Quali rimedi a medicina negativa difensiva/scoraggiatoria?

Buongiorno.

In caso di medicina psichiatrica negativa difensiva/scoraggiatoria/pilatesca, c'è un rimedio o una struttura sanitaria a cui rivolgersi per trattamento con clomipramina endovenosa o esketamina?

Si parla di una toto-invalidante depressione maggiore resistente e mascherata: diagmosi scritta ed accertata per esclusione in modo strumentale (rmn, poligrafia, visite neuro-psichiatriche etc.
); quindi non ha senso appesantirla con atti e azioni legali, in assenza di supporto familiare per il paziente.

Il trattamento da fare è quello per depressione resistente (prescritto per iscritto da psichiatri) ma ad oggi e per diversi anni oggetto del <<poi la chiamiamo noi...>> da parti di diversi psichiatri...che ovviamente non si e' mai realizzato...da anni/mesi...
Ringrazio in anticipo.

Saluti
Francesco.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
La diagnosi suddetta si fa per verifica dei sintomi presenti, non per esclusione.

"non ha senso appesantirla con atti e azioni legali,": che intende, non ho capito ?

Quindi il suo psichiatra le ha scritto un foglio dove indica l'opportunità di ricoverarsi per fare quelle due terapie. E quindi invece Lei è stato in alcuni ospedali dove hanno ritenuto di no ? E se sì, per quale motivo ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Nel senso che già sono sfiancato da depressione atipica (ipersonnolenza barcolizzante h24, perdita di memoria visiva), e quindi mi interessa la soluzione del problema non litigare con psichiatri che ritengono insufficienti 300/900 euro x un referto spendibile in farmacia o dal medico di base.

In pratica è una depressione mascherata (io ancora fatico a convincermene: non ho tristezza/pianti etc.): per zelo sono stati esclusi esami accurati: narcolessia, idiopatica ipersonnolenza, tiroide, etc.
E non risponde a fluoxetina 20mg, Duloxetina 60mg, bupropione 300/150;

E quindi: uno psichiatra ha proposto clomipramina endovenosa in day hospital, e il day hospital non ha ottemperato alla prescrizione; poi un altro psichiatra ha proposto fluoxetina+esketamina spray, e gli psichiatri di esketamina hanno rifiutato.
Io la leggo come medicina negativa...anche piuttosto miope e infantile se è tutta albergata nello stesso ospedale: il paziente con depressione maggiore invalidante ha 2 opzioni: risolvere il problema o passare a miglior vita...e quindi ritorna sempre dai medici finché uno dei 2 scenari non si verificano.
Mi verrebbe da dire agli psichiatri: mettetevi d'accordo dato che condividete lo stesso ospedale e dipartimento di psichiatria.

Pertanto, esclusi i csm che pare non siano attrezzati per questi trattamenti, c'è un iter in cui il paziente può conseguire ed eseguire ex lege: a) una cura con una mera applicazione defensionale x il medico del protocollo medico approvato senza forzature; oppure b) una certificazione che non c'è alcuna depressione e che l'invalidità non ha altra soluzione che il vagabondaggio stradale?


Grazie in anticipo.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"Mi verrebbe da dire agli psichiatri: mettetevi d'accordo ". E come si fa, Lei conosce un modo ? Chi detiene il potere di decidere sulle sue cose, può non esprimersi nel senso che vogliamo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
Utente
Utente
In questo caso era solo medicina psichiatrica negativa: la certificazione è prescritta dalla legge nei motivi che ostano ad un trattamento, preceduti da una cognizione del pregresso medico-farmacologico.
Sennò: è come se un giudice decide senza sentire accusa e difesa e senza leggere tutto il materiale inerente alla causa.
Purtroppo la depressione è una patologia che non ha esami strumentali; il paziente deve abbozzare e tirare a vivere finché ce la fa...quei numeri che pubblicizzano tanto sono solo apparenza: verificato di persona.
Buona estate.
Saluti.
[#5]
Utente
Utente
Dottore Le volevo chiedere:
Cosa deve mettere il medico di base nella impegnativa ssn per 1^ visita psichiatrica, per ottenere una certificazione scritta dei sintomi invalidanti da esporre per eventualmente accedere a trattamenti contro depressione resistente o a trattamenti di psichiatria di precisione?

