Paura delle malattie, anche mentali

Salve,

ho paura delle malattie e dopo il suicidio di alcuni coetanei nel 2021, ho paura anche delle malattie mentali.

In parole povere sono sempre stato facilmente influenzabile da ciò che succede all'esterno della mia vita, peggio nel caso di avvenimenti a persone vicine a me.

Ho avuto svariate paure, da bambino avevo paura dei fantasmi, ho avuto paura della fine del mondo quando avevo 12 anni, delle guerre a 13 e dal 2014, da quando diagnosticarono (per fortuna erroneamente) un glaucoma a mio fratello di 16, delle malattie.

Ho sempre fatto tante ricerche su Google nel pomeriggio e chiedevo rassicurazioni ai miei familiari sul mio stato.

Nonostante ciò, non posso dire di aver avuto una brutta adolescenza, anzi, mi sono davvero divertito un mondo! Ero un po' resistente alle visite dal medico, ma quando le effettuavo e mi dicevano che era tutto ok, per me era tutto ok, non avevo più paura.

Non ho mai avuto chissà che altre ansie, se non un po' l'ansia del futuro in ambito lavorativo, ma principalmente mi verrebbe da dire che l'UNICA mia preoccupazione è la SALUTE, se sapessi di avere davanti a me 80 anni più o meno in salute non avrei più paura di nulla e mi godrei ogni attimo della mia esistenza.

Tornando a me, nel 2021 succede una cosa... alcuni miei coetanei si suicidano e da lì ho iniziato ad avere paura della patologia mentale, ho avuto la paura della depressione e la paura del DOC, la paura del DOC venuta fuori dalle esperienze poco belle di un mio amico, che non esce di casa da anni, completamente depresso...fa molto male per me pensarci, a ciò si aggiunge che per brevi periodi della mia vita avevo dei rituali anti-sfiga, ma nulla di debilitante, proseguivo la mia vita in modo normalissimo.

Ora ho 24 anni e lo scorso anno mi sono laureato, quest'anno inizio il secondo anno di magistrale e vado davvero a gonfissime vele, nonostante questa mia paura (anzi, queste mie paure) per la salute...
Sono stato nel 2015 da uno psichiatra che disse ai miei genitori che non c'era nulla di preoccupante.

Nel 2015 e nel 2022 inoltre ho svolto dei percorsi di psicoterapia che però non hanno diminuito di troppo questa mia ansia per il mio fisico e adesso per la mia mente.

Piano piano sto arrivando da solo ad accettare l'imprevedibilità della vita e rispetto a quando ero adolescente, la paura di avere un cancro per esempio non mi paralizza troppo troppo, cioè so quando devo fermare per esempio la ricerca online e ci riesco (stando anche meglio in poco tempo eh).


Mi piacerebbe tanto una chiacchierata con voi Psichiatri.

Cordiali saluti.

[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Si ponga una questione pratica, che si è già posto peraltro. E' andato a provare a fare terapia. Che tipo di terapia ? Se nel 2015 non è stato riscontato nulla, allora perché fece terapia ? Nel 2022 invece ? Ha ricevuto una diagnosi, o comunque queste terapie in cosa consistevano, che tecnica utilizzavano ?
Come mai non è andato da un medico psichiatra ? Proprio per timore che le comunicasse una diagnosi, o semplicemente non ha ritenuto ?

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Nel 2022 il mio psicologo parlò di ansia (stranamente moderata, tra l'altro) senza aggiungere nulla. La parola anancasmo è sempre sinonimo di disturbo ossessivo compulsivo?
Non ho mai considerato lo psichiatra perché penso che sia in un certo senso normale avere paura delle malattie, specialmente nel mio caso e con tutti gli eventi negativi "visti da vicino".
Lei pensa che dalla mia descrizione potrebbe esserci qualcosa di ben più grave della più classica ipocondria (o meglio ansia per la salute)?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Sì, anancasmo è un termine che si usa per quel tipo di meccanismo. Se la cosa le sembra "normale", allora perché chiese un intervento allo psicologo, e anzi si stupisce che la cosa sia stata in un certo senso "liquidata" come di scarso rilievo.

"Lei pensa che dalla mia descrizione potrebbe esserci qualcosa di ben più grave della più classica ipocondria (o meglio ansia per la salute)?"

Questa è la sua domanda ossessiva.

Dr.Matteo Pacini
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[#4]
Utente
Utente
Salve, non è che mi sembrava normale, cioè credevo che la paura delle malattie mentali fosse una nuova fase della mia ipocondria, che comunque in linea generale mi ha sempre caratterizzato, tutte le mie paure sono orientate alla mia salute, per il resto non ho paure degne di nota.
La ricerca su Google e la ricerca di rassicurazioni possono essere viste come compulsioni? Se sì, perché esiste l'ansia per la salute e non solo l'OCD? Potrei sapere le differenza tra i due disturbi?
La ringrazio in anticipo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
", cioè credevo che la paura delle malattie mentali fosse una nuova fase della mia ipocondria," eh...
Non è che due termini sono necessariamente differenti, perché uno può indicare una categoria generica focalizzata su un tipo di meccanismo, e l'altra può indicare un fenomeno. Ad esempio ci sono dieci persone che si iscrivono a un'associazione, di cui due per cercare compagnia, e 8 perché amano il tema dell'associazione. Tutti e 10 sono "membri dell'associazione X" ma se invece li consideriamo sul piano di che interessi hanno, 8 li possiamo definire "cultori della materia X" e gli altri no.
Quindi quando si dice "ipocondria" si parla di una situazione incentrata su quel tema, poi gran parte dei casi corrispondono a una determinata diagnosi e sue varianti, alcune no. Per esempio ci sono quelli che si fissano a fare accertamenti, e quelli che hanno terrore, e che infatti qualcuno chiama in maniera diversa.
La diagnosi si fa il più possibile cercando di risalire a meccanismi di base. Altrimenti, per dire a uno che ha paura delle malattie che è un "ipocondriaco" in generale, beh, questo uno se lo dice anche da solo...

