Doc, ansia ed episodi depressivi, ma ho una grande fobia per i farmaci. come posso stare meglio?

Salve a chiunque potrà dare un parere alla mia situazione (possibilmente non troppo drastico perché attualmente mi sento abbastanza fragile).

Le mie sofferenze psicologiche hanno avuto inizio quando ero molto piccola (avevo circa 7/8 anni), con ansia e attacchi di panico.
Non molto tempo dopo è subentrato un disturbo ossessivo compulsivo.
Sono stata nel corso degli anni da tantissimi terapisti/e senza mai portare a termine alcun percorso.
Non mi dilungherò sulle cause e quanto abbiano condizionato la mia vita.
Anche cambiare sempre psicologi era diventata una ossessione (ne saranno stati almeno una trentina); non mi sono mai sentita capita e ho sempre sentito il bisogno di cercare altro.
Nel tempo ho gestito da sola la cosa fra alti e bassi e anche molti periodi di somatizzazione fisica, come la totale perdita di appetito e disturbi gastrici, o grande astenia, riprendendomi poi senza alcun aiuto, fino ad arrivare all’anno scorso in cui ho avuto il sintomo fisico che più mi ha devastata per diversi mesi: non riuscivo più a deglutire (migliorato con la logopedia, poiché ho sempre rifiutato il consulto psichiatrico e l’idea di dover prendere farmaci).

Non c’è solo questo sintomo, poiché l’anno scorso il tutto è iniziato in maniera graduale, partendo dai miei pensieri e poi riflettendosi sul mio umore.
Nel corso dei mesi ho abbandonato tutto: hobbies, studio e lavoro; era diventato tutto estremamente pesante, alternando settimane in cui proprio non avevo neanche le forze fisiche e mi risultava difficile persino lavarmi.
Nonostante ciò ho sempre combattuto, e forzandomi, nel corso dei mesi ho ripreso lo studio riuscendo anche a dare due esami, dopodiché ho avuto l’ennesimo crollo a dicembre.
A gennaio decido sotto insistenza di mia madre di rivolgermi ad uno psichiatra.
Mi dice che tutto ciò che non ho trattato adeguatamente negli anni, ha peggiorato ciò che già avevo e causandomi ora una sindrome depressiva.
Mi prescrisse:
-Sulamid 50mg
-Zarelis (Venlafaxina) prima 35, 7 e poi 75 mg
-Alprazolam solo in caso di ansia forte fino a 50 gocce al giorno.

Inutile dire che non ho voluto iniziare la cura ma ho ripreso per l’ennesima volta la psicoterapia, fino ad arrivare a oggi.

Da quel momento ad ora il mio stato estremamente altalenante mi ha solo allontanato dall’idea della cura: alterno giorni o settimane di relativa tranquillità e penso di star meglio e potercela fare, ad altre in cui ho cali repentini dell’umore, con annessi pensieri ossessivi persistenti (la maggior parte molto catastrofici), stomaco chiuso, stanchezza, pianti, anedonia, angoscia, rabbia, ansia ecc Il mio grande problema è la mia fobia per i farmaci e gli effetti collaterali (Sono in particolare emetofobica).
Voglio altri pareri, non riesco a fidarmi, sul tipo di terapia in particolare.
Tutto ciò che implica la perdita del controllo mi spaventa.
Vorrei star bene senza, o perlomeno se obbligatoria, dover fare la terapia più blanda possibile.
Come uscire da questo loop?
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42k 1k 63
Non ci sono alternative alla terapia farmacologica.

La sintomatologia peggiorerà ulteriormente poiché non è trattata in alcun modo.

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