Dolore forte,improvviso e persistente al braccio dx

Buonasera Dottori
Sono trascorsi ormai tre anni da quando in una notte di ottobre sono stata svegliata da un fortissimo dolore al braccio destro...da quella notte per me è cominciato un lungo calvario che è durato fino ad oggi e che temo possa durare all'infinito.


Purtroppo quella notte ero in casa da sola e non ho avuto la forza di andare in pronto soccorso e nè ho potuto chiamare qualcuno per farmici accompagnare.


Come dicevo prima, da quella notte il dolore è arrivato e non è più andato via...La situazione generale non è mai cambiata così come anche l'intensità e la frequenza del dolore.


Ho saltato la visita del pronto soccorso ma mi sono da subito messa alla ricerca di una soluzione per capire cosa mi fosse capitato, ma ad oggi in mano non ho alcuna diagnosi, così come non ho alcuna cura.


Ho girato l'Italia e sto continuando a contattare medici specializzati di tutti i rami, dal dentista al neurologo, al reumatologo, al ginecologo che per un periodo mi ha fatto interrompere anche l'uso della pillola, ma niente.


Ho effettuato rx, risonanza magnetica in più occasioni e con diverse attrezzature di varie potenze ma nulla, non risulta nessuna anomalia.


Premetto che anche i farmaci da assumere indicati dai vari Dottori non hanno avuto alcun riscontro positivo, cosi come anche gli antidolorifici.


Quindi ad oggi qualsiasi tentativo di curarmi non ha avuto alcun risultato positivo e non ho alcuna diagnosi in mano che indichi che io ho la patologia X piuttosto che quella Y, quindi agli occhi di tutti non ho nulla ma il mio dolore, credetemi, è più che reale e come da titolo è persistente.


Una settimana fa ho contattato un altro neurologo...mi ha visitato con attenzione e con la stessa attenzione ha esaminato tutti i referti...questa volta però mi ha dato una risposta diversa da tutte le altre e cioè che quella famosa notte dove è cominciato il mio inferno, qualcosa è successo a livello neurologico...Di sicuro qualcosa è accaduto e questa probabile lesione si è risolta da se, ma il mio cervello non ha mai "cancellato" questa eventuale lesione che mi provoca questo enorme disagio.


Questa ultima diagnosi mi è comunque parsa un'alternativa valida alla solita risposta "dai referti non risulta nulla quindi lei sta bene" e allora chiedo a Voi come poter procedere e a chi potermi rivolgere...
Ad esempio una visita psichiatrica sarebbe opportuna oppure Avreste da consigliarmi un altro specialista?


Vi ringrazio per l'attenzione dedicatami e per tutto il lavoro che svolgete,
resto in attesa di eventuali suggeriomenri, sperando un giorno di riuscire a trovare una risposta, perchè anche se non riuscissi mai curare il dolore vorrei per lo meno sapere cosa mi sta succedendo.


Buon proseguimento
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Pensa alla psichiatria perché qualcuno le ha indicato questo ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottore
Grazie per la risposta.
In realtà nessuno mi ha consigliato una visita psichiatrica..
Sto cercando disperatamente una risposta,una diagnosi che finora,nonstante le visite fatte da diversi professionisti,non sono riuscita ad ottenere.
La probabile diagnosi ricevuta dal dottore nell'ultima visita mi ha lasciata un po riflettere.
Da quello che io ho potuto capire sembrerebbe come se il problema in realtà non risieda nell'arto dx ma nella mia testa,come se il mio fosse un dolore immaginario,questa sembrerebbe la risposta che mi vien data al termine di ogni visita,questo è quello che percepisco io,
Mi perdoni se mi sto permettendo di affidarmi ad una mia idea,ma non so più cosa fare e cosa pensare.
Grazie ancora per la disponibilità Dottore e buon proseguimento di giornata.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Quindi le è stato detto che il dolore avrebbe origine centrale. Non immaginario, che c'entra immaginario. Immaginario è quando il dolore è una dichiarazione funzionale all'assumere il ruolo di malato che ha dolore.
Il problema però è che si indica questa origine probabilmente "per esclusione", e ciò fa sembrare la testa un porto delle nebbie, dove si mettono gli oggetti non identificati, senza però averne una visione chiara.
Se è un problema cerebrale-mentale, va descritto con i sintomi che indicherebbero questo specifico quadro. Ci sono le ipocondrie, ci sono le depressioni con dolore centrale, ci sono le sindromi da somatizzazione propriamente dette...

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
Utente
Utente
Grazie per la chiara risposta Dottore.
Le sto pensando tutte,ma in realtà non so cosa pensare..Non ho nulla in mano, non ho nemmeno una strada che mi porti a seguire un percorso utile ad un'eventuale guarigione o cura.
Cercherò di non rassegnarmi.
Grazie ancora