Deterioramento cognitivo e schizzoaffettività con psicosi refrattaria alla clozapina
Buonasera, volevo porre una domanda alla community.
Mia madre ha 56 anni ed è affetta da "schizoaffettività" con altra specificazione dall'età di 21 anni scoperta a seguito dell'insorgenza di una "psicosi puerperale" diagnosticata 35 anni fa a seguito del parto della prima figlia.
Nel corso degli anni la sua condizione psicotica ha subito diversi alti e bassi, e i sintomi psicotici non si sono mai assopiti del tutto nonostante i differenti approcci terapeuti nel corso degli anni.
A seguito dell'insorgenza della menopausa insorta all'incirca 8 anni fa, la sua condizione è andata sempre più a peggiorare, dovendo subire anche diversi interventi d'emergenza in strutture psichiatriche.
Ad oggi è in terapia con Clozapina 300mg + Lurasidone 74mg e Delorazepam 1mg ques'tultimo solo a bisogno in gocce.
Nonostante la costante e accurata somministrazione farmacologica, sembra non presentare sintomi di miglioramento, ma bensì presenta un quadro di deterioramento cognitivo da quanto ufficializzato da test psicometrici, presentando una disfunzione esecutiva, difficoltà nella memoria a breve termine, e difficoltà nel linguaggio nello specifico con la "denominazione spontanea" presentando talvolta anche balbuzie.
Il suo umore cambia notevolmente nel corso della settimana e i picchi deliranti si presentano per lo più al mattino appena sveglia per proseguire lungo l'arco della giornata, presentando "wandering", irrequietezza psico-motoria, anedonia, deliri mistico-religiosi con annessi stati allucinatori dove crede di vedere i morti o i santi e poi a proseguire anche stati ansiogeni associati alla paura della morte da cui sembra ossessionata.
A completare il tutto vi sono degli episodi in cui intona canti dove emette un insalata di parole presentando anche ecolalia.
La domanda è la seguente considerata la giovane età e la presenza di questi sintomi qui sopra descritti è possibile che sia insorta una complicanza neurologica?
inoltre vista la complessità del caso e la sua refrattarietà vi sono possibilità che con una terapia farmacologica adeguata possa essere riabilitata?
Mia madre ha 56 anni ed è affetta da "schizoaffettività" con altra specificazione dall'età di 21 anni scoperta a seguito dell'insorgenza di una "psicosi puerperale" diagnosticata 35 anni fa a seguito del parto della prima figlia.
Nel corso degli anni la sua condizione psicotica ha subito diversi alti e bassi, e i sintomi psicotici non si sono mai assopiti del tutto nonostante i differenti approcci terapeuti nel corso degli anni.
A seguito dell'insorgenza della menopausa insorta all'incirca 8 anni fa, la sua condizione è andata sempre più a peggiorare, dovendo subire anche diversi interventi d'emergenza in strutture psichiatriche.
Ad oggi è in terapia con Clozapina 300mg + Lurasidone 74mg e Delorazepam 1mg ques'tultimo solo a bisogno in gocce.
Nonostante la costante e accurata somministrazione farmacologica, sembra non presentare sintomi di miglioramento, ma bensì presenta un quadro di deterioramento cognitivo da quanto ufficializzato da test psicometrici, presentando una disfunzione esecutiva, difficoltà nella memoria a breve termine, e difficoltà nel linguaggio nello specifico con la "denominazione spontanea" presentando talvolta anche balbuzie.
Il suo umore cambia notevolmente nel corso della settimana e i picchi deliranti si presentano per lo più al mattino appena sveglia per proseguire lungo l'arco della giornata, presentando "wandering", irrequietezza psico-motoria, anedonia, deliri mistico-religiosi con annessi stati allucinatori dove crede di vedere i morti o i santi e poi a proseguire anche stati ansiogeni associati alla paura della morte da cui sembra ossessionata.
A completare il tutto vi sono degli episodi in cui intona canti dove emette un insalata di parole presentando anche ecolalia.
La domanda è la seguente considerata la giovane età e la presenza di questi sintomi qui sopra descritti è possibile che sia insorta una complicanza neurologica?
inoltre vista la complessità del caso e la sua refrattarietà vi sono possibilità che con una terapia farmacologica adeguata possa essere riabilitata?
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La presenza di un quadro di deterioramento precoce è solitamente considerata una evoluzione del quadro psicopatologico di base.
La condizione va trattata indipendentemente dalla malattia psichiatrica con una ulteriore terapia.
La condizione va trattata indipendentemente dalla malattia psichiatrica con una ulteriore terapia.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 411 visite dal 03/09/2024.
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