Aiutatemi per favore
Buonasera a tutti,
Innanzitutto mi presento: sono un ragazzo di 23 anni, fidanzato, che coinvive con madre e sorella e che lavora, percui tutto sommato bene.
Sono un po' di mesi che sto soffrendo tanto mentalmente, soprattutto per via della guerra in Ucraina e in Medio Oriente.
Provo a spiegarVi ciò che provo anche se difficile per me aprirmi.
Ho sofferto fino a poco fa di attacchi di panico, i quali sono spariti facendo subentrare ansia perenne (ciò non riesco a spiegarmelo del perché siano spariti quelli di panico senza nessun medicinale se non qualche mezzo xanax in via eccezionale, per poi avere solo ansia)
Ho tante paure, principalmente la paura della guerra, che possa allargarsi fino a noi, che possa essere chiamato per andare a combattere, o "semplicemente" essere colpito da qualche missile ecc, può sembrarVi ridicolo, ma ciò mi fa davvero tanto soffrire, a tal punto di informarmi perennemente su dichiarazioni e punti di svolta nei conflitti, pensando anche di saperne molto più degli altri visto che mi informo letteralmente ogni ora, ovunque, per cui non ascolto nemmeno chi mi dice di star tranquillo perché secondo me "non informato" e non riesco a non farlo nonostante io sia consapevole che non dovrei informarmi perennemente, ma sapere ciò che succede mi "rassicura" nel senso che almeno so cosa succede pensando di averne il controllo sulla situazione.
Ciò mi ha portato a prendere con superficialità anche il lavoro, facendomene perdere molti, perché penso: "tanto cosa lavoro a fare?
Che senso ha?
Meglio godermi le giornate se tanto lavorare per il futuro non ha senso") portandomi anche ad avere quesiti sulla morte, il terrore e la non-accettazione del fatto che prima o poi tocca a tutti, ci penso tantissimo, chiedendomi anche cosa ci sia dopo, scatenando attacchi d'ansia fortissimi con pianti.
Se sento il rumore di un aereo mi immagino il peggio, ho sempre pensieri catastrofici nel senso che penso alla guerra, alla sofferenza, al volere un buon futuro e tutto ciò me lo impedisce.
Sono sempre stato ipocondriaco, per qualsiasi dolore ecc ho la paura possa essere un tumore o qualcosa di simile, e ciò non so se possa essere correlato anche alla paura della guerra.
Vi prego aiutatemi, ho già chiesto un appuntamento dallo psichiatra ma non so quando lo avrò, visto che purtroppo economicamente non posso permettermelo.
Piango e soffro tanto, e non riesco a dormire, grazie mille.
E scusate lo sfogo, buona serata.
Innanzitutto mi presento: sono un ragazzo di 23 anni, fidanzato, che coinvive con madre e sorella e che lavora, percui tutto sommato bene.
Sono un po' di mesi che sto soffrendo tanto mentalmente, soprattutto per via della guerra in Ucraina e in Medio Oriente.
Provo a spiegarVi ciò che provo anche se difficile per me aprirmi.
Ho sofferto fino a poco fa di attacchi di panico, i quali sono spariti facendo subentrare ansia perenne (ciò non riesco a spiegarmelo del perché siano spariti quelli di panico senza nessun medicinale se non qualche mezzo xanax in via eccezionale, per poi avere solo ansia)
Ho tante paure, principalmente la paura della guerra, che possa allargarsi fino a noi, che possa essere chiamato per andare a combattere, o "semplicemente" essere colpito da qualche missile ecc, può sembrarVi ridicolo, ma ciò mi fa davvero tanto soffrire, a tal punto di informarmi perennemente su dichiarazioni e punti di svolta nei conflitti, pensando anche di saperne molto più degli altri visto che mi informo letteralmente ogni ora, ovunque, per cui non ascolto nemmeno chi mi dice di star tranquillo perché secondo me "non informato" e non riesco a non farlo nonostante io sia consapevole che non dovrei informarmi perennemente, ma sapere ciò che succede mi "rassicura" nel senso che almeno so cosa succede pensando di averne il controllo sulla situazione.
Ciò mi ha portato a prendere con superficialità anche il lavoro, facendomene perdere molti, perché penso: "tanto cosa lavoro a fare?
Che senso ha?
Meglio godermi le giornate se tanto lavorare per il futuro non ha senso") portandomi anche ad avere quesiti sulla morte, il terrore e la non-accettazione del fatto che prima o poi tocca a tutti, ci penso tantissimo, chiedendomi anche cosa ci sia dopo, scatenando attacchi d'ansia fortissimi con pianti.
Se sento il rumore di un aereo mi immagino il peggio, ho sempre pensieri catastrofici nel senso che penso alla guerra, alla sofferenza, al volere un buon futuro e tutto ciò me lo impedisce.
Sono sempre stato ipocondriaco, per qualsiasi dolore ecc ho la paura possa essere un tumore o qualcosa di simile, e ciò non so se possa essere correlato anche alla paura della guerra.
Vi prego aiutatemi, ho già chiesto un appuntamento dallo psichiatra ma non so quando lo avrò, visto che purtroppo economicamente non posso permettermelo.
Piango e soffro tanto, e non riesco a dormire, grazie mille.
E scusate lo sfogo, buona serata.
[#1]
La radice parrebbe la stessa, pensieri che cercano di far quadrare un'ansia di controllo. Poi però il problema diventa il pensiero in sé, in quanto più gira, più spaventa. Ma, soprattutto, più gira e più spinge a impiegare tempo per "risolvere" la questione.
Quindi quello poi è l'obiettivo della cura, depotenziare e spegnere questo pensiero ridondante, che si alimenta di rassicurazioni.
Quindi quello poi è l'obiettivo della cura, depotenziare e spegnere questo pensiero ridondante, che si alimenta di rassicurazioni.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 226 visite dal 27/09/2024.
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