Il mio ginecologo, essendo eutimil un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina puo'
Gradirei avere delle informazioni sui rischi e benefici dell’utilizzo di Eutimil nel lungo termine.
Premetto che non ho nessun genere di problema psicologico/psichiatrico e questo farmaco mi è stato prescritto dal mio ginecologo per combattere le persistenti vampate (sono in menopausa precoce spontanea da 5 anni e nessuna TOS riesce a ridurre questo fastidiosissimo problema). Secondo il mio ginecologo, essendo Eutimil un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina puo' produrre un miglioramento della sintomatologia vasomotoria. Io pero’ ho un grosso timore : Eutimil crea dipendenza ? Consideri che lo dovrei assumere per almeno un decennio (fino cioe’ all’età di 50 anni, quando dovro’ interrompere la TOS avendo ormai raggiunto la menopausa fisiologica). Che cosa succederà al momento della sospensione ? Quali sono gli effetti collaterali, oltre al calo del desiderio ?
La ringrazio per la sua preziosa risposta.
Premetto che non ho nessun genere di problema psicologico/psichiatrico e questo farmaco mi è stato prescritto dal mio ginecologo per combattere le persistenti vampate (sono in menopausa precoce spontanea da 5 anni e nessuna TOS riesce a ridurre questo fastidiosissimo problema). Secondo il mio ginecologo, essendo Eutimil un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina puo' produrre un miglioramento della sintomatologia vasomotoria. Io pero’ ho un grosso timore : Eutimil crea dipendenza ? Consideri che lo dovrei assumere per almeno un decennio (fino cioe’ all’età di 50 anni, quando dovro’ interrompere la TOS avendo ormai raggiunto la menopausa fisiologica). Che cosa succederà al momento della sospensione ? Quali sono gli effetti collaterali, oltre al calo del desiderio ?
La ringrazio per la sua preziosa risposta.
[#1]
Psichiatra
Gentile signora,
la paroxetina (Eutimil) è un antidepressivo appartenente alla famiglia degli Inibitori Selettivi del Reuptake della Serotonina (SSRIs).
Effettivamente, diverse associazioni professionali (ad esempio la North American Menopause Society o l’American College of Obstetricians and Gynecologist) hanno formulato linee guida che prevedono l’impiego di antidepressivi (serotoninergici, serotoninergici-noradrenergici etc.) qualora i TOS siano controindicati o inefficaci nel controllare gli hot flashes; più in particolare, gli studi sono stati effettuati con velafaxina, paroxetina, fluoxetina e, più recentemente con citalopram e mirtazapina. Dai risultati, nel loro complesso, emerge una buona efficacia nel controllare le manifestazioni vasomotorie.
Un altro farmaco che è stato sperimentato per il controllo degli hot flashes è il gabapentin (un antiepilettico piuttosto usato in psichiatria e neurologia con diverse indicazioni: stabilizzante l’umore, terapia del dolore, epilessia etc.).
Per quanto riguarda i suoi quesiti sulla paroxetina (Eutimil):
1) gli antidepressivi (e quindi anche la paroxetina) non creano alcuna dipendenza;
2) è possibile che alla sospensione possa comparire una “sindrome da sospensione”; essa non ha nulla in comune con la dipendenza: si tratta infatti di fenomeni transitori (ad esempio, vertigini, insonnia, irritabilità) che vanno risolvendosi spontaneamente nel giro di alcuni giorni.
3) per quanto riguarda gli effetti collaterali di più comune riscontro sono:
a) riduzione della libido e/o anorgasmia
b) aumento dell’appetito (e del peso corporeo)
c) specialmente all’inizio del trattamento, stipsi e secchezza delle fauci di lieve intensità
d) raramente può esserci un incremento della prolattina (tensione al seno etc.)
Va comunque sottolineato che la tollerabilità del farmaco è generalmente molto buona e che, nella genesi degli effetti collaterali, esiste comunque una notevole variabilità individuale (ci sono pazienti che assumono il farmaco senza accusare effetti collaterali significativi).
