Quetiapina e rivoltril, difficoltà a dormire

Per problemi di insonnia di cui soffro ormai da anni, avevo risolto con 10mg di cipralex, e prima di coricarmi 5 gocce di rivotril e 1compressa di stilnox.
Dopo tre anni da questa terapia, con cui dormivo 6 ore continuative, si sono verificati problemi familiare in seguito ai quali ho iniziato a dormire poche ore e con risvegli ansiosi.
Al ché il medico psichiatra mi ha sostituito stilnox con 50mg di quietapina.
Con questa nuova terapia, che seguo da tre mesi) ho riniziato a dormire forse 6 ore ma al risveglio ho difficoltà ad alzarmi e a svolgere le mie attività quotidiane per la grande sonnolenza e stordimento.
Il dottore per questo motivo mi ha detto di portare quetiapina a 25 mg e aumentare di poche gocce rivotril (rimanendo ferme 10 gocce di cipralex).
In questo modo il sonno è diminuito e il giorno continuo ad avere stordimento dovuto probabilmente adesso anche alla mancanza di sonno.
Nell'attesa che il mio medico psichiatra torni dalle ferie, vorrei chiedere se esistono cure alternative, farmaci che lasciano meno stordimento il giorno?
Sono molto preoccupata soprattutto perquanto riguarda la mia attività lavorativa.
La mattina mi devo alzare presto e sta diventando molto stancante.
Il pomeriggio nn riesco a recuperare la stanchezza.
Vorrei chiedere anche, dopo tre mesi di quetiapina, quanto tempi ci vorrà per togliere il farmaco.
Grazie
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Dr. Simone Fossella Psichiatra, Psicoterapeuta 21 1
Gentile utente,

La quetiapina può effettivamente causare sonnolenza e stordimento come effetti collaterali. La riduzione della dose e l’aumento del Rivotril, come suggerito dal suo psichiatra, potrebbe non essere sufficiente a risolvere questi sintomi. Esistono alternative farmacologiche che potrebbero avere un impatto minore sulla sua vigilanza diurna, ma è fondamentale discuterne con il suo medico curante per trovare la soluzione più adatta al suo caso specifico.

Per quanto riguarda la sospensione della quetiapina, il processo deve essere graduale e supervisionato da un medico per evitare effetti di rimbalzo o peggioramenti dei sintomi. La durata del processo di sospensione può variare a seconda della dose attuale e della risposta individuale al farmaco.

Le consiglio di consultare il suo psichiatra appena possibile per una valutazione approfondita e per discutere eventuali alternative terapeutiche.

Cordiali saluti.

Dott. Simone Fossella
Dirigente Medico Psichiatra
ASL Roma 5