Ipocondria che mi sta rovinando la vita
Salve, sono una ragazza di 30 anni e da anni soffro di ansia e attacchi di panico.
Ho fatto un percorso sia con uno psicologo sia con uno psicoterapeuta e quest’ultimo mi ha aiutata molto.
Ho fatto un percorso cognitivo-comportamentale il che mi è stato davvero d’aiuto, ero un’altra persona! Soffrivo di attacchi di panico frequenti, legati sia al periodo difficile che stavo attraversando, sia all’ipocondria.
Arrivavo ad avere 3/4 attacchi di panico al giorno.
Con lui ero rinata! Ma da qualche giorno, la mia paura eccessiva di avere malattie sta tornando, il che mi sta causando nuovamente ansia e panico.
Ho il terrore di avere malattie cardiache, ho extrasistole, tachicardia.
Per non parlare della paura di malattie cerebrali, tumore o malattie degenerative, tutto perché ieri mi sono alzata con un senso di spossatezza e testa pesante/frastornata e fastidio al petto-tachicardia.
Per la mia paura, è un continuo visitare specialisti e nonostante le continue (per fortuna) risposte negative, comunque l’ansia resta.
A volte sono consapevole di amplificare il tutto e di essere esagerata, a volte mi dico tra me e me Non è niente stai serena ma il mio cervello viaggia troppo velocemente e non riesco a stargli dietro.
Non ho mai assunto farmaci per questa condizione anche se il mio medico di base me li prescrisse.
Vorrei cercare di farcela da sola senza l’uso di alcun mezzo.
Cosa scatta dentro di me quando inizia l’ansia?
L’ipocondria?
Ci sono modi per superare il tutto o comunque attenuare i sintomi?
Oltre magari alle tecniche di rilassamento?
Pensavo anche di riniziare un percorso con il mio psicoterapeuta a settembre.
Non posso vivere così...
Grazie mille
Ho fatto un percorso sia con uno psicologo sia con uno psicoterapeuta e quest’ultimo mi ha aiutata molto.
Ho fatto un percorso cognitivo-comportamentale il che mi è stato davvero d’aiuto, ero un’altra persona! Soffrivo di attacchi di panico frequenti, legati sia al periodo difficile che stavo attraversando, sia all’ipocondria.
Arrivavo ad avere 3/4 attacchi di panico al giorno.
Con lui ero rinata! Ma da qualche giorno, la mia paura eccessiva di avere malattie sta tornando, il che mi sta causando nuovamente ansia e panico.
Ho il terrore di avere malattie cardiache, ho extrasistole, tachicardia.
Per non parlare della paura di malattie cerebrali, tumore o malattie degenerative, tutto perché ieri mi sono alzata con un senso di spossatezza e testa pesante/frastornata e fastidio al petto-tachicardia.
Per la mia paura, è un continuo visitare specialisti e nonostante le continue (per fortuna) risposte negative, comunque l’ansia resta.
A volte sono consapevole di amplificare il tutto e di essere esagerata, a volte mi dico tra me e me Non è niente stai serena ma il mio cervello viaggia troppo velocemente e non riesco a stargli dietro.
Non ho mai assunto farmaci per questa condizione anche se il mio medico di base me li prescrisse.
Vorrei cercare di farcela da sola senza l’uso di alcun mezzo.
Cosa scatta dentro di me quando inizia l’ansia?
L’ipocondria?
Ci sono modi per superare il tutto o comunque attenuare i sintomi?
Oltre magari alle tecniche di rilassamento?
Pensavo anche di riniziare un percorso con il mio psicoterapeuta a settembre.
Non posso vivere così...
Grazie mille
[#1]
"Vorrei cercare di farcela da sola senza l’uso di alcun mezzo."
Questa è un'assurdità concettuale, è una frase priva di senso logico. Ovvero, sta dicendo una cosa che non vuol dire nulla.
E infatti non è quello che vuol dire. Lei non vuole usare farmaci, forse per paura, forse perché non capisce la natura del disturbo.
Non dice assolutamente di farcela da sola (che non vorrebbe dire, ripeto, niente a livello sostanziale, significa non far nulla), ma parla di tecniche di rilassamento etc. Cioè si inventa da sola che esista qualcosa escludendo quello che esiste e funziona, e che le è stato indicato.
In più, pensa di fare della psicoterapia (a caso, non sa neanche cosa, quale, quindi non si sa da dove trae che possa esserle utile). Lo specifico è che sta evitando attivamente di curarsi.
Questa è un'assurdità concettuale, è una frase priva di senso logico. Ovvero, sta dicendo una cosa che non vuol dire nulla.
E infatti non è quello che vuol dire. Lei non vuole usare farmaci, forse per paura, forse perché non capisce la natura del disturbo.
Non dice assolutamente di farcela da sola (che non vorrebbe dire, ripeto, niente a livello sostanziale, significa non far nulla), ma parla di tecniche di rilassamento etc. Cioè si inventa da sola che esista qualcosa escludendo quello che esiste e funziona, e che le è stato indicato.
In più, pensa di fare della psicoterapia (a caso, non sa neanche cosa, quale, quindi non si sa da dove trae che possa esserle utile). Lo specifico è che sta evitando attivamente di curarsi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 419 visite dal 18/08/2024.
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