Cosa fare quando una familiare psichiatrica rifiuta csm e cure?

Buongiorno,
Domando informazione su presenza di famigliare psichiatrica adulta che rifiuta di farsi seguire dal CSM: quali sono le alternative sui servizi da attivare?


Questa persona da minore era stata seguita dal CSM per disturbi alimentari e tratti depressivi.
In passato vi erano episodi di autolesionismo e abuso di farmaci.


Da adulta ha avuto negli ultimi anni un grave peggioramento a livello psichiatrico dovuto all'emergere di dolore cronico (non riconosciuto dal SSN, e che varie visite/interventi non hanno risolto, con conseguente impossibilita nel lavorare e tendenza a vivere reclusa in casa).
La morte di un famigliare stretto ha aggravato il suo disturbo mentale che si concretizza in: aggressività verbale e (in alcuni episodi) anche fisica nei confronti della famiglia.
In passato ha già subito molteplici TSO che hanno solo tamponato per poco la situazione.


Al momento rifiuta di farsi seguire dal CSM, non riconosce il proprio disturbo, la famiglia è impontente nel controllarla.
Molto raramente ha accettato qualche consulto con uno psichiatra privato che conosce ma la situazione non è migliorata anzi va aggravandosi...

Quale procedura si puó seguire se lei continua a rifiutare le cure (senza ricorrere al TSO bensì a una soluzione duratura)?


Esistono delle altre strutture/associazioni a cui agganciarsi per il sostegno alla famiglia?
(Eventualmente con servizi domiciliari o strutture residenziali)

N.
B. il problema delle strutture residenziali è che al momento lei non riconosce/accetta il suo disturbo e di conseguenza potrebbe non essere abbastanza motivata per mantenere la residenza in una data struttura.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Il sostegno alla famiglia senza intervento sul malato ?

Abbiamo una legislazione, da decenni, che non prevede quel che Lei descrive e a mio avviso giustamente reclama, ovvero soluzioni di durata lunga, adatte a restituire la persona all'ambiente magari ma in condizioni mutate, e non "incattivita" dopo pochi giorni che non cambiano la sua condizione di base.

Esiste però la possibilità che la situazione sia seguita dalle strutture che possono obbligare la persona anche solo a farsi visitare, anche se segnalazione di terzi. Non ne deriva necessariamente un trattamento obbligatorio.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
Si domanda come intervenire sul malato, sia come supportare la famiglia...

Il problema principale è che la malata rifiuta l'interazione con qualsiasi centro di salute mentale in quanto ritiene di essere sana. Nel caso in cui sappiate i nomi delle suddette strutture che obbligano il malato a seguire gli incontri vi chiederei se possibile di allegarli in quanto al momento nè lo psichiatra (che appunto la vede molto raramente) nè mmg sanno come muoversi con questo caso difficile.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Il problema è l'intervento sul malato, non è che la famiglia possa gestire una situazione del genere.... la subisce.
I medici saprebbero anche cosa fare, ma la legge e l'organizzazione delle cose non lo consentono. Purtroppo, non

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Non riesco a leggere la risposta integrale, si interrompe
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
Purtroppo non c'è un sistema che è costruito su esigenze pratiche e reali, ma su una teoria che ha avuto il suo seguito politico, e la sua traduzione in leggi.
Neanche il fenomeno droga e tossicodipendenza ha prodotto risposte sulla base di risultanze scientifiche, ma semplicemente ha utilizzato una tendenza di tipo culturale-ideologica, e la prospettiva di cura ne risente.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
È una situazione molto complessa in quanto la famiglia si sente sostanzialmente inerme.

Confermo che la famiglia ha visto di recente l'mmg (riaggiornandolo degli aggravamenti degli ultimi giorni). L'mmg non sa cosa fare, ha solo consigliato alla famiglia di chiedere all'unico psichiatra (privato) da cui la donna in questione estremamente raramente (1 volta al mese o meno) si lascia visitare di essere lui a ricontattare il csm per un aggiornamento. L'mmg peró ha precisato che - come il suddetto psichiatra aveva detto a suo tempo - non ci sono alternative sul territorio perche tutte le comunita sono su base volontaria e se lei non vuole farsi visitare/andare al csm non c'è altro da fare
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
E' quello che le dicevo. Quando il presupposto di un sistema è che le malattie non esistono, poi finisce che non esistono neanche le soluzioni.

Dr.Matteo Pacini
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