Motivi: i sintomi invalidanti esposti a voce/scritti/documentati non sono stati recepiti per la motivazione di medicina negativa (oggetto del consulto) o per leggerezza favorita dal fatto che si tratta di depressione mascherata: sia in visite da 900 euro elargiti ad un solo psichiatria in 30 giorni, che in visite ssn o gratis al csm.



Nel ringraziarla in anticipo,
Buon ferragosto.
Saluti .
[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non so se esiste già nell'impegnativa una specifica rispetto allo scopo, ma non rispetto all'esito. Non è che il medico chiede di fare una determinata diagnosi, ma di fare una valutazione. Lei rischia di scambiare per difensivo ciò che semplicemente è un parere non concorde, o una non indicazione del suo specifico caso. Presentarsi con una richiesta così impostata induce reazioni di diffidenza. Lei non paga per comprare qualcosa, ma per avere un parere tecnico, che può non essere quello che Lei dice, e non per questo ci deve essere qualcosa sotto.

"la certificazione è prescritta dalla legge nei motivi che ostano ad un trattamento, preceduti da una cognizione del pregresso medico-farmacologico."

Non ho capito cosa voglia dire. Non conta la certificazione di una diagnosi, se chi deve valutare di farle o meno un trattamento è anch'egli un medico equivalente, che può semplicemente dire che non concorda. Se vuole che uno le specifichi perché non concorda, certo, uno può arrivare a chiederlo formalmente, ma che trovi in ogni dove opposizioni senza motivo a tecniche indicate nel suo caso... così a senso non mi torna. In genere si osserva se mai un largheggiare di impieghi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#7]
Utente
Utente
No dottore:
Ahimè è difensivo e nei fatti dispregiativo...e soprattutto non mi da altre opzioni ssn: 2 dipartimenti di psichiatria di 2 diversi ospedali non l'hanno vista (del resto è mascherata), e gli altri 2 fanno medicina difensiva negativa di scoraggiamento: in uno ho lasciato i miei dati personali 12 volte e sempre come se fosse la prima volta...

Comunque, dovendo venire fuori da questa situazione (per scampare a vagabondaggio stradale o a eutanasia gratuita), c'è una maniera di fare una visita ssn approfondita, in cui i sintomi siano indicati per iscritto e in calce agli stessi lo psichiatra apponga la sua firma in per presa visione degli stessi sintomi (che ovviamente descriverei anche a voce, mimicamente e in ogni forma di comunicazione richiesta dallo psichiatra)?
Ho già provveduto con l'esibizione scritta del vissuto e di tutto il resto, ma probabilmente fanno finta di leggere oppure non credono alla gravità situazionale.

Motivi: ho provato in tutte le maniere comportamentali a vincere la sonnolenza, ma invano: docce gelide, peperoncino trinidad scorpion tenuto in bocca per ore, docce bollenti, auto-percosse, caffè, bevande energetiche, ginseng e altre forme di tortura fisica; e di converso, fatti oggettivamente piacevoli: film, sesso, cibo umorale, sport, ma con risultati effimeri (al massimo 1/2 ore).
In sintesi: anche traumi fisici (testata involontaria ad un mobile con grossa ferita sanguinante) o verbali non smuovono il lamentato stato di ipersonnia narcotizzante.
Nemmeno il caffè: in alcuni casi peggiori la sonnolenza in altri dolori nervini sudorati alla testa, in altre occasioni tremolio di tutte e 4 le palpebre degli occhi contemporaneamente per circa 24 ore, in altre tremolio tipo parkinson della mamo sx per qualche secondo...
E questa situazione dura da anni, ed è stata esposta a pagamento a molti psichiatri e neurologi anche luminari, ma invano.
Tuttavia, non saprei più a che santo votarmi se non esporre il tutto alle autorità competenti e rimettermi ad una loro iniziativa.

