Farmacoresistenza ansia sociale

Salve buongiorno, vi scrivo in quanto seguo da diverso tempo i forum presenti in questo sito e lo trovo molto interessante per tutti coloro che, come me, desiderano soddisfare le proprie curiosita'.
Vi parlo un po' di me, sono un ragazzo di quasi ventuno anni e soffro di ansia sociale da molteplici anni, ovvero da quando ne ho memoria.
Mi ricordo di alcuni specifici episodi ricorrenti a quando avevo ancora 10-11 anni, pero' la situazione e' drasticamente peggiorata dai 13 in poi.
La mia ansia aumentava drasticamente ma ancora non mi rendevo conto della gravita' della situazione, successivamente ho seguito un percorso psicologico durato un anno a causa di altre motivazioni, (sentivo due persone nella mia testa che mi dicevano come comportarmi e conoscevo e riuscivo a descrivere con particolare precisione alcuni dettagli su di loro) a quel punto i miei genitori si preoccuparono e comincia un consulto con un professionista.
Questa situazione col tempo si risolse ma l'ansia no, anzi, mi comporto' un disagio interiore e profondo molto forte.
La mia paura nei confronti delle persone, delle situazioni sociali e della realta' circostante crebbe a dismisura.
Dopo un periodo pessimo per me dovuto anche a spiacevoli vicende personali, decisi di contattare uno psicoterapeuta per affrontare un percorso terapeutico che potesse aiutarmi.
Per farla breve, mi constato' praticamente subito l'ansia sociale riconoscendo i sintomi e dopo un anno e mezzo di terapia ancora non si era verificato alcun beneficio.
Dopo aver parlato con lui, in preda alla disperazione, abbiamo optato per procedere a consultare uno psichiatra per tentare con un approccio farmacologico.
Il 9 Luglio mi ha ricevuto nel suo studio e dopo avergli spiegato la situazione e aver a sua volta riconosciuta la mia ansia sociale, ormai cronicizzata, ha detto che effettivamente questo approccio sarebbe stato l'unico che avrebbe potuto aiutarmi.
Mi prescrisse DAPAROX 5 gocce (la mattina dopo colazione) e Alprazolam (mattina, pomeriggio e sera) 5 gocce.
Dopo 3 giorni mi alzo' il DAPAROX a 10 gocce.
Da questo momento in poi circa ogni mese lo contattavo per aggiornarlo sulla situazione.
Circa un mese dopo mi aumento' il DAPAROX a 15 gocce.
Passati circa due mesi dall'inizio della terapia, visto che non c'e' stato alcun miglioramento, mi alza l' ALPRAZOLAM a 10 gocce (sempre mattina, pomeriggio e sera).
Adesso siamo all'undicesima settimana di terapia farmacologica e ancora nessun beneficio, persistono i sintomi, sia a livello fisico (sudorazione, tachicardia, tremori e senso di costrizione al petto) e a livello mentale (estrema vergogna e bassa autostima, timore di qualsiasi situazione sociale e dei giudizi altrui).
Adesso mi rivolgo a voi perche' inizio a pensare che non ne usciro' piu'... sono ancora giovane e ogni tanto ho pensieri suicidi...scusate lo sfogo e grazie per l'attenzione.
Se aveste domande o osservazioni vi rispondero' molto volentieri.
Buon lavoro a tutti e grazie molte.
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
Ma non sa che diagnosi le è stata fatta ?

Quindi c'erano due voci corrispondenti a due personaggi: ma erano vere o no ? <Qual è la sua convinzione ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per avermi risposto, riguardo ai due "personaggi" che avevo in testa non mi e' stata fatta alcuna diagnosi , pero' non dovrebbe esserci correlazione con l' ansia sociale;in ogni caso ne avevo parlato con lo psicoterapeuta. Sinceramente di quel periodo ricordo ben poco, pero' lo mio specialista non si e' mai soffermato su quell'avvenimento. Io non ho opinioni a riguardo, pero' sono ancora stupito del fatto che sapessi diversi dettagli di codesti personaggi, per il resto la memoria non mi aiuta.