successivo senza un particolare motivo no.
Per quanto riguarda l'affaticamento soprattutto durante l'attività sportiva, sì sono uno sportivo, e nonostante la fatica percepita (durante attività cardio soprattutto) è maggiore continuo a farlo. Ci sono giornate in cui i battiti sono normali e realizzo buoni allenamenti, altri invece che già sin da subito i battiti aumentano notevolmente avendo così il fiatone anche a bassa intensità.
Ci sono giornate che anche camminare veloce mi fa' avere il fiatone, mentre altre giornate in cui sembra che non abbia nulla e riesco a fare delle buone corse.
Un giorno magari riesco ad discrete performance, mentre magari il giorno successivo senza un particolare motivo no.
[#3]
Ma perché, si immagina gli attacchi di panico come legati a qualche motivo estrinseco ? Non è così.
Pare solo strano che avendo questo limite allo sforzo fisico ci si dedichi come se ne provasse piacere, cosa che non può molto essere, visto la fatica e il limite che prova.
Pare solo strano che avendo questo limite allo sforzo fisico ci si dedichi come se ne provasse piacere, cosa che non può molto essere, visto la fatica e il limite che prova.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Comunque, se la diagnosi, anche detta in maniera poco chiara, propende per l'ansia, diciamo che se segue quell'ipotesi, va accertato e poi eventualmente si può curare. Non sentirsi ansioso è un modo di dire, nel senso che "ansia" tecnica e ansia come termine a volte non sono identificati nello stesso modo, anche se il termine ansioso è di uso comune. Un po' come il termine depresso, non è detto che chi lo è ci si riconosca, perché non equivale solo al significato del linguaggio comune.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 352 visite dal 28/09/2024.
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