Psicoterapia ad orientamento psicodinamico non sembra funzionare

Buonasera gentili Dottori, vi scrivo di un problema che mi porto ormai da anni.

Sono uomo di 35 anni e premetto che sono sempre stato una persona ansiosa e con una tendenza al pensiero ossessivo.

Il punto di svolta (in senso negativo) è avvenuto dieci anni fa quando dopo qualche tiro di spinello ho avuto un fortissimo attacco di panico con sintomi di depersonalizzazione e derealizzazione.

I giorni seguenti, seppur turbato per l’accaduto, ho ripreso la mia solita vita fino a che non ho cominciato ad avere brevi episodi di derealizzazione e depersonalizzazione a cui seguiva un forte stato ansioso.

Ho cominciato a temere di aver causato danni irreparabili al cervello e questo pensiero mi ha portato a vivere mesi orribili in cui ricercavo ossessivamente i miei sintomi su Internet per cercare di capire se quello che avevo fosse risolvibile.

Alla fine, non riuscendo più a sopportare questo senso di angoscia e disperazione per la paura di avere una malattia mentale incurabile sono andato da uno psichiatra che mi ha prescritto daparox 20 gocce, xanax 0, 5 rp e depakin 750 granulato con la diagnosi disturbo d’ansia associato ad ideazione iterativa.

Nel tempo ho aggiustato la posologia arrivando anche fino a 30 gocce di daparox e 1mg di xanax rp mentre il depakin è stato gradualmente sospeso.

Con lo stesso psichiatra ho anche cominciato un percorso psicoterapeutico ad orientamento psico dinamico (ormai sono 7 anni) e al momento prendo solo xanax 1mg rp, ma sinceramente seppur la paura dei danni irreversibili al cervello da cannabis non c’è più, ho comunque grosse difficoltà ad affrontare le problematiche quotidiane (lavoro, famiglia ecc.
) e andare lì quella volta ogni due settimane non sembra portarmi dei giovamenti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
La terapia sembrava più per un disturbo dell'umore, più che ad una depressione con sintomi ossessivi. Può essere. In ogni caso, quale doveva essere l'obiettivo di questa psicoterapia ?

Ma se la psicoterapia non sembra portare benefici (7 anni che la fa), esattamente perché è in corso ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Più volte ho chiesto al terapeuta il perché dell’utilizzo del depakin seppur a dosaggio non alto (750 mg una volta al giorno ) ,anche perché da studente di farmacia sapevo che si usa in psichiatria principalmente come stabilizzante dell’umore nel disturbo bipolare, ma mi ha più volte confermato che non sospettava un disturbo bipolare e ha più volte ribadito che il mio disturbo è di natura ossessiva bah
Fatto sta che l’andare da questo terapeuta due volte al mese è ormai diventato praticamente uno spazio per sfogo personale . Ma i miei obbiettivi (ridurre quest’ansia praticamente costante e la tendenza a voler evitare i conflitti per paura di abbandono ) non sono minimamente raggiunti, anzi
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Utente
Utente
Tra l’altro ,aggiungo , che ogni volta che mi lamento con lui dei miei sintomi (ansia , pensiero tendente al rimugino , atteggiamento remissivo) risponde che sono cose su cui devo lavorare (ma non ho capito come) e che nonostante tutto conduco una vita normale essendo sposato , avendo un figlio e un normale lavoro .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Nelle forme ossessive avere uno spazio per sfoghi personali spesso si traduce nell'alimentazione di domande e soprattutto risposte, che poi producono altre domande (alla fine le stesse in maniera circolare, salvo periodi in cui ci si fissa su alcune risposte particolarmente disfunzionali o complicate). La psicoterapia per le ossessioni non mi risulta essere questa, né per un disturbo dell'umore.
Ma, a parte questo, il punto è che qualsiasi cura, dopo un periodo definito e che va definito in partenza, se non funziona è da cambiare.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Grazie Dottore , effettivamente ho come
l’impressione che lo stare lì a parlare di un problema non fa altro che amplificarne il vissuto ansioso e il conseguente rimugino anche perché fondamentalmente il problema non è mai il fatto in sé , ma il modo in cui lo interpreto e mi fisso .
Magari in quei 45 min di seduta mi capita di non fare altro di sollevare ulteriori dubbi ed uscire più confuso e pensieroso di quando sono entrato .
Grazie mille per la sua disponibilità Dottore , sinceramente sono stufo di investire tempo e denaro in un qualcosa che ad oggi non ha portato ai risultati sperati e che anzi in un certo senso sta anche avendo un’azione controproducente , portandomi a pensare che magari il mio caso è irrisolvibile o non ci sto mettendo sufficientemente impegno , quando in realtà è semplicemente sbagliata la terapia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Sì, quel che appunto intendevo sul meccanismo. Sollecitare l'interpretazione su quel tipo di diagnosi è paradossale. Ovviamente chi è ossessionato cerca contesti in cui parlare, interpretare, ricevere pareri, commentarli etc., ma questo esercizio fa crescere il "muscolo" dell'ossessività.
Strano che tutto questo non sia stato rilevato in un tempo così lungo, esistendo interventi di altro tipo.

Dr.Matteo Pacini
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