Grazie in anticipo.
Buon ferragosto
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Secondo me c'è qualcosa che non torna nella sua presentazione rispetto a quella diagnosi, ma è un parere così, da prima impressione in questo contesto.
Clinicamente dico.
Non capisco perché ipotizza di esporre ad Autorità, qui è una sua richiesta privata a un Ente, secondo me mediabile da un suo rappresentante. Un esposto, cioè un contesto in cui denuncia etc, non otterrà verosimilmente reazioni di apertura. Da un lato Lei indica la medicina difensiva, dall'altro però non sembra consapevole del fatto che il percorso da Lei tracciato la esacerba, non la aggira. Se quella è, perché non sono convinto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#9]
Utente
Utente
Cerco di spiegarmi:
a) due diversi ospedali di psichiatria (sicuramente in buona fede) non hanno rilevato patologie psichiatriche, sbagliando: tutti gli esami strumentali hanno escluso patologie diverse dalla depressione;

b) restano altri due ospedali collegati de relato tra loro: uno ha rilevato una indubbia depressione maggiore da trattare con farmaci, e all'atto del trattamento (iniziato dopo 13 mesi necessari dell'accertamento strumentale volto ad escludere cause neurologiche), iniziato con un diverso medico dello stesso ospedale edotto di tutti i referti compreso quello contenente il farmaco da utilizzare, dopo qualche mese fi regolare trattamento, ha poi antepsto la medicina di scoraggiamento su indicata: non rispondento ai contatti indicati, indicando tempi lunghi in più anni per l'inizio del trattamento, l'invito ad andare altrove etc. (agli antipodi del perccorso esposto con scienza e coscienza all'esordio); l'altro ospedale ha mutuato quest'ultimo comportamento difensivo già prima di tenere la visita: con rimandi vari e ingiustificati.



Ma io non vedo altre soluzioni: in generale sono abituato che a un medico gli si paga quanto chiesto, si raccontano i sintomi e di riceve una cura scritta.. ma con la psichiatria che ho incontrato io niente da fare...
Saluti
[#10]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
a) no, sbaglia Lei qui. La diagnosi non è per esclusione. Arriverà solo a escludere alcune cose. Non a dire che quindi è depressione per esclusione. I 2 che non hanno diagnosticato depressione, semplicemente hanno detto che non vi vedono gli elementi della depressione. Non hanno fatto diagnosi che invece sono state escluse.
b) è stato trattato senza successo. Questo può aver generato scoraggiamento nel medico ? Si, e può anche essere che anziché dirle questo la indirizzi altrove.
Ripeto. Mi chiederei come mai, andando molto più nello spicciolo. Di cosa dovrebbe aver paura uno che non la conosce e la riceve con una storia di una diagnosi tutto sommato comune che già altri hanno fatto, quindi potendosi agganciare a quella ? Spirito di opposizione ? in un caso, ma perché tutti dovrebbero fare così ?
Ci devono essere altri motivi, forse nel suo modo di proporre la cosa, forse in alcuni termini che usa, forse perché investe con qualche compito chi la deve valutare, facendo balenare che non è disposto a farsi "rigettare"...e così se mai aumenta le probabilità che ciò avvenga. Non è detto per i motivi che dice Lei, però-

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#11]
Utente
Utente
È sicuramente medicina negativa difensiva o dispregiativa: piuttosto miope e stupida: non è più defensionale x il medico limitarsi ad applicare i protocolli medici anziché fare terra bruciats al paziente?: delle 2 l'una: il paziente risolve il problema oppure si fa l'eutanasia da solo...sennò ritorna sempre dai medici per curarsi.
L'unica spiegazione razionale di questa indubbia medicina negativa è legata alla parola "polizia" messa in evidenza per sottolineare la ferma volontà del paziente di conseguire il referto post visita, perché preteso dal medico di base per le ricette; episodio che risale ad alcuni anni fa: il sottoscritto non riusciva a conciliare il lassismo dei luminari pagati nel non voler refertare la visita, e la volontà ribadita per iscritto dal medico di base di volere il referto scritto per poter fare le ricette farmacologiche ssn. L'unico a farne le spese era il paziente afflitto da depressione maggiore costretto a non curarsi e a non poter lavorare il tutto senza sussidi per disoccupazione o altro.
Per cui, probabilmente i luminari anni dopo occortisi della anagrafe del paziente qualche mese dopo l'inizio del trattamento, avranno dato disposizione ai medici assegnatari di fare la medicina negativa lamentata nel consulto...


