Schizofrenia e genetica
Salve, scrivo per chiedere informazioni riguardo a una situazione con mio figlio.
Mio figlio di 18 mesi ha la sindrome di Digeorge.
Fortunatamente, è un bimbo sommariamente sano, fa una vita in linea con quella dei suoi coetanei, va al nido.
Socializza molto, è un bimbo felice e sereno al momento.
So, perché ho letto su internet (al momento della diagnosi non hanno parlato di questo) che la delezione del cromosoma 22 è spesso associata a disturbi psichiatrici, fino alla schizofrenia.
Le mie domande sono due:
1) ci sono dei segnali in bambini così piccoli?
Nel senso...le persone affette da schizofrenia, hanno atteggiamenti e comportamenti"particolari" anche da bimbi o hanno un evento scatenante solo in età adulta?
2) c'è qualcosa che si può fare per prevenzione?
Quanto è una "condanna" una predisposizione genetica?
Grazie
Mio figlio di 18 mesi ha la sindrome di Digeorge.
Fortunatamente, è un bimbo sommariamente sano, fa una vita in linea con quella dei suoi coetanei, va al nido.
Socializza molto, è un bimbo felice e sereno al momento.
So, perché ho letto su internet (al momento della diagnosi non hanno parlato di questo) che la delezione del cromosoma 22 è spesso associata a disturbi psichiatrici, fino alla schizofrenia.
Le mie domande sono due:
1) ci sono dei segnali in bambini così piccoli?
Nel senso...le persone affette da schizofrenia, hanno atteggiamenti e comportamenti"particolari" anche da bimbi o hanno un evento scatenante solo in età adulta?
2) c'è qualcosa che si può fare per prevenzione?
Quanto è una "condanna" una predisposizione genetica?
Grazie
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Secondo me è consigliabile che non si crei una preoccupazione di questo tipo, anche perché i pediatri lo sanno, in generale se uno ha dei comportamenti anomali lo si valuta, e non una cura preventiva per una malattia che semplicemente ha un rischio più alto in relazione al fatto che è la stessa zona di un cromosoma, non avrebbe molto senso (né sarebbe poi valutabile).
Perché, rispetto alle varie questioni potenziali di salute, le è venuta in mente questa ? O la sua preoccupazione è anche rivolta verso ogni altra eventualità ?
Perché, rispetto alle varie questioni potenziali di salute, le è venuta in mente questa ? O la sua preoccupazione è anche rivolta verso ogni altra eventualità ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Salve, grazie per la risposta.
Generalmente sono preoccupata un po' per tutto però devo dire che, considerando che la patologia è caratterizzata da un quadro malformatio dalla nascita, devo dire che mio figlio fortunatamente non ha niente di troppo grave.
Ha una malformazione cerebrale, polimicrogiria unilaterale destra, che gli ha dato epilessia (controllata bene col tegretol, siamo a quasi un anno esatto senza crisi di assenza) ed emiplegia, ma sta imparando a camminare e comunque diciamo che l'aspetto riabilitativo sul motorio non mi preoccupa troppo.
Sono più preoccupata per l'aspetto cognitivo/comportamentale e psichiatrico. Mio figlio è seguito in una clinica riabilitativa ed escludono tratti autistici, ed è un bimbo davvero equilibrato per ora. Magari un po' lento, nel senso che arriva un paio di mesi dopo gli altri bambini sulle tappe di sviluppo, però per ora è arrivato...faccio un esempio pratico: ha lallato a 12 mesi. Un po' in ritardo, ma non a 2 anni. Quindi escluse grandi problematiche fisiche, rimangono quelle cognitivo/psichiatriche e mi spaventano..i spavemta l'ansia, la schizofrenia, mi spaventavano eventuali tratti autistici....so che bisofna solo vivere e aspettare, ma mi preoccupa ol suo e il mio futuro...
Generalmente sono preoccupata un po' per tutto però devo dire che, considerando che la patologia è caratterizzata da un quadro malformatio dalla nascita, devo dire che mio figlio fortunatamente non ha niente di troppo grave.
Ha una malformazione cerebrale, polimicrogiria unilaterale destra, che gli ha dato epilessia (controllata bene col tegretol, siamo a quasi un anno esatto senza crisi di assenza) ed emiplegia, ma sta imparando a camminare e comunque diciamo che l'aspetto riabilitativo sul motorio non mi preoccupa troppo.
Sono più preoccupata per l'aspetto cognitivo/comportamentale e psichiatrico. Mio figlio è seguito in una clinica riabilitativa ed escludono tratti autistici, ed è un bimbo davvero equilibrato per ora. Magari un po' lento, nel senso che arriva un paio di mesi dopo gli altri bambini sulle tappe di sviluppo, però per ora è arrivato...faccio un esempio pratico: ha lallato a 12 mesi. Un po' in ritardo, ma non a 2 anni. Quindi escluse grandi problematiche fisiche, rimangono quelle cognitivo/psichiatriche e mi spaventano..i spavemta l'ansia, la schizofrenia, mi spaventavano eventuali tratti autistici....so che bisofna solo vivere e aspettare, ma mi preoccupa ol suo e il mio futuro...
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Se è già seguito su quel piano, più di questo per monitorare la situazione non mi pare sia possibile fare.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
La ringrazio ancora per la risposta. Quello che vorrei sapere, che non ho mai chiesto perché in realtà non ci ho mai pensato (anche perché davvero, durante i ricoveri di riabilitazione intensiva sono tanti i pensieri e le speranze) è: si sa quanto sia determinante la genetica nella schizofrenia e nei disturbi psichiatrici in generale?
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Come in ogni altra malattia o condizione, il ruolo della genetica varia da una determinazione semplice, che è però rara, ad un fattore di predisposizione che però si combina ad altri. Al momento questo, per quanto riguarda la schizofrenia, non è certamente una determinazione semplice e diretta, e non c'è un unico gene associato, quindi il tutto è qualcosa di interessante per chi fa ricerca o statistica, ma non ha impatto pratico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Grazie per l sue risposte. Sapere che non è una determinazione semplice un po' mi tranquillizza, cercherò di fare del mio meglio per fargli vivere una vita serena e infondergli senso di sicurezza e presenza, e di dargli gli strumenti per affrontare le difficoltà che la vita gli darà (come a tutti).
Speriamo che questo lo aiuti a crescere il più sereno ed equilibrato possibile.
Grazie ancora
Speriamo che questo lo aiuti a crescere il più sereno ed equilibrato possibile.
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 542 visite dal 17/09/2024.
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