Masturbazioni improprie

Ho sospeso l'antipsicotico a causa degli effetti collaterali, da diverse settimane, e a poco alla volta anche la libido mi è tornata, solo che si manifesta in modi poco convenienti, visto che non ho modo di sfogarla in coiti con persone che sarebbero di mio gradimento.
Ho ripreso la mia vecchia abitudine adolescenziale di masturbarmi al mare, mentre faccio il bagno: mi posiziono di fronte a quelle bagnanti che mi appaiono più attraenti e appetibili, e a quel punto, mentre fissandole ammiro le loro grazie procaci esaltate dai minuscoli costumi che indossano, inizio a maneggiarmi furiosamente il pene.
Non corro pericolo di essere scoperto, malgrado la foga che impiego a raggiungere l'orgasmo, nel giro di pochi secondi, tanto che posso dedicarmi a tale pratica anche dove non tocco il fondale coi piedi.
Né desto il sospetto delle interessate, che nemmeno mi notano e non si accorgono che c'è un motivo per cui resto immobile in acqua mentre loro prendono il sole o si mettono in mostra, a vantaggio o a danno dei tanti che come me non possono fare a meno di tenere loro gli occhi addosso tutto il tempo.
Mi chiedo se sia il caso di rivolgermi a uno specialista per fargli presente tale mio comportamento (magari contattando qualcuno di meno intollerante della dottoressa da cui andai qualche mese fa...)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
Perché è scontento di questa pratica, visto che non percepisce rischio, non si sono verificati incidenti e si associa comunque ad orgasmi anche rapidi ?

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Si tratta di una condotta che mi crea disagio perché mi rendo conto che è fuori dal mio controllo, non tanto per il rischio di essere scoperto , che tengo sotto controllo. Inoltre non vedo fare a nessuno questa cosa, quindi tanto normale non sarà. C'è qualcosa di compulsivo nel fatto che io, appena in spiaggia, mi metta a cercare le bagnanti più appetibili, a studiare la posizione che occupano, a individuare il punto preciso in cui fare il bagno in modo da avere una visuale adatta a sfogare in acqua le mie fantasie solitarie. E tutto questo alla presenza della mia compagna, che resta in spiaggia e non si accorge di nulla: a sua insaputa faccio tutto ciò, perché con lei il sesso è quasi sparito, visto che noto da parte sua quasi un fastidio e una mancanza di coinvolgimento nei miei confronti, che fa passare la voglia anche a me quando stiamo insieme. E poi, parliamoci chiaro, non c'è confronto tra una signora quasi sui cinquanta e le giovani ninfe marine che trovo nei lidi, alcune che ostentano forme davvero da codice penale, che andrebbero dichiarate illegali tanto sono prorompenti, soprattutto per un soggetto disturbato come me, che fatica a restare indifferente dinanzi a certi spettacoli di impudicizia!
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Utente
Utente
Aggiungo che trovo poco corretto che si difenda solo il diritto delle donne ad andare in giro scollacciate, mentre pare che il diritto maschile di non essere turbato da gonne strette e scollature sempre più succinte passa in secondo piano: ci sono forse diritti di serie a e di serie b? Perché la cultura attuale fa le crociate contro il patriarcato, ma ignora certi fondamenti del vivere civile e del rispetto tra i generi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
Mi definisca "fuori dal mio controllo". Ha detto che non corre il rischio di essere scoperto, e che la cosa le produce piacere. La perdita di controllo in cosa si definirebbe ?

Lei ha un atteggiamento strano nel momento in cui si lamenta di ciò che la fa eccitare. Capisco lamentarsi del fatto che si avrebbe il diritto a non essere eccitato, ma se il problema è che Lei è fuori controllo, allora non è questione di impudicizia o altro, ma del fatto che mentre gli altri si regolano, Lei no. E la cosa le dà fastidio e la mette a rischio. Ma siccome ha detto che non è nessuna di queste due cose, voglio capire in che senso afferma di esser fuori controllo.
Così arriviamo a definire la natura del problema.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Fuori controllo nel senso che se vedo certe bellezze al bagno sento un desiderio irresistibile di mettere le mani sui loro corpi; bisogno che, non essendo in grado di soddisfare, si tramuta in impulso a masturbarmi, o dal vivo, se possibile, o appena torno a casa. A volte prendo in considerazione di scattare delle foto da riutilizzare quando sono a casa, ma non ho il coraggio di farlo, perché se venissi scoperto, sulla spiaggia, rischierei il linciaggio, tenendo conto che in tanti darebbero manforte ai fidanzati o mariti gelosi. Provo rabbia a vedere che altri debbano spassarsela con tipe come quelle che ci sono in giro, mentre io sono bloccato dalla mia incapacità di socializzare. Rabbia e frustrazione, perché è terribile dover fare a meno, e a causa solo dei miei limiti, di un bene che il mio corpo richiede con tale urgenza. In definitiva, non riuscendo a trovarmi una donna corrispondente ai miei parametri erotici, vorrei almeno essere capace di guardarle con indifferenza, anzi con rassegnazione; la precedente dottoressa, nel sentire un resoconto simile a questo che faccio ora in questa sede, mi dichiarò bipolare e mi assicurò che con il Latuda avrei smesso di pensare al sesso: il che è vero, ma a causa di alcuni effetti collaterali non me la sono sentita di proseguire la terapia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
Lei quindi vorrebbe non avere questo impulso a masturbarsi, anche perché non le dà vera soddisfazione, e non le permette di esporsi all'ambiente senza poter evitare di eccitarsi.

Bipolarismo per questo ? Ho capito il discorso, ma più che ad una antipsicotico, che può abbattere il desiderio sessuale per un effetto piuttosto generale sul comportamento motivato, penserei a farmaci più anti-impulsivi, oppure a qualcosa di sperimentato sull'ipersessualità. Non ci sono grandi dati su questo, ma qualche spunto si.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Credo che sarebbe il caso che costruissi una relazione sana con una persona, invece che esiliarmi nelle mie fantasie, perché dopo aver eiaculato mi sento quasi avvilito, vittima di una desolazione che mi prostra molto: è in quel momento che più acutamente percepisco la non naturalezza della mia condizione, visto che dovrei beneficiare di una donna reale, invece di stramenarmelo dentro l'acqua o a casa come un disperato. Ma questo problema è molto più esteso: non so attaccare discorso con una persona, nemmeno dire tre parole per fare conoscenza, e le occasioni ci sarebbero, ad esempio al mare, qua do una di loro entra in acqua, magari la stessa su cui pochi minuti prima mi ero deliziato a masturbarmi. Ma ho come un blocco, non so che dire quando una si avvicina, una specie di paura mi trattiene dal dire una battuta simpatica, e me la.lascio scappare, come tutte... Il problema si è fatto ancora più pesante da quando la mia compagna non mi appare più partecipe nel rapporto: sembra che abbia quasi una repulsione per il membro maschile, come più in generale per il contatto fisico, a causa di assurde idee igieniste che la dominano, che mi fa avvertire quasi il fastidio fisico che prova quando io cerco di godere del suo corpo.