Forte ansia e depressione

Salve a tutti, cercherò di essere il piu breve possibile nonostante la mia storia sia lunga 8 anni.

8 anni fa quando iniziai a frequentare l’università da fuori sede iniziò un periodo di depressione durato circa 2/3 anni e ciclicamente si è ripresentato in tutto questo tempo a fasi alterne.

Durante tutto questo lasso di tempo venni seguito da diversi psichiatri e psicoterapeuti e mi viene diagnosticata una depressione (primo ciclo) e il disturbo ciclotimico (durante il secondo ciclo); per poi ricadere in down a partire da questo gennaio.

Con l’avvenire del secondo periodo depressivo mi venne aggiunto alla tarapia farmacologica costituita da antidepressivi l’uso del litio carbonato che inizialmente risulto funzionale (forse per un effetto placebo?) per poi venirmi tolto dallo stesso psichiatra in quanto secondo lui non più necessario. (Dopo alcuni mesi).
Ora mi trovo in cura da una psicoterapeuta che pratica un approccio psicodinamico.

Durante i periodi di down i sintomi più marcati sono un pensiero fisso di essere diventato stupido (davvero invalidante e spaventoso), un totale sfasamento del ritmo sonno-veglia e il ritiro sociale.

Ciò ha inevitabilmente inficiato sul mio benessere al punto da rimanere con pochi amici e uscire saltuariamente, da gennaio come dicevo prima sono riuscito in buona parte a risolvere il problema del pensiero di essere stupido, ma mi sono attualmente stanziato in una forte sensazione di impotenza e tristezza mista a una forte ansia ESISTENZIALE.

Durante tale periodo ho pian piano finito il mio corso universitario e saltuariamente svolto alcuni lavori senza troppi problemi.

Capisco che una diagnosi online sia chiedere un qualcosa di riduttivo e impossibile, ma volevo sapere un vostro parere a riguardo.
Ho un disturbo ciclotimico o no?
È stato funzionale togliere il litio?
Sono ad un punto della mia vita che non so davvero più come muovermi, ho difficoltà a stringere legami e provare piacere in generale quindi avrei bisogno di piu pareri possibili.
Conclundo dicendo che ho da due anni un rapporto stabile con una ragazza.
Grazie in anticipo per il servizio che fornite quotidianamente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Ma per quale motivo se il litio funzionava, e dopo tolto non è stato bene continuando ad avere sbalzi umorali, siamo adesso in questa strana situazione di non terapia ?
Che dopo poco tempo si tolga il litio in un disturbo che andava avanti peraltro da anni.... non mi torna.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
Eppure è la realtà, la stessa cosa che fa strano a me. Penso lo psichiatra abbia convenuto vedendomi costantemente che non fosse più necessario. Non so che dirle oltre che la realtà dei fatti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Che non fosse necessario non è qualcosa che dipende da come la vede.... Se sta benissimo, questo non dà alcuna informazione sul fatto che una cura non sia più necessaria. Se sta male come prima, certo... non è utile, non che non sia necessaria.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Non saprei risponderle a riguardo, ai tempi mi fu ipotizzato il disturbo ciclotimico; ma dopo svariati mesi e secondo le sue valutazioni non era più necessario e quindi mi è stato tolto. Sono qui proprio per la confusione che ciò mi comporta: non ho una diagnosi chiara da tempo e ciò non fa altro che aumentare i miei dubbi sul come agire. Sono qui proprio per sentire altei pareri di medici a riguardo; quindi grazie mille intanto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
E' questo che non mi torna. Da quando in qua con una diagnosi di quel tipo in pochi mesi tutto è risolto senza terapia....
Risolto continuandola...ok, ma togliendola solo dopo pochi mesi, mi sembra un controsenso.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Quindi cosa mi consiglia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Di chiedere un secondo parere, se con il medico non si parla più di fare alcuna cura.

Dr.Matteo Pacini
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