Passaggio da cypralex a venlafaxina
Buongiorno, avevo già scritto su questa pagina per un consulto.
In seguito ad un grave lutto avvenuto quasi tre anni fa, mi sono rivolta prima ad un neurologo che mi aveva prescritto Stiliden 40 gg per ansia, attacchi di panico e pensieri suicidari.
In seguito, mi ha aggiunto il Mutabon ansiolitico, una compressa prima di andare a dormire.
Il Mutabon, pur causandomi un totale appiattimento emotivo, mi ha aiutato tantissimo per l'ansia, solo che mi ha prodotto un moderato aumento di peso, ma un gonfiore alla pancia notevole, fortissima stitichezza e tendenza a fecalomi che alla fine mi hanno provocato un prolasso anale.
Mi sono rivolta ad uno psichiatra che mi ha tolto la paroxetina, il mutabon e introdotto il Cypralex ad un dosaggio di 5 mg per i primi giorni e successivamente me lo ha aumentato a 10 mg, aggiungendo Xanax 10 gocce 3 volta al giorno (a scalare).
Dopo un paio di settimane di effetti collaterali importanti, dovuti, a mio parere, alla sospensione del Mutabon, non ho notato alcune beneficio sull'ansia, ma attacchi di panico veri e propri non ne ho avuti anche se ero sempre al limite.
Dopo quasi tre mesi di Cypralex a 10 mg, il medico me lo ha sostituito con la Venlafaxina.
I primi quattro giorni 5 mg di Cypralex la sera e 37.5 di Venlafaxina la mattina, per poi passare a 75 mg di Venlafaxina.
Io soffro di ansia e attacchi di panico da 25 anni e, in passato, la Venlafaxina a 37.5 mi aveva aiutato un sacco.
Dopo, chi mi ha avuto in cura, me l'ha fatta progressivamente sospendere.
Gli attacchi di panico sono tornati e mi era stata cambiata la molecola (non ricordo il nome).
Successivamente, mi è stata reintrodotta la Venlafaxina, ma non faceva più effetto e non mi è stato proposto la'umento di dose, ma un cambio con l'ennesimo antidepressivo.
La diagnosi attuale e di distimia e preciso che il lutto non l'ho per nulla superato e so che non succederà mai, ma lo psichiatra si era preoccupato perchè mi erano tornate idee suicidarie e per qualche giorno mi aveva prescritto il Depakin 500 che mi ha subito calmato questi pensieri brutti.
Volevo avere un parere in merito a questa "nuova" cura.
Grazie mille
In seguito ad un grave lutto avvenuto quasi tre anni fa, mi sono rivolta prima ad un neurologo che mi aveva prescritto Stiliden 40 gg per ansia, attacchi di panico e pensieri suicidari.
In seguito, mi ha aggiunto il Mutabon ansiolitico, una compressa prima di andare a dormire.
Il Mutabon, pur causandomi un totale appiattimento emotivo, mi ha aiutato tantissimo per l'ansia, solo che mi ha prodotto un moderato aumento di peso, ma un gonfiore alla pancia notevole, fortissima stitichezza e tendenza a fecalomi che alla fine mi hanno provocato un prolasso anale.
Mi sono rivolta ad uno psichiatra che mi ha tolto la paroxetina, il mutabon e introdotto il Cypralex ad un dosaggio di 5 mg per i primi giorni e successivamente me lo ha aumentato a 10 mg, aggiungendo Xanax 10 gocce 3 volta al giorno (a scalare).
Dopo un paio di settimane di effetti collaterali importanti, dovuti, a mio parere, alla sospensione del Mutabon, non ho notato alcune beneficio sull'ansia, ma attacchi di panico veri e propri non ne ho avuti anche se ero sempre al limite.
Dopo quasi tre mesi di Cypralex a 10 mg, il medico me lo ha sostituito con la Venlafaxina.
I primi quattro giorni 5 mg di Cypralex la sera e 37.5 di Venlafaxina la mattina, per poi passare a 75 mg di Venlafaxina.
Io soffro di ansia e attacchi di panico da 25 anni e, in passato, la Venlafaxina a 37.5 mi aveva aiutato un sacco.
Dopo, chi mi ha avuto in cura, me l'ha fatta progressivamente sospendere.
Gli attacchi di panico sono tornati e mi era stata cambiata la molecola (non ricordo il nome).
Successivamente, mi è stata reintrodotta la Venlafaxina, ma non faceva più effetto e non mi è stato proposto la'umento di dose, ma un cambio con l'ennesimo antidepressivo.
