Salve e’ possibile avere un consulto su mia moglie che da un anno ha paranoie su di me ?

Salve, è quasi un anno che ho mia moglie che è cambiata totalmente, da premettere che ha avuto 3 lutti nel giro di 4 anni e mezzo, prima il fratello suicidato poi la madre e poi il padre ma per morti naturali.
Ha delle paranoie nei miei confronti ha iniziato a pensare che io ho un altra e che quest’altra addirittura di notte entra in casa in
Sua presenza, chiude tutte le porte e finestre a chiave per paura che entri qualcuno barricando anche alcune porte cosa che prima non esisteva proprio, ripete gesti che io faccio, batte le ciglia continuamente quando parla, a volte i miei figli quando si esprimono gesticolano e lei ripete i gesti che loro fanno a modo
Suo , a volte per bere alza il bicchiere in alto e poi beve, ha riempito la casa di telecamere e questo l’ha messa in condizioni di stare sempre sul quel telefono a vedere le registrazioni, e pur facendo ciò non si convince che non è possibile che in casa entri qualcuno, dice sempre che mi deve lasciare o viceversa che me ne devo andare da casa, mi fa videochiamate ovunque per
Paura che io stia in compagnia di qualcuno praticamente non crede ad una parola di quello che gli dico.
Fino ad un anno fa eravamo prima che morisse anche il padre eravamo una coppia molto affiatata oggi si sono presentati questi atteggiamenti che io non riesco più a gestire, fa delle cose e poi dice che non e’ stata lei a farle, e’ continuamente nervosa urla sempre con me e con i figli e con questo atteggiamento si è fatta terra
Bruciata intorno infatti nessuno vuole averci più a che fare, ha fatto delle sedute da uno psicologo ma poi non c’è voluta più andare, vorrei aiutarla come posso fare?
Non ammette che gli serve un aiuto ma così non si può più vivere
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Parliamo di una persona con una familiarità psichiatrica positiva per suicidio (non sappiamo la diagnosi).
Può informare il medico di base, o la ASL, ma ovviamente di solito si prova a portare il proprio familiare a farsi visitare. Poiché in queste condizioni la persona può aver timore di essere attirata in qualche tranello, anche con modalità telematica (però c'è da dire che anche in questo modo subentrano poi delle preoccupazioni, es. che i filmati siano registrati e diffusi etc).

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Il problema è che ho provato più di una volta a convincerla di andare da qualche medico ma non riconosce che c’è qualcosa in lei che non va bene , non so proprio più come fare ho provato io a far venire qualche psichiatra in casa per parlargli ma da allora è peggiorata ancora di più la cosa , non vorrei rivolgermi all’asl locale per non innescare ulteriori meccanismi complicati visto che ho figli ma ormai sono diventato là persona che lei deve massacrare dalla mattina alla sera senza motivo e e mi accusa per il suo stato d’animo , vivere così e’ diventato pesante ,vorrei capire se ho una speranza che cambi qualcosa con il tempo se bisogna assecondarla in qualcosa tipo cambiare casa ma le richieste ne sono tante, non so come si fa
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Utente
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Il problema è che ho provato più di una volta a convincerla di andare da qualche medico ma non riconosce che c’è qualcosa in lei che non va bene , non so proprio più come fare ho provato io a far venire qualche psichiatra in casa per parlargli ma da allora è peggiorata ancora di più la cosa , non vorrei rivolgermi all’asl locale per non innescare ulteriori meccanismi complicati visto che ho figli ma ormai sono diventato là persona che lei deve massacrare dalla mattina alla sera senza motivo e e mi accusa per il suo stato d’animo , vivere così e’ diventato pesante ,vorrei capire se ho una speranza che cambi qualcosa con il tempo se bisogna assecondarla in qualcosa tipo cambiare casa ma le richieste ne sono tante, non so come si fa
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Le vie sono o personale, o tramite l'ASL. Ma non si tratta di convincere una persona a fare quello che dal nostro punto di vista è logico fare. La persona, se non si rende conto, non ha la visione che abbiamo noi. Si tratta di ottenere che si faccia vedere e faccia una cura, e spesso si ottiene per via non lineare, utilizzando forse un istinto a chiedere aiuto che c'è, ma tra questo istinto e il "come e a chi" chiederlo c'è spesso un disturbo che fa vedere il problema come esterno e la soluzione come un problema degli altri, o di sé in autogestione.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Che non se ne renda conto è scontato se uno ha determinate diagnosi.
La cosa peggiore che si possa fare è condannarsi a gestire ciò che non è nato per essere gestito, perché non condivide con gli altri fini, presupposti e percezione della realtà.
Ovvio che se uno fosse passivo e remissivo, sarebbe anche gestibile nel senso della pericolosità, ma non in altri sensi.
Ritardare l'intervento espone ad un rischio, e intervenire espone a volte a rischi diversi, ma non c'è mai una scelta giusta in assoluto in ogni singolo momento.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Quindi dottore qual’e il consiglio spassionato che mi darebbe , vivere così con una persona che non si fida neanche più di se stessa e’ impossibile , un nervosismo esagerato, un continuo urlare con me e i nostri figli per delle banali stupidità , cose che si potrebbero affrontare con molta più calma , ma purtroppo glielo leggo negli occhi che non è lei e non so come fare per farla tornare come prima , mentre si discute mi richiama dicendo che indico degli oggetti oppure che batto le ciglia oppure che alzo le dita per dire ok e’ incredibile tutto ciò da quanto sto apprendendo non c’è soluzione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
La soluzione è , quando c'è, il trattamento medico. O che il disturbo si spenga, prospettiva su cui non farei affidamento.
Non ci sono sempre modi sicuri o indolori di spingere verso una soluzione.

Dr.Matteo Pacini
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