Comunque, lasciando stare il passato...non c'è un iter per una visita approfondita ssn di diverse ore in modo da registrare per iscritto tutta la problematica causata dalla depressione (che illustrerei anche con prove documentali inopinabili) e quindi di giungere alla definizione di un proseguo alla vita: stampella farmacologica o invalidità sussidiata economicamente?

È sicuramente depressione mascherata (anche se io non mi capacito ancora): sono stati fatti TUTTI gli accertamenti per altre patologie neurologiche o di altre branche mediche nei centri di eccellenza italiani.

Saluti.
[#12]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
No, Lei non vuole sentire altro che quello che ripete da solo. Decide cos'è giusto, si fissa su un nome come se fosse una rivelazione da ripetere come un mantra. Non è questa la via. Crede che dire mascherata apra chissà quali verità sulla sua condizione. La conosciamo la depressione mascherata. Alcuni dicono che Lei ha una depressione, altri no.
C'è qualcosa che non va nel suo approccio, e anche la diagnosi a me non torna con il suo modo di presentare le cose, lo ripeto. Quello che Lei contesta sembra quasi che lo evochi già in partenza con un atteggiamento del tipo "sono qui e vi dico cosa ho e di cosa ho bisogno". Anche un medico che la seguiva ad un certo punto sembra (a suo dire) che la indirizzi altrove.

Se non rivede la sua impostazione, secondo me otterrà poco. Se poi la diagnosi la sa Lei perché decide che tra quelle ricevute preferisce una o l'altra, questo non è dirimente. E se insiste col dire che è stato escluso il resto., non ha compreso come si fa una diagnosi. Se sono questi i punti forti della sua contrapposizione con alcuni medici, sono debolissimi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#13]
Utente
Utente
Buongiorno
Non posso scendere nei particolari per privacy dei medici.

Ho sempre e solo descritto i sintomi con qualche preoccupazione per le terapie di day hospital x la privacy...ma dopo mesi di esaurimento mentale la privacy non mi knteressa più;
, nelle ultime visita con medici diversi ma dello steso ospedale, ho descritto i sintomi oralmente e per iscritto, il pregresso e ho dato carta bianca allo psichiatra: faccio tutto quello che vuole lei; tutto e' proceduto normale per un mese, e poi mi sono visto per mesi impossibilitato a fissare la visita di controllo indicata dallo stesso e ripetutamente, oltre ad essere accolto in modo ruvido dallo stesso (<<ma che vuole da noi?>>), e poi liquidato piu vokte con la tecnica del poi la chiamiamo noi che dura da mesi...

L'ideale sarebbe andare in un altrove ospedaliero scollegato da questi psichiatri...ma non saprei dove...