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Voi che idea vi siete fatti sul mio consulto?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Fa domande intese a sapere che diagnosi può avere, il che rientra nel suo problema. Ma a parte che le diagnosi non si definiscono qui, non sono domande da sviluppare. Procederei a farmi visitare per farmi indicare una cura.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Salve Dottore, qualche giorno fa ho parlato con uno psichiatra e mi ha parlato di assenza di malattia mentale, ma di presenza di disturbo d'ansia da malattia, ovvero il rimurginio ansioso su temi riguardanti le malattie.
Come per magia dopo queste parole mi sono subito sentito sollevato, ma sollevo dei dubbi sulla ex questione paura del suicidio, non dovrebbe appartenere solo ed esclusivamente al DOC la paura del suicidio?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
"Come per magia dopo queste parole mi sono subito sentito sollevato, ma sollevo dei dubbi....."

Inevitabilmente

Lei va a sollecitare una "non diagnosi" perché ha paura (in maniera insensata e incongrua, nel senso che non c'è una logica in questa paura) delle malattie, e poi si sente sollevato da una risposta come quella, che è un modo per individuare il problema (correttamente) senza dargli un banale nome per aggirare le sue paure

Insomma sarebbe come se uno andasse con un'unghia incarnita dal medico col terrore di avere un'unghia incarnita (perché in ciò second la sua paura c'è un principio di sfacelo totale) e il medico dicesse "non è una malattia", c'è un problema con l'unghia.
Ma quindi la paura del suicidio è una delle sue paure, e magari Lei ha paura della diagnosi perché secondo Lei con una diagnosi di quel tipo, di DOC, allora sussiste il rischio di commetterlo ? Ma quest'ultimo passaggio però in che modo fa parte della paura ? Qualsiasi diagnosi, o in particolare il doc ?


Io partire dalla questione: quindi cosa si fa di questa sua situazione ? Così si arriverebbe direttamente all'opzione terapeutica, che è poi quella che conta. Lei invece sta cercando di essere rassicurato, che è il modo in cui si peggiora.

Dr.Matteo Pacini
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[#10]
Utente
Utente
Non ho sollecitato alcuna diagnosi, in realtà, ho parlato semplicemente di quello che vivo da 12 anni e se posso permettermi non sono proprio "paure infondate" le mie, dato che:
-ho visto malattie in casa, madre con tumore, fratello di 16 con una diagnosi di glaucoma (per fortuna errata), padre con innumerevoli infarti ed ha avuto anche una Guillaume Barre un periodo.
-ho visto persone morte a causa del suicidio e della depressione, ragazzi della mia età che postavano storie sui social con toni disperati, queste storie viste di notte...da solo...mi hanno traumatizzato.
-ho visto persone non uscire di casa per anni (proprio a causa del doc), se lei esclude qualsiasi cosa che non sia DOC, logicamente mi prende l'ansia di capirne di più, magari proprio contattando effettivamente uno psichiatra.

Non credo sia corretto per la mia storia chiamarle "paure infondate", comunque a breve lo incontrerò per una vera e propria seduta clinica, se mi parlerà nuovamente di disturbo d'ansia da malattia, vorrà dire che il mio futuro psichiatra è un bugiardo?

Spero di aver reso più chiaro il tutto.
[#11]
Utente
Utente
Sinceramente il timore del doc, così come della depressione o del suicidio, nasce da ciò che succede nel mondo e da ciò che leggo anche.
Se leggo che "il doc è una patologia ben più seria del disturbo d'ansia da malattia" ovviamente temo più il doc che il secondo disturbo.
Lo psichiatra in ogni caso non mi ha nascosto nulla (credo) dato che mi ha parlato di un disturbo che tende a cronicizzarsi per cui, una blanda terapia, è necessaria e ovviamente mi ha spiegato che il disturbo d'ansia da malattia è l'ansiosa rimurginazione su contenuti inerenti alla salute fisica (e mentale) innescato da eventi esterni, presunti "sintomi" ecc
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Le cose che l'hanno traumatizzata hanno avuto questo effetto perché hanno innescato un meccanismo di figurazione di un "non controllo", che spaventa chiunque, ma qualcuno è portato a averci a che fare come pensiero, altri non ne sono infastiditi più di tanto.
Non è quindi lo specifico contenuto, ma quello che è stuzzicato, che poi è sempre qualcosa di simile.
Se non è un problema la diagnosi (non lo è in ogni caso) ma anche se la vuole lasciare al medico e poi ne discute quando st meglio, l'importante è che si curi in qualche modo per allentare la morsa di queste preoccupazioni e riguadagnare libertà di vivere.

Dr.Matteo Pacini
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