Domanda su sintomo di disperazione

Onorevoli dottori,

Sono in cura presso CSM con diagnosi di disturbo ossessivo (senza compulsioni) che verte su contenuti di potermi togliere la vita, impazzire, diventare aggressivo verso le persone a cui voglio bene; ma il pensiero di potermi togliere la vita è il chiodo fisso che da mesi mi attanaglia; non prendo psicofarmaci, ma solo tensiopram una compressa al giorno; ma ieri sera mi è successa una cosa terribile; non prendevo sonno allora la mia mente ha cominciato a temere di perdere il controllo, mi dicevo 'se questa ossessività fosse secondaria a un disturbo più grave' ed avevo davvero paura e angoscia, perché è come se in quel momento davvero non mi importasse più di nulla ed io potessi desiderare di morire perché mi dicevo 'come farai a vivere con queste ossessioni per sempre, è e sarà impossibile'; poi mi sono calmato, ho cominciato a dirmi meccanicamente che la situazione sarebbe migliorata (non ci credevo ma me lo ripetevo meccanicamente), ho iniziato a fare dei pensieri meccanici per tranquillizzarmi, perché fino a poco prima la mia mente era completamente in preda alla disperazione; passo le giornate a domandarmi se mi piace vivere, se amo la vita, prima le risposte erano sempre affermative, adesso lo sono però sto in una condizione, ho una sensazione addosso come di essere in un incubo da cui non potrò uscire, e questo mi pregiudica un umore tranquillo; vorrei una vita serena ma la testa mi dice che non posso averla con questi pensieri; spesso penso di essere bipolare o schizofrenico, ho paura di avere psicosi, paura di diventare psicopatico, pedofilo; dottori prima ero ipocondriaco ma ed ero capace di credere di essere gravemente malato; adesso c'è una ipocondria delle malattie mentali unità a queste ossessioni ed io ho paura, paura di arrivare a desiderare il contenuto delle mie ossessioni, di volerlo come 'liberazione'; ho paura dottori, sono gravemente malato?
Continuo a fare le cose di sempre ma è facile, questo senso di mancanza di speranza dove mi condurrà?
Ci tengo a precisare che questi pensieri sono nati come intrusivi da una domanda sciocca tipo 'e se improvvisamente diventassi bulimico e finissi per morire?
'.
Grazie di cuore a tutti, spero che possiate rispondere.
Faccio una psicoterapia psicoanalitica che fino ad ora non mi ha aiutato molto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
"Faccio una psicoterapia psicoanalitica ".....
Per un DOC ?
Avete per caso discusso di tempi e modi in cui dovrebbe avvenire il miglioramento con questo tipo di intervento ?


Il fatto che non assuma farmaci è perché Lei ha posto una condizione su questo, perché altrimenti è anomalo. Anche la scelta del tipo di psicoterapia non corrisponde a quello che in questo disturbo è previsto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta, io mi sono affidato totalmente ai professionisti dell' ASL e la dottoressa ha esplicitamente detto che per il farmaco 'possiamo aspettare' facendo un discorso per cui invece che medicalizzare subito il problema, tentate di vedere come si sviluppa il problema, con la terapia che a suo dire porterà dei benefici; per come sono fatto, come persona, dottore io non contravverrei mai all'ipotesi di assunzione di un farmaco, se questo può migliorare la situazione; detto questo mi rincuora vedere che lei parla di doc; ora sono qui che leggo un libro sulla mafia, tra poco andrò in palestra, cerco di reagire con l'unico strumento che fino ad ora io mi sono procurato, ovvero la distrazione. Per la psicoterapia psicoanalitica le dottoresse mi hanno detto che occorrerà molto tempo prima di poter constatare dei benefici ma a giudicare da quanto lei scrive e da quanto ho appurato su Internet, questo non è il migliore approccio per la cura delle ossessioni, anzi essa rischia di peggiorare la malattia; eppure perché ci sono così tanti specialisti in giro che profongono questa cura? Io mi affiderei alla sua cura dottore, però sono povero e sono impegnato in un percorso che ohimè è l'unico che posso permettermi. Con il cuore la ringrazio per il tempo che ha potuto dedicarmi; le confesso poi che sono stato io il primo a richiedere l'intervento di un farmaco alla dottoressa psichiatra dell' ASL e lei ha voluto prendere tempo; per il resto io sono povero e non posso permettermi una psicoterapia ed una consulenza psichiatrica che non sia quella prevista dal sistema di assistenza dello stato; anche per questo scrivo qui