Ricaduta in cura
Buongiorno, sono in cura con escitalpram e terapia cognitivo comportamentale per pensieri intrusivi, ansia, umore deflesso e attacchi di panico.
Sono in cura da fine giugno, ho iniziato con 5mg e 5 gocce di ansiolitico mattina, pomeriggio e sera, ora sono a 15mg dai primi di agosto e ho staccato l’ansiolitico.
Inizialmente prendevo il farmaco la mattina, poi per gli effetti collaterali ho preferito la sera.
Sono stata molto meglio non appena ho alzato il farmaco 15mg, ma l’idillio è durato per circa 20gg, in cui stavo bene ed sembrava ne fossi quasi uscita poi nuovamente ansia in concomitanza del ciclo (io soffro molto la sindrome premestruale) e ora non mi sto più riprendendo, ho avuto una ricaduta, non ho più attacchi di panico, ma il resto permane, sto male, soprattutto al mattino, mi riprendo un po’ nel pomeriggio/sera! Poi la notte dormo male e mi sveglio di continuo.
Mangio veramente poco, ho nausea costante e senso di vomito.
Che devo fare secondo voi?
Il dosaggio è basso?
Devo aspettare ancora perché è presto perché la cura faccia effetto?
È normale stare così nonostante i farmaci?
Il mio psichiatra è molto vago
Sono in cura da fine giugno, ho iniziato con 5mg e 5 gocce di ansiolitico mattina, pomeriggio e sera, ora sono a 15mg dai primi di agosto e ho staccato l’ansiolitico.
Inizialmente prendevo il farmaco la mattina, poi per gli effetti collaterali ho preferito la sera.
Sono stata molto meglio non appena ho alzato il farmaco 15mg, ma l’idillio è durato per circa 20gg, in cui stavo bene ed sembrava ne fossi quasi uscita poi nuovamente ansia in concomitanza del ciclo (io soffro molto la sindrome premestruale) e ora non mi sto più riprendendo, ho avuto una ricaduta, non ho più attacchi di panico, ma il resto permane, sto male, soprattutto al mattino, mi riprendo un po’ nel pomeriggio/sera! Poi la notte dormo male e mi sveglio di continuo.
Mangio veramente poco, ho nausea costante e senso di vomito.
Che devo fare secondo voi?
Il dosaggio è basso?
Devo aspettare ancora perché è presto perché la cura faccia effetto?
È normale stare così nonostante i farmaci?
Il mio psichiatra è molto vago
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Non ha una diagnosi, la riferisce come insieme di sintomi, ma non è stata fatta, il che può lasciare aperto il dubbio su ciò che ci si aspetta da un trattamento s-citalopram
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
La diagnosi è ansia da malattia, sono sempre stata ipocondriaca, prima cardiofobica per via di tachicardie parossistiche che ho avuto fin da piccola, ho risolto con ablazione, ma mi è rimasta la paura di viaggiare o fare grandi spostamenti ,poi ho cominciato a soffrire con lo stomaco, ho scoperto di essere intollerante al lattosio e avere un’ernia iatale, nonostante conoscessi i sintomi e facessi delle cure avevo sempre paura perché molti disturbi erano relativi al cuore e al petto. Adesso non ho più paura delle malattie fisiche,ma di quelle mentali, in seguito a un periodo molto stressante ho cominciato ad avere pensieri ossessivi/intrusivi e la paura di impazzire o di avere qualche malattia mentale mi sta logorando
[#3]
Ansia riguardante malattie, non da malattia. Questo è un tipo di problema, la diagnosi quindi presumo sia ipocondria.
"molti disturbi erano relativi al cuore e al petto. " Anche qui presumo voglia dire al petto, non "al cuore".
Malattie corporee o mentali (fisiche sono tutte) non fa differenza, il meccanismo ossessivo è sempre quello. Quindi se un farmaco a dose piena a 2-3 mesi non fa alcun effetto, si cambia. Ci sono diverse opzioni.
"molti disturbi erano relativi al cuore e al petto. " Anche qui presumo voglia dire al petto, non "al cuore".
Malattie corporee o mentali (fisiche sono tutte) non fa differenza, il meccanismo ossessivo è sempre quello. Quindi se un farmaco a dose piena a 2-3 mesi non fa alcun effetto, si cambia. Ci sono diverse opzioni.
Dr.Matteo Pacini
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[#4]
Utente
Si, ipocondria mi hanno detto che adesso si chiama ansia da malattie. In quella frase volevo dire che i disturbi al petto, sembravano fossero dovuti al cuore, soffro spesso di extrasistoli e dolori al petto, tosse e mancanza di aria causati dal reflusso, ma io, avendo avuto una situazione traumatica per le tachicardie parossistiche le associavo al cuore e ne avevo molta paura. Adesso però la mia paura per il
cuore ha lasciato il posto a quella per le malattie mentali. Per quanto riguarda i farmaci, la dose piena la sto prendendo da una settimana, 20mg di entact quindi secondo lei devo ancora aspettare almeno 2-3 mesi per avere l’effetto pieno del farmaco? Oltretutto la settimana scorsa sono anche passata da amasci a entact perché il primo mi causava orticaria. Può influire sulla buona riuscita della cura il fatto di averlo cambiato?
cuore ha lasciato il posto a quella per le malattie mentali. Per quanto riguarda i farmaci, la dose piena la sto prendendo da una settimana, 20mg di entact quindi secondo lei devo ancora aspettare almeno 2-3 mesi per avere l’effetto pieno del farmaco? Oltretutto la settimana scorsa sono anche passata da amasci a entact perché il primo mi causava orticaria. Può influire sulla buona riuscita della cura il fatto di averlo cambiato?
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Non so se abbia cambiato nome, ma concettualmente sarebbe impreciso, perché l'ansia non è "dal suo oggetto", ma dal suo meccanismo. Le malattie non sono fonte dell'ansia, sono ciò su cui lavora il meccanismo ansiogeno.
Se la sta prendendo da una settimana, un mese per sapere se funziona (se comunque ne prendeva già quasi 20 mg anche prima, magari val la pena di considerare qualcosa di diverso non dopo 3 mesi).
Se la sta prendendo da una settimana, un mese per sapere se funziona (se comunque ne prendeva già quasi 20 mg anche prima, magari val la pena di considerare qualcosa di diverso non dopo 3 mesi).
Dr.Matteo Pacini
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Va bene, penso che il medico comunque abbia già chiaro che una volta provata la dose massima poi proporrà altro se non funziona. La tempistica ci sta.
Dr.Matteo Pacini
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 438 visite dal 01/09/2024.
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