La diagnosi attuale e di distimia e preciso che il lutto non l'ho per nulla superato e so che non succederà mai, ma lo psichiatra si era preoccupato perchè mi erano tornate idee suicidarie e per qualche giorno mi aveva prescritto il Depakin 500 che mi ha subito calmato questi pensieri brutti.
Volevo avere un parere in merito a questa "nuova" cura.
Grazie mille
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Non è chiaro perché non sia stato proposto un aumento di dose, oltretutto per passare ad un farmaco della stessa categoria.
Il depakin si usa di solito quando vi è un disturbo dell'umore di tipo bipolare, associato o meno all'antidepressivo.
Il depakin si usa di solito quando vi è un disturbo dell'umore di tipo bipolare, associato o meno all'antidepressivo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Io credo che , essendo molto sensibile ai farmaci, nel senso che se funzionano per me, lo fanno in tempi piuttosto brevi, abbia preferito cambiare con un farmaco che, almeno nel passato, aveva funzionato ( e ammetto che ho un pò insistito per il cambio). Il Depakin me lo ha prescritto perchè ho avuto un periodo in cui passavo dallo stare accettabilmente bene e fare tante cose a stare malissimo, con una tristezza terribile e pensieri suicidari molto seri di cui gli ho immediatamente parlato. Gli ho anche chiesto se possa essere diventata bipolare, ma mi ha rassicurato in tal senso, ma mi ha anche avvertito che dobbiamo cercare di evitare questi sporadici passaggi da momenti maniacali ( che poi sono quelli in cui sto abbastanza bene e sono felice di poter fare le mie cose senza ansia) a momenti di tristezza tale da portare a formulare pensieri di porre fine alla mia vita. Il Depakin in due/tra giorni me li ha fatti passare e ora, anche se non ho tutta questa gioia di vivere, non arrivo a quegli estremi. Attualmente, se posso fare una passeggiata, andare al mare e guidare in autonomia senza vivere nel terrore di stare male, sono già molto contenta.
[#3]
Il fatto che un farmaco funziona per poco (magari subito ma per poco) non indica nessuna ipersensibilità, ma il fatto che la diagnosi è diversa. E infatti il depakin indicherebbe che questo è già stato identificato come problema.
"dobbiamo cercare di evitare questi sporadici passaggi da momenti maniacali ( che poi sono quelli in cui sto abbastanza bene e sono felice di poter fare le mie cose senza ansia) a momenti di tristezza tale da portare a formulare pensieri di porre fine alla mia vita."
Eh, e questo però non si chiamerebbe bipolarismo ? Io a volte non riesco a capire come mai le cose siano descritte perfettamente, affrontate con cure in parte corrette, ma poi il termine è rigettato come se dovesse essere terrificante. Ma per quale motivo poi ? Una depressione è meno terrificante di bipolare ? Non saprei perché.
"dobbiamo cercare di evitare questi sporadici passaggi da momenti maniacali ( che poi sono quelli in cui sto abbastanza bene e sono felice di poter fare le mie cose senza ansia) a momenti di tristezza tale da portare a formulare pensieri di porre fine alla mia vita."
Eh, e questo però non si chiamerebbe bipolarismo ? Io a volte non riesco a capire come mai le cose siano descritte perfettamente, affrontate con cure in parte corrette, ma poi il termine è rigettato come se dovesse essere terrificante. Ma per quale motivo poi ? Una depressione è meno terrificante di bipolare ? Non saprei perché.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Gentile dott. Pacini, grazie per la sua risposta. In 25 anni che soffro di attacchi di ansia e panico, nessuno mi ha mai fatto questa diagnosi. Presumo quindi, che il bipolarismo possa essere stato scatenato dall' evento luttuoso che non riesco a superare? Ho assistito di persona a questo terribile evento che non era prevedibile e che è accaduto davanti ai miei occhi senza che io potessi fare nulla e riguarda una persona che amavo con tutto il mio cuore. Solo con il Mutabon ansiolitico stavo meglio, ma non è indicato per il bipolarismo mi sembra. Il mio psichiatra non mi ha prescritto alcun stabilizzatore dell'umore al momento. Consideri che io ho il terrore di ingrassare e anche questo va preso in considerazione in quanto sono una sportiva. Esistono stabilizzatori dell'umore che non abbiano come effetto collaterale l'aumento ponderale?
[#5]
"Il mio psichiatra non mi ha prescritto alcun stabilizzatore dell'umore al momento."
Il depakin.
L'aumento ponderale è un effetto che non si può valutare se non in corso di terapia.
Il depakin.
L'aumento ponderale è un effetto che non si può valutare se non in corso di terapia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 392 visite dal 26/07/2024.
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