Ipotesi adhd + disturbo bipolare

Buon giorno gentile medici, porto un resoconto del mio storico ancora non ben definito.
Sono seguito da un vostro collega regolarmente.
Io vorrei tanto trovare un modo per avere una vita dignitosa e soffrire quel meno che basta per poterla avere una vita.


Disturbo del neurosviluppo (ADHD - spettro autistico?
)

Bambino: Dispercezioni uditive e visive, panico notturno.


Scuola: Difficoltà di apprendimento, memoria scolastica scarsa, percorso difficoltoso, attenzione scarsa, noia, attesa, irrequietezza, malinconia.


Adolescenza: no dispercezioni, stati di tristezza/malinconia a 360 gradi, emozioni più intense del normale, sentirsi inappropriati o diversi, fragili, relazioni sentimentali turbolente, gelosia, distacco dalla persona intollerabile, fine rapporti traumatici (anche in età adulta), -> (disregolazione emotiva) ?

Ansia/panico -> duloxetina inizio a 19 anni, assunta per 15 anni.


Risoluzione ansia/panico, maggiore sicurezza/tenacia con sintomi emotivi mascherati che permangono sotto stimoli più o meno intensi.
Carattere di base emotivamente instabile tendente al basso.


Età adulta: lavoro artistico nella musica, fonti di stress nulle, gestione completamente autonoma, certo grado di bravura e successo.
Permane carattere abbastanza impulsivo melanconico ma tenace, equilibrio definibile con benessere fino a anni 35.
Smodato consumo di alcool nel weekend.


Esordio disturbo bipolare di tipo 3 ?
Anni 36 dopo pausa di un anno da duloxetina, una volta riassunta inizio immediato di sintomi simil ipomaniacali, agitazione mentale, gravissima insonnia (mai avuta), disperazione.


Terapie tentate in un anno: depakin 1000 mono terapia, litio resilient mono terapia, depakin 1300 + litio + quetiapina 50mg (dopo insonnia 72h e pronto soccorso).
Terapia attuale 1300 Depakin, 50mg rp Quetiapina.


Nessuna efficace, permane ansia molto forte, dispercezioni quali derealizzazione e depersonalizzazione invalidanti che perdurano da 8 mesi circa, aggravate da quetiapina.
Senso di angoscia e disperazione.
Impossibilità di presenza al lavoro, guidare automobile.
Da 6 mesi 80% del tempo passato in casa, ricerca di solitudine, spesso rifiutati parenti e amici.


Il decorso in un anno è stato gravemente peggiorativo.
La mia vita è totalmente cambiata, nonostante tutto ero una persona attiva, con tanti interessi, ora non potrei prendere un volo, un treno, sogno con gli occhi degli altri dietro ad uno schermo, vorrei fare tante cose, ma lo stato in generale non me lo permette, la derealizzazione che permane anche senza ansia, non mi permette nulla.
Mi sono fatto una canna in vita mia, il distacco visivo e uditivo che provai è quello che devo reggere ogni giorno.
I pattern di ogni cosa nell’ambiente sono sfalsati.


Se aveste qualche consiglio ve ne sarei umanamente profondamente grato.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Nello specifico la diagnosi attuale quale sarebbe?

Ci sono altri aspetti che sono stati considerati?

La permanenza di sintomi come è stato deciso che verrà trattata?

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[#2]
Utente
Utente
Buona sera dottore, la diagnosi non è mai stata aggiornata etimologicamente parlando, da un anno a questa parte siamo rimasti a disturbo dello spettro bipolare, o bipolare tre in fase mista.
Non sono stati considerati altri aspetti, per la permanenza dei sintomi era stata alzata la quetiapina a 150mg, in quel caso questa forma di sensibilità recettoriale si acuiva enormemente. Mi è stato chiesto di avere pazienza e aspettare un mese in cui nulla è cambiato, se non tanta sofferenza per la derealizzazione. Il litio è stato tolto per valori molto alti della tiroide e i 50mg di quetiapina tenuti per l’insonnia, ma mentre con il trittico litio depakin e 50 quetiapina dormivo senza problemi, ora con 1300mg di depakin e 50mg di quetiapina dormirò 4/5 ore a notte e disturbate con l’ausilio di zolpidem.

Il curante rimanda all’introduzione di psicoterapia che a sua detta fa il 50% in questi casi. Io, sinceramente visto il decorso così grave nel giro di 12 mesi, dubito che sia questa la chiave di volta senza una terapia farmacologica che mi consenta di avere le capacità anche di poterla fare.
[#3]
Utente
Utente
Per sua diretta esperienza con pazienti con questo tipo di comorbilità cosa consiglia? Quali aspetti andrebbero considerati per una maggiore efficacia terapeutica? Non so come domandarle un consiglio senza mancare alle regole del sito. Grazie
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