Sospensione daparox dopo 20 giorni

Gentili medici, Mi è stato prescritto il Daparox dal mio medico di base perchè negli ultimi mesi avevo cominciato a soffrire di ansia generalizzata e attacchi di panico e palpitazioni, a causa anche di una forte ipocondria.
Mi ha dato il Daparox, 5 gocce e l'ho preso per circa 20 giorni, alcuni giorni ne ho prese 7 su consiglio del medico per poi tornare a 5 perchè sentivo peggiorate le mie palpitazioni.
Vorrei interromperlo perchè da quello che leggo non è un dosaggio curativo (ammetto che non so se possano esserci effettivi benefici in 20 giorni a quel dosaggio) e iniziare un percorso di psicoterapia a cui affiancare, se sarà necessario, una terapia farmacologica prescritta però da uno psichiatra che possa modularne il dosaggio.
Non credo di poter fare questo percorso con il medico di base e non vorrei fare danni con assunzioni sbagliate.
Quindi chiedo a voi come potermi muovere.
Vorrei evitare del tutto i farmaci, sperando che la psicoterapia possa aiutare, ma siccome ho spesso pensieri intrusivi che mi causano angoscia del tipo "ho un problema mentale, stai male, ti verrà un attacco di panico in questa o quella situazione" ecc, temo che dovrò assumere dei farmaci.
Non so se si può guarire dall'ansia senza l'ausilio di una terapia farmacologica quindi chiedo a voi, come posso sospendere il daparox? Gradualmente anche se assunto per così pochi giorni? Continuo a prenderlo ad un dosaggio così basso sperando che col tempo possa fare effetto? Dovrei parlarne direttamente col medico di base?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
Qui non può chiedere che cura seguire o come iniziarla o smetterla.

Ma quel che chiede è confuso. Lei non lo vuole sospendere perché non è curativo, lo vuole sospendere perché i primi effetti non la convincono. Su questo deve confrontarsi con lui o con uno specialista. Di per sé la prescrizione torna, e a 20 giorni non si prevede sia migliorata, per la tempistica più che per la dose. Se la dose non è curativa, logica vuole che si rivolga a lui o ad un altro per farsi indicare quella curativa. Non credo che il medico le abbia detto di assumere 5 gocce a vita, le avrà dato un termine dopo cui riferire come sta. Potrebbe esserci un motivo per questa dose, oppure invece no, è una dose iniziale che va poi rivista, altrimenti probabilmente non funziona. Ma questo è un discorso. Quel che chiede invece non ha molto senso, cioè siccome la dose non è curativa comincia a far discorsi relativi al farcela da sola, cure non farmacologiche etc. Cioè in direzione completamente anti-logica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Gentile Dr. Pacini,
La ringrazio innanzitutto per la celere risposta. Proverò ad essere più chiara con questo post.
Con il mio medico di base non abbiamo parlato molto di questa terapia. Mi ha semplicemente detto di assumere 5 gocce di Daparox quando le ho sottoposto la questione relativa alla mia ansia e ai miei attacchi di panico.
Il mio medico di base non è uno psichiatra, quindi non so se ha intenzione di farmi continuare questa terapia o meno o di mantenere questo dosaggio. Eravamo arrivate a 7 gocce ma dopo qualche giorno ho avuto un brutto attacco di panico dal niente, mi sono sentita impazzire e mi sono spaventata, incolpando il farmaco, da qui la mia volontà di interrompere il farmaco ma so che questi farmaci vanno ridotti gradualmente, quindi mi chiedevo se 20 giorni di terapia fossero già sufficienti per una sospensione graduale o bastasse interrompere subito.

Forse posso sembrare confusa ma per me questo percorso è tutto nuovo. Non mi era mai capitato di soffrire così. Ho sempre avuto l'ansia ma mai a questi livelli. Ora ho intenzione di iniziare un percorso di psicoterapia e vorrei capire tramite lo specialista se sia necessaria una cura farmacologica o meno.
In ultimo, come posso capire se il dosaggio funziona o meno? Non mi è stato dato un termine.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
Allora secondo me le cose sono due. In primis, che qualcuno le spieghi la diagnosi, come funziona la cura, che dosi, che tempi etc. E che, ad esempio, i primi giorni si può anche peggiorare.
Poi, che abbia - questo mi pare strano che non sia stato detto -una prospettiva di quando rivalutare la situazione (di solito entro un mese, ma nel frattempo si tende a raggiungere una dose standard, se non ci sono motivi per restare bassi).

L'intenzione invece che ha ora è un po' confusa (nel solito modo che si sente): inizia "una psicoterapia" (senza neanche sapere se c'è, e quale), perché vuol solo dire che fugge dal farmaco per diffidenza. Dopo di che, in extremis, eventualmente un farmaco.
Ma il panico invece prevede una precisa terapia farmacologica, per cui il percorso sopra mi pare più che un percorso, un modo per dire che non si vuol curare con un farmaco, forse appunto perché non vede risultati, non sapeva se è normale non vederli a 20 giorni, e forse sta magari anche un po' peggio o semplicemente uguale ma con l'idea che deve prendere una cosa che non serve e ha paura che le faccia male.

Dr.Matteo Pacini
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