Comunque
Grazie delle risposte.
Saluti.
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Questa è la sua visione. Ma può darsi invece non sia per niente quello che gli altri vedono. Per esperienza le dico che l'insistenza da parte degli altri e la tendenza dei medici a respingerli, se così è (perché non è scontato che sia davvero così) ha dei motivi che i pazienti respinti non sembrano capire, molto banali e macroscopici. Ma siccome quando uno è preso dal suo modo di fare non tende a percepirlo come controproducente anche quando lo è.... queste cose capitano.
Io le consiglio di partire dalla diagnosi, chi non le conferma quella di depressione gliene farà una diversa, oppure dirà "depressione non è", senza altro aggiungere.
Ma non è che avendo la diagnosi di depressione si aprano le porte, e avendone una diversa no. Lei sembra riporre in questa diagnosi un'aspettativa salvifica e in altre diagnosi potenziali a priori no.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#15]
Utente
Utente
Dottore, ma se il medico tizio letti i sintomi prescrive la terapia A, da iniziare dopo un tot di giorni al 100%, e di cui dà conferma anche al medico Caio indicando l'inizio entro <<La prossima settimana..>>, e poi ciò non avviene e anzi dopo vari tentativi di fissare un colloquio prescritto dal medico tizio, questi nel colloquio de visu dice che non ci sono i presupposti e comunque invita ad andare in altre strutture indicando tempi da calende greche per individuare una soluzione...
La logica della srmiotica dice che è un insulto all'intelligenza non leggere questo comportamento come medicina negativa di scoraggiamento...


Grazie per il suo tempo dottore
Saluti.
[#16]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Per esempio può significare che qualcun altro che è responsabile di quel protocollo ha detto di no, o che non ci sono più fondi da destinare a quel trattamento, o che la prima volta si è sbilanciato senza considerare qualcosa che poi gli è venuto in mente dopo.

E se è difensiva, da cosa ? Perché se esiste, esiste in relazione a delle preoccupazioni. Nel suo caso perché un medico dovrebbe viverla come un paziente" preoccupante" ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#17]
Utente
Utente
No.
Non posso scendere nei particolari.
Ma è sicuro al 100% che hanno cercato in tutti i modi di allontanare il paziente...il che è surreale per un paziente con diagnosi di depressione maggiore...tra l'altro fatta da ben 2 psichiatri senior dello stesso reparto...

Nei mesi scorsi Ho sperimentato empiricamente che in generale anche nei numeri di telefono contro depressione e atti conseguenti alla stessa, c'è molta apparenza e poca sostanza: sono governate con la tecnica del rimando/elusione del quesito...

Comunque, è così...e ce ne faremo una ragione

Grazie del suo tempo dottore
Saluti.
[#18]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Se non scende nei particolari ci sarà un perché.
Lei si incunea poi nel cercare la medicina ideale in una serie di cose che poi rinforzano la sua convinzione, e qui posso pensare che abbia pienamente ragione.
Il sistema che è pensato per respingere le richieste lo conosciamo, in ogni campo. Ma è il punto suo specifico che secondo me invece è diverso.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#19]
Utente
Utente
È un medico piuttosto influente...

Le volevo chiedere un dubbio che i suoi colleghi anche neurologi non hanno inteso: ma quando si ricorre a caffè anche moderato, per vincere la sonnolenza da depressione, bisogna insistere nonostante firti dolori nervini sudorati alla testa, tipo quelli da peperoncino ultrapiccantw? oppure insistere significa solo stress ossidativo?
Ho provato diversi anni ad insistere, ma praticamente nella zona dx del capo si crea un dolore intenso tipo fuoco di Sant'Antonio con quel formicolio tipico da allergia broncheale ; solo nella parte destra del capo sopra la basetta dei capelli...nelle altre zone mai.
Di converso, se non prendo caffè, sempre in questa zona, è come quando si cerca di girare la chiave di una serratura in ambiente ghiacciato: quella impotenza nel compiere il movimento.
Buona serata
[#20]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
A mio avviso il suo esame degli effetti corporei ha qualcosa che non quadra. Anche la descrizione parrebbe non dar senso alla domanda: effetti gravissimi e poi chiede se va bene prenderlo per vincere la sonnolenza.
Il peperoncino dà dolori alla testa con sudore ?
formicolio tipico di allergia (perché bronchiale ?) solo nella parte destra del capo ?