Per concludere aggiungo che la paroxetina è uno dei farmaci più prescritti in psichiatria per il trattamento degli attacchi di panico dove risulta essere una delle molecole più efficaci in assoluto.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
la paroxetina (Eutimil) è un antidepressivo appartenente alla famiglia degli Inibitori Selettivi del Reuptake della Serotonina (SSRIs).
Effettivamente, diverse associazioni professionali (ad esempio la North American Menopause Society o l’American College of Obstetricians and Gynecologist) hanno formulato linee guida che prevedono l’impiego di antidepressivi (serotoninergici, serotoninergici-noradrenergici etc.) qualora i TOS siano controindicati o inefficaci nel controllare gli hot flashes; più in particolare, gli studi sono stati effettuati con velafaxina, paroxetina, fluoxetina e, più recentemente con citalopram e mirtazapina. Dai risultati, nel loro complesso, emerge una buona efficacia nel controllare le manifestazioni vasomotorie.
Un altro farmaco che è stato sperimentato per il controllo degli hot flashes è il gabapentin (un antiepilettico piuttosto usato in psichiatria e neurologia con diverse indicazioni: stabilizzante l’umore, terapia del dolore, epilessia etc.).
Per quanto riguarda i suoi quesiti sulla paroxetina (Eutimil):
1) gli antidepressivi (e quindi anche la paroxetina) non creano alcuna dipendenza;
2) è possibile che alla sospensione possa comparire una “sindrome da sospensione”; essa non ha nulla in comune con la dipendenza: si tratta infatti di fenomeni transitori (ad esempio, vertigini, insonnia, irritabilità) che vanno risolvendosi spontaneamente nel giro di alcuni giorni.
3) per quanto riguarda gli effetti collaterali di più comune riscontro sono:
a) riduzione della libido e/o anorgasmia
b) aumento dell’appetito (e del peso corporeo)
c) specialmente all’inizio del trattamento, stipsi e secchezza delle fauci di lieve intensità
d) raramente può esserci un incremento della prolattina (tensione al seno etc.)
Va comunque sottolineato che la tollerabilità del farmaco è generalmente molto buona e che, nella genesi degli effetti collaterali, esiste comunque una notevole variabilità individuale (ci sono pazienti che assumono il farmaco senza accusare effetti collaterali significativi).
Per concludere aggiungo che la paroxetina è uno dei farmaci più prescritti in psichiatria per il trattamento degli attacchi di panico dove risulta essere una delle molecole più efficaci in assoluto.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#2]
Gentile Utente,
confermo quanto detto in modo più che esauriente dal collega e amico Dr. Ruffolo. Aggiungo solamente che sul lungo termine oramai vi sono molti dati sulla sicurezza di questa categoria di farmaci e sulla loro buona tollerabilità. Una sola avvertenza: è possibile una interazione con potenziamento di questi ultimi con i farmaci anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici, per cui se assunti contemporaneamente è necessario controllare la funzionalità coaugulatoria.
Cordiali saluti
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
confermo quanto detto in modo più che esauriente dal collega e amico Dr. Ruffolo. Aggiungo solamente che sul lungo termine oramai vi sono molti dati sulla sicurezza di questa categoria di farmaci e sulla loro buona tollerabilità. Una sola avvertenza: è possibile una interazione con potenziamento di questi ultimi con i farmaci anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici, per cui se assunti contemporaneamente è necessario controllare la funzionalità coaugulatoria.
Cordiali saluti
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
Dr. Claudio Lorenzetti
[#3]
Gentile utente,
non vi è nulla da aggiungere alle completissime informazioni degli amici Claudio Lorenzetti e Giuseppe Ruffolo.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
non vi è nulla da aggiungere alle completissime informazioni degli amici Claudio Lorenzetti e Giuseppe Ruffolo.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 17k visite dal 18/02/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Menopausa
Cos'è la menopausa? A quale età arriva e come capire se è arrivata: i sintomi e i consigli per affrontare questa fase della vita della donna.