Cura per disturbo ossessivo compulsivo
Buongiorno, ho sentito parlare di una nuovo trattamento per il disturbo ossessivo compulsivo, la terapia deep rTMS tramite stimolazioni magnetiche transcraniche che dicono dia ottimi risultati in breve tempo.
Ovviamente prima di avventurarmi in una cosa del genere mi affiderei prima a uno specialista.
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere.
Ovviamente prima di avventurarmi in una cosa del genere mi affiderei prima a uno specialista.
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere.
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Al momento non è un trattamento di prima linea, per cui questa collocazione che Lei riporta sembra più una resa pubblicitaria che non un ragionamento sui dati.
Lei ha una forma resistente di DOC ?
Lei ha una forma resistente di DOC ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buongiorno, in realtà io da che mi ricordi ho sempre avuto qualche disturbo ossessivo compulsivo fin da bambino, più che altro piccole cose fatte di pensieri legati ad azioni in determinati momenti. Ma nonostante questo sono sempre stati episodi contenuti nell'arco di una giornata che non mi hanno mai impedito di avere una vita normale, sia lavorativa che di amicizie e relazioni, e non hanno mai dato particolarmente nell'occhio ad altri, sono sempre state cose mie. Ci sono stati periodi in cui questi disturbi (manie legate a pensieri) sono stati più presenti, altri molto meno, ci ho sempre convissuto insomma. Queste manie sono sempre state mutevoli nel tempo, una lasciava il posto all'altra, altre sono scomparse in maniera del tutto naturale. Solo negli ultimi anni, ma specie nell'ultimo periodo, si sono intensificate notevolmente rendendomi spesso schiavo e condizionandomi in certi momenti della giornata o nella scelta di fare o non fare determinate cose o di dover ripetere determinate azioni senza che sopravvenga un certo pensiero. Infatti approfitto dei giorni in cui mi sento meglio per cercare di sbrigare piu' faccende possibili approfttando del trand favorevole. Premetto che io mi trovo all'estero per buona parte dell'anno, e mi risulterebbe difficile e condizionante un certo tipo di terapia, per cui avevo pensato innanzitutto ad una visita specialistica che mi desse un aiuto farmacologico con meno effetti collaterali possibili che mi allievi l'entità del disturbo. Potrebbe essere la via giusta?
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Non ha una chiara idea di come possa funzionare una terapia. Parla di "aiuto" che allievi l'entità del disturbo. E perché non puntare alla neutralizzazione del disturbo come risultato a livello clinico ? Perché "aiuto" ? E' una terapia, produce un effetto, non è che aiuta nessuno a fare qualcosa sul disturbo. Semplicemente lo combatte.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 423 visite dal 27/08/2024.
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