Depressione con forte ansia ed emetofobia

Buon pomeriggio,
La mia storia clinica prevede un’ansia generalizzata acquisita dalla mia famiglia.
Ho 31 anni, in questi anni non ho mai, MAI vissuto qualunque tipo di esperienza con la mente libera e senza paure.

Da che ho memoria ho paura del vomito, precedentemente anche del vento, quest’ultima paura è andata via, ma l’altra no.

Purtroppo ho sempre lamentato un nodo alla gola che ad oggi non saprei definire se sia una perenne nausea.
È un fastidio perenne, come se l’ugola toccasse la lingua dandomi agitazione ed inappetenza.
Questo fastidio l’ho palesato sin da piccolissima ma nessuno è stato in grado di capire che dovevo essere seguita da qualcuno.

Assumo antidepressivi da 10 anni, faccio psicoterapia da 2.

Ho affrontato qualsiasi cosa, ho vissuto fuori, cosa che ad oggi mi sembra impensabile, ma una cosa è certa: la mia vita non è mai stata degna.
Ho questi sintomi da sempre, non ricordo un momento della mia vita libero da ogni cosa, da che ho memoria, anche da piccolissima.
A 31 anni non mi capacito di come, pur chiedendo aiuto, non sia venuta a capo di nulla.
Non riesco a guardare oltre, penso a questa vita come qualcosa che si replicherà esattamente come in questo momento.
Un neurologo e tre psichiatri sentiti, psicoterapia in corso.

Ho provato anche l’ipnosi, per comprendere le radici della mia fobia, ma purtroppo dopo mesi, non ho trovato benefici, nonostante dovesse essere qualcosa di più rapido, ed ho lasciato il percorso.

Ho bisogno di sapere se qualche professionista ha avuto a che fare con casi simili al mio, perché non so più cosa fare.
In questi anni ho vissuto dei periodi di down dove non riuscivo neanche ad uscire e le giornate erano un inferno, panico, pensiero catastrofico incapacità ad effettuare qualsiasi tipo di attività, loop mentali legati alla mia fobia.
Ad oggi mi trascino in un momento down nonostante la supervisione di psicologo e psichiatra e cambio terapia.

Qualcuno mi aiuti a capire per favore.

Grazie anticipatamente
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
"Assumo antidepressivi da 10 anni, faccio psicoterapia da 2."

Quale tipo, di entrambe le cose - ? se ricorda, anche i dosaggi degli antidepressivi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottore
Ho assunto daparox iniziando da 20 fino a 40 mg
Attualmente, col cambio di psichiatra che per mia colpa non facevo nessun controllo se non in casi di necessità, assumo 300mg di zaredrop (presumo sia una dose molto alta)
Mi ha inizialmente dato 15gg di levopraid ma ora ho cambiato con 7gg di neuleptil
La psicoterapia sicuramente non è cognitivo comportamentale, ma dovrebbe essere di ramo sistemico relazionale
Grazie anticipatamente
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Capisco, ma quindi con queste due terapie non ha minimamente mai risolto i sintomi ?

Dr.Matteo Pacini
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[#4]
Utente
Utente
Mi hanno aiutata sicuramente negli anni ma ad oggi molto poco. Ed è un momento che va avanti da mesi.
Mi domando come sia possibile che non esista una cura, un approccio diretto, non so quali altre strade percorrere per avere una vita dignitosa
Ha qualche consiglio di strada alternativa o qualcosa che mi possa aiutare?
Mi conferma inoltre che la dose di zaredrop è alta?
Grazie mille
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Se ha provato solo queste due cose, non direi che abbia provato molte opzioni, quindi non saprei perché suona così scoraggiato. Ora è in corso questo tentativo: se ormai sono oltre 3 mesi, cambierei.

Dr.Matteo Pacini
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[#6]
Utente
Utente
Purtroppo sono scoraggiata perché è tutta la vita che convivo con questi malesseri, ed ho chiesto aiuto a persone, presumo, competenti. Ci sono stati momenti in cui sono stata più padrona della mia vita, senza però mai perdere il sintomo di questo nodo alla gola e della fobia, altri in cui si cala nelle tenebre. Questo anche quando ho preso daparox che sembrava avere buoni effetti.
Dottore, mi domando come sia possibile che si esplori Marte, esistono cure per malattie un tempo mortali e non esistano soluzioni di concreta guarigione per malattie di questo tipo.
Cosa mi consiglia di fare?
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Ripeto però un concetto. In anni è strano che siano state provate solo due terapie, di cui questa di adesso è la seconda, a meno che non intenda che aveva risolto o quasi con la precedente, ma dai discorsi che fa non sembra. Quindi, o lo scoraggiamento è legato al suo stato (comunque una componente si), oppure non ha ragion d'essere perché se uno non risponde alla paroxetina e alla venlafaxina, ci sono altre cure disponibili.

Dr.Matteo Pacini
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[#8]
Utente
Utente
Gentile Dottore
La paroxetina ha fatto effetto sommariamente, ci sono stati periodi in cui è stata aumentata, non sono mai uscita completamente da questi malesseri, ma certamente ho condotto una vita più vicina alla normalità. Da questo inverno ho iniziato a non avere più gli stessi effetti (dopo 10 anni) ed ho tentato un cambiamento.
Ad oggi la situazione è identica a prima che cambiassi la terapia.
Mi domando dunque se sia il caso di esplorare altri farmaci.
Ho anche pensato alla stimolazione magnetica transcranica, ma devo solo essere un vegetale per potervi accedere (?)
Purtroppo durante i tentativi di cambi di terapia c’è tantissimo dolore, ancora di più se dopo quel dolore non si arriva ad una soluzione.
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