Secondo me scambia questi sintomi per altro. Ripeto, c'è qualcosa nel rapporto coi i sintomi che poi può creare confusione nell'attribuzione ai medici, ma a Lei crea delle false convinzioni su delle presunte diagnosi, anche perché vedo che ci infila qualche termine tecnico che è il miglior modo per far confusione da soli.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#21]
Utente
Utente
Gliela faccio semplice:
A) se c'è un posto dove si può dormire/stare sul letto con vitto e alloggio pagati e garanti, posso starvi all'infinito senza alcun problema;

B) se invece il vitto e l'alloggio bisogna guadagnarseli con lavoro manuale/intellettuale, non riesco a deambulare; e se forzo con caffè (1-4 tazze al giorno) si creano insopportabili dolori alla testa con copioso sudore, gambe molli etc. E capita spesso di auto-percuotermi quando sono in preda al nervosismo stressorio.

C) detto dolore sudorato e' simile a quello che si può sperimentare con peperoncino piccante tenuto in bocca per diversi minuti.
[#22]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
D'accordo. Io sto dicendo che sul piano diagnostico non la vedo molto definita.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#23]
Utente
Utente
Dottore.

A) Alcuni psichiatri dicono per iscritto che è depressione atipica;

B) altri psichiatri dicono per iscritto che è narcolessia/ipersonnia idiopatica.


C) Gli esami strumentali: rmn cerebrali, polisonnografia-multisleep-poligrafia hanno escluso narcolessia e ipersonnia idiopatica.

D) Curiosamente gli psichiatri che hanno diagnosticato la depressione, fanno medicina negativa di scoraggiamento: un "poi la chiamiamo noi/vada altrove " che dura da gennaio 2023...

E) io cerco di contenere pensieri suicidari con la pazienza del Giobbe della bibbia, ma è veramente dura specie si non di hanno parenti in vita.


Saluti
[#24]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
C ha escluso B quindi.
D non escludono A, ma ad un certo punto pare non la vogliano seguire.

Io le sto da tempo indicano che esiste un fattore di cui Lei non deve essersi reso conto, e non quello che dice Lei. Quello che dice Lei c'è sempre nei confronti di un caso difficile o ingestibile. Ma date le premesse, invece ci deve essere un motivo diverso che non le è evidente (ovvio che non glielo esplicitano se ha a che vedere con cose di cui non si rende conto ma che possono creare problemi a loro).

Detto questo, Lei continua ad andare a diritto sul suo discorso. Non ha scritto per un parere.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#25]
Utente
Utente
Buongiorno dottore.

Sintesi: Tizio va dallo psichiatra Caio con 350 euro in mano e tutti i sintomi del problema messi per iscritto, avvertendo sulla propria indigenza economica e che il medico di base per le ricette vuole il referto scritto, giudicato dallo psichiatra Caio inutile, e che qualora ce ne fosse stato bisogno lo avrebbe redatto gratis.

Per scelte personali di Tizio c'è stato un bisogno inderogabile del referto scritto, e lo psichiatra Caio si è rifiutato di redarlo gratis, ma solo dietro il pagamento di altra visita.
E quindi il paziente Tizio si è incavolato soprattutto per la deontologia ricevuta, e inviando tale incavolatura alla segreteria dello psichiatra Caio...per poi dopo 2 giorni di incavolatura ladciare perdere e srntire altri specialisti,
Non posso andare avanti per privacy...



Comunque il consulto era: se si possono mettere tutti i sintomi per iscritto e in calce ricevere data e firma dello psichiatra per presa visione dei sintomi.


Saluti.
[#26]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Me lo può ripetere come vuole, ci sono cose di cui non si rende conto in questa esposizione che non riguardano il dettaglio finale, a cui si arriva probabilmente saltando dei passaggi o dando per buono qualcosa che non è così. Ci mette dentro una serie di comportamento discutibili o che le hanno dato fastidio ma che non sono il nocciolo della questione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#27]
Utente
Utente
Capisco.

Ma io ho pagato altra visita dando carta bianca ai nuovi medici: è Caio che a distanza di anni è intervenuto ad intorbidire la acque con i suoi colleghi.

Comunque io non sono d'accordo: se un paziente paga 350 euro ha diritto ad un referto scritto anche in una singola pagina e in sintesi.

Se questo non può avvenire mi arrendo